GLI STUDENTI CARICATI DAI CARABINIERI IN PIAZZA ARBARELLO A TORINO

MIGLIAIA DI STUDENTI IN PIAZZA CONTRO LA MORATTI
LE CARICHE DELLA POLIZIA NON FERMANO IL CORTEO

Oggi, 26 Marzo 2004, le universitarie e gli universitari di Torino hanno sfilato per le strade della città assieme ai lavoratori, ai precari, agli studenti medi nella manifestazione contro il governo Berlusconi e le sue politiche criminali in materia di guerra, istruzione, pensioni, lavoro, sanità, diritti. La presenza al corteo di oggi era tanto più necessaria in ragione dell’attacco frontale che il governo, attraverso il DDL Moratti, sta portando all’intera Università (dottorandi e ricercatori in particolare, ma anche studenti e lavoratori) e alla ricerca pubblica.
Cortei sono partiti da Palazzo Nuovo, dalle Facoltà scientifiche, dal Politecnico e sono confluiti in Piazza Albarello, dove ad attenderli c’erano, oltre agli studenti medi, centinaia di poliziotti schierati dalla Questura in ogni parte della piazza.
Una volta compattatosi, lo spezzone degli studenti e dei precari ha tentato di dirigersi verso il corteo dei lavoratori che stava sfilando nella via a fianco, ma è immediatamente stato bloccato dalla polizia, che manifestava l’intenzione di impedirci di sfilare con il resto del corteo. Alle proteste della gente e alle grida “Corteo! Corteo!” la polizia ha reagito caricando a freddo lo spezzone e creando il panico tra le centinaia di studentesse e studenti presenti, molti dei quali di quattordici o quindici anni; chi ha potuto ha cercato di resistere alla carica e in effetti gli agenti hanno dovuto interrompere le manganellate per ricompattarsi; chi però ha avuto la sventura di trovarsi momentaneamente isolato dal resto del corteo è stato picchiato selvaggiamente dagli quegli stessi vigliacchi in divisa, che anche stavolta ci hanno offerto lo spettacolo increscioso del pestaggio di gruppo a danni di persone inermi. Altre due cariche e diversi minuti di scontri sono stati necessari perché finalmente la polizia si ritirasse e il corteo potesse sfilare. Il bilancio, che solo la resistenza attiva di molti manifestanti ha potuto rendere meno grave di quanto si poteva temere, è al momento di alcuni contusi e due studenti, feriti più gravemente, all’ospedale, ai quali va tutta la solidarietà delle universitarie e degli universitari in lotta.
Lo spezzone sociale ha proseguito fino in Piazza Castello assieme ai lavoratori e oltre, passando poi davanti al Rettorato e alla sede regionale della RAI e concludendo il proprio percorso di fronte a Palazzo Nuovo.