Questo nuovo attacco all'antifascismo milanese arriva al momento giusto; proprio in queste ultime settimane infatti, con la 5 giorni per Dax e l'occupazione scaturitane, il movimento antifascista milanese stava riuscendo a dare una svolta alla situazione apatica del conflitto metropolitano. Finalmente si era riuscito a dimostrare che le cose basta volerle fare, che bisogna saper osare e puntare in alto; si era dimostrato che al di lą delle divisioni, dei rancori e delle differenze di veduta, nella cittą di Milano č ancora forte l'esigenza di una lotta continuativa e organizzata. Questo perchč la pace sociale si sta pian piano incrinando e le contraddizioni iniziano a venire a galla.
Bene, proprio perchč sono queste le considerazioni derivate dalle ultime esperienze, proprio perchč si č voluto osare e non si ha intenzione di mollare, la questura ha deciso di colpire nuovamente. Le 5 giorni č stata uno smacco per le forze dell'ordine che, nonostante lo spiegamento di forze, non hanno ne saputo bloccare con fermezza il corteo di sabato 13, come molti avrebbero voluto, ne evitare l'occupazione di viale Umbria. Questo smacco ci verrą fatto pagare; e a pagare per primi saranno gli antifascisti perchč da lģ č nata l'esigenza della cinque giorni.
Massima solidarietą quindi ai compagni di Milano e un invito a continuare la lotta.
Colgo inoltre l'occasione per ricordare che il processo ai dieci antifascisti cremaschi denunciati per gli scontri di gennaio č stato rinviato al 5 aprile. Chiunque voglia partecipare attenda nuove info; č importante esserci!