22 milioni di semianalfabeti!
......perdonate l'allarmismo, ma non mi pare eccessivo.
Nel nostro simpatico paese vivono 22 milioni di persone che non sono in grado di fare quello che voi state facendo ora.
Questo stesso articolo è una montagna da scalare per quasi il 40% degli italiani. (Copio l'idea dell'incipit da L'Unità, perdono, ma è perfetta).
Che altro resta da dire? Ribadire ancora una volta che quelli che parlano di controllo del voto attraverso la TV non esagerano? Compiangere i poveri concittadini? Arrabbiarsi con qualcuno?
Non serve, estrarre da questo dato la conferma che l'italiano sia privo delle elementari conoscenze utili ad esercitare la cittadinanza in senso utile alla democrazia, non aiuta a superare lo shock, neppure a migliorare la situazione. E' solo l'ennesima conferma di quello che predica la tecnica di marketing, il pubblico (non i cittadini) è un animale idiota. Sono anni che in Italia tutto concorre a formare "pubblico" in luogo di "cittadini". Alzi la mano chi, frequentando la scuola ha mai ricevuto vere lezioni di "educazione civica", materia prevista dai costituenti fin dall'immediato dopoguerra, e spesso ribadita da diversi provvedimenti ministeriali. In realtà, accettando il gioco del neoliberismo, accettiamo anche il processo di apprendimento che questo propugna, volto ad ottenere mandrie di persone facilmente manipolabili semplicemento con la ripetizione martellante di concetti semplici, per quanto truffaldini.
Nel programma della sinistra, a mio avviso, è necessario e prioritario includere una drastica, e dichiarata, legge che riordini gli assetti dei media. Questa deve prevedere che nulla più di un sola rete, o gruppo editoriale, possa finire sotto il controllo di un unico soggetto. Accanto ed immediatamente, un vero, robusto, epocale e pesante intervento per la rianimazione e rilancio del sistema formativo italiano, non più rimandabile .
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