"L'assurda legge del manganello..." Tolleranza zero: continua il dibattito. Ospitiamo un intervento di Malcom Ashley Green di "Progetto Ultrà", area Uisp, e caporedattore de "Il megafono"

"Domenica pomeriggio. Guardi la tv e ti capitano sotto gli occhi le immagini dello stadio Olimpico, Roma - Samp, con i tifosi doriani caricati dalle forze dell'ordine nel loro settore apparentemente senza nessuna ragione. Vedi ragazzi che cercano evidentemente solo di difendersi e poliziotti che invece continuano a manganellare pesantemente: non c'è via di fuga visto che il gruppo è già pressato contro la vetrata adiacente. La carica continua per qualche minuto, poi le immagini tagliano e si torna alle solite chiacchiere: Vieri, la crisi dell'Inter, la fuga del Milan... Firenze. Prima dell'incontro Fiorentina - Pescara scoppia un piccolo battibecco tra opposte tifoserie fuori dallo stadio. A rimetterci è un ragazzo di ventiquattro anni, che finirà per perdere un occhio nonostante l'immediato intervento chirurgico. A colpirlo però, non i tifosi avversari, ma un agente intervenuto assieme ai suoi colleghi per separare le due fazioni, manganellando senza timore al viso e colpendo il tifoso pescarese all'occhio. Due episodi, tralasciandone comunque altri, che dimostrano ancora una volta come spesso le responsabillità di incidenti e violenza negli stadi non siano solo imputabili agli ultras. Troppe volte il comportamento delle forze di polizia è tutt'altro che professionale. Troppe volte gli stessi agenti si mostrano incredibilmente smaniosi di arrivare allo scontro fisico, di poter menare i manganelli impunemente dall'alto della loro posizione e dietro a caschi ed "armature" (a proposito, non sarebbe finalmente il caso di dotare le divise delle forze dell'ordine di un codice identificativo come nel resto del mondo?!). Troppe volte le responsabilità per questi episodi rimangono nascoste o vengono addirittura addossate agli ultras. In questo caso, grazie alle iniziative promosse dagli stessi ultras coinvolti, gli episodi di Roma e Firenze sono almeno venuti alla luce del sole, anche se sperare in un'inchiesta che ne accerti i colpevoli è pura utopia. Molte volte invece incidenti simili finiscono semplicemente nel dimenticatoio. Quel che è importante ribadire ancora una volta comunque è come non sia questo il modo di affrontare il problema della violenza negli stadi. Il risultato di leggi speciali e repressione indiscriminata non può che essere un innalzamento della tensione dentro e fuori gli stadi; la violenza gratuita da parte delle forze di polizia finisce per essere forse una naturale conseguenza di questa linea di pensiero. Tutto sembra essere ormai permesso, in quella che dovrebbe essere la lotta dello stato contro la violenza negli stadi, ma che in realtà è in toto una lotta al tifo organizzato ed ai gruppi ultras.