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Citizen Berlusconi.
by Andrea C. (soc) Thursday, May. 06, 2004 at 3:59 PM mail: socialaoc@hotmail.com

Breve analisi del documentario prodotto da una tv norvegese e trasmesso anche da quella pubblica americana, PBS

CITIZEN BERLUSCONI
Consiglio a tutti di dare un occhio a questo documentario, che in Italia nessuna televisione, ovviamente, ha comprato.
Lo trovate da acquistare in rete ( internazionale.it ) oppure su emule ( PROGRAMMA CONDIVISIONE FILES CHE CONSIGLIO A TUTTI - http://www.emule-project.ne ) Ed2k link ed2k://|file|Citizen.Berlusconi.(Pbs).[21-08-03].avi|734115840|3ECA0E222AD0F668029C27916C2D2F07|/

Uno spaccato dell'Italia che è stata, è e, probabilmente, sarà, se non ci impegnamo un po' per cambiarla, prodotto da una tv pubblica norvegese e trasmesso anche da quella Americana, PBS.
Vi invito a vederlo perché, dal mio punto di vista, la figura di Berlusconi è un precedente pericoloso che, sebbene oramai sia tardi da evitare, va comunque 'demonizzato' agli occhi dell'opinione pubblica, cosicché in futuro si stia più attenti perché non si ripeta.
Un po' come si fece con Mussolini ed Hitler, per intenderci.
Il termine di paragone, per quanto forte, non credo sia qualunquista e/o fazioso.
Di fatto, quello che viviamo, è un regime.
Un regime mediatico, perché, ad oggi, è l'unico possibile, ma un regime comunque.
L'Italia vive una situazione nella quale un solo cittadino ( assieme, evidentemente, a tutta la sua infinita schiera di 'sostenitori' - e non mi riferisco esattamente agli elettori ), per di più indagato, iscritto alla massoneria ( loggia P2 ) e, con ogni probabilità colegato a 'cosa nostra', controlla il 90% della tv nazionale ( pubblica e privata ), della stampa, del cinema, è interessato in tutti i campi finanziari rilevanti ed è assieme Presidente del Consiglio.
L'Italia è l'unico paese a vivere una situazione di questo genere, tra le 'democrazie avanzate'.
Possiamo ritrovare esempi di governi simili in sud america o nell'estremo oriente, ad oggi.
No di certo tra i paesi dell'UE, né in America ( unico paese a vivere, comunque, una situazione mediatica pilotata ). Pilotata, è vero... ma in Italia usare il termine pilotata sarebbe un eufemismo.
Quello che in America è un 'consiglio dall'alto', in Italia è un ordine, non eseguito il quale si è semplicemnte licenziati, anche quando a farne le spese è il diritto di informare, esprimersi o semplicemente parlare.
Talvolta si è stati licenziati per aver riportato eventi semplicemente accaduti.
E non credo di dovervi convincere riportando ancora degli esempi, anche perché se ne aggiungono di nuovi ogni giorno.
L'informazione, la più grande forza, possibilità che ha una nazione per erudirsi, per diffondere i sentimenti e le aspirazioni di giustizia ed uguaglianza è, in Italia, completamente assoggettata ad una persona, quantomeno spregiudicata, e scellerata, aggiungerei io.
Tutta questa situazione non può che allarmare moltissimo l'intera parte di popolazione che non è minimamente rappresentata in tv; tv che, lo ricordiamo, è L'UNICO MEZZO PER ARRIVARE ALLE MASSE.
Non è vero che le masse si siano erudite, non è vero che ci sia più informazione.
La tv stessa lo dimostra nelle sue forme ( o format ) anche più 'innocenti'.
Si assiste invece alla regressione culturale, e quindi della capacità critica e della coscienza che dovrebbe assolutamente aiutare noi tutti a ritrovare un sano equilibrio tra pubblico e privato, che mai possono essere confusi tra loro.
Assistiamo alla regressione più banale, in favore di pochi, come fu sempre, anziché erudirci e migliorare le condizioni di tutti, prima tra i nostri confini, per poi passare ad aiutare, come dovrebbe essere giusto, quelli che sono i paesi più disagiati, dove si muore per un raffreddore ecc...ecc....
Ma che dico, potrei essere accusato di 'faciloneria', dal momento che oso preoccuparmni dei poveri del mondo. Bè, sappiate che non sempre fu così.
Paesi dove oggi si muore per fame, furono, in passato, in tempi per loro più fausti, paesi ricchi.
Nulla deve lasciar pensare che, colma la misura, non si ribalti ancora la situazione...
Ma forse sono andato un po' troppo in la con gli anni. Di certo al di fuori della portata mia e dei miei figli ( che, comunque, non nasceranno di qui a breve, e, credo, non in un paese come questo ).

Auguri a tutti.

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