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Ali Raschid e Giorgio Cremaschi
by alex Thursday, Apr. 11, 2002 at 9:29 PM mail: acalleri@girodivite.it

intervengono al seminario sulle disuguaglianze e-movement

Ali Raschid e Giorgio Cremaschi intervengono al seminario sulle disuguaglianze e-movement

Un'enorme bandiera palestinese ha accolto stamane i partecipanti alla conclusione del seminario sulle disuguaglianze promosso dai forum sociali siciliani in contemporanea allo svolgimento del meeting internazionale su E-Government e nuovi media, in corso a Palermo proprio in questi giorni. In un'aula magna gremita di persone, Ali Raschid Khalil, rappresentante dell'Autorità Nazionale Palestinese, e Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della FIOM, hanno colto l'occasione per tracciare un percorso comune nell'avanzata dei diritti negati e delle diseguaglianze sociali. "Il terrorismo nasce grazie alla mancanza della politica", dice Raschid che ha indicato l'occasione del controvertice come un momento "per parlarci lontanto dal linguaggio dei Media e della comunità internazionale" spesso assolutamente inutili per comprendere e risolvere "i problemi che affiggono il popolo palestinese". Raschid non risparmia critiche neanche alla tanto sbandierata legalità intenazionale, "due pesi e due misure" nei confronti dei popoli più deboli. L'intervento del rappresentante dell'Autorità Nazionale Palestinese ha commosso i presenti quando, parafrasando padre Balducci, ha descrito l'iniziativa dell'e-movement, come "frutto della volonta di uomini planetari, capaci di spingersi oltre la propria cultura e i propri particolari interessi". La parola passa a Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom, il quale esordisce sostenendo che "la politica può risolvere e razionalizzare i problemi e risorse internazionali ma non può assolutamente cancellare gli errori e le incomprensioni avvenute in passato". Un chiaro riferimento all'olocausto e ad un'Europa assolutamente inerme di fronte alla tragedia; una lezione che l'Europa sembra non avere ancora appreso, ne sono testimonaianza i comportamenti "antisemiti" che gli stati d'Europa applicano giornalmente verso le masse di disperatri che si affacciano alle sue frontiere. Cremaschi parla dell'influenza ingiustificata che l'economia e le imprese hanno assunto all'interno dello scenario globale affermando che "quando il potere reale travolge il potere formale è la democrazia, con i suoi valori, che viene stravolta e sconfitta", afferma Cremaschi, invitando tutti ipresenti a "reagire all'attacco dei diritti sociali che vuole riportare l'orologio del nostro paese al 1945". L'appuntamento adesso è per il corteo che prenderà il via oggi pomeriggio alle 15.00 da piazza Marina, momento conclusivo delle manifestazioni e-movement di questi giorni

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