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http://italy.indymedia.org/news/2004/05/547991.php Nascondi i commenti.

Altre stranezze sul conto del decapitato Berg-Berg in contatto con attentatore 11/9
by nss Friday, May. 14, 2004 at 12:13 PM mail:

altre stranezze..sul conto del ragazzo decapitato..... Io mi chiedo: possibile che proprio lui doveva finire nelle mani di Alqeida? E proprio dopo essere stato rilasciato dall'FBI, dopo 13 giorni di detenzione. E' un caso o non e' Alqeida? dal sito di repubblica

Washington, 10:30
Iraq, Cnn: Berg in contatto con attentatore 11/9

Il padre di Nicholas Berg, il giovane americano decapitato in Iraq da estremisti islamici, in un'intervista rilasciata alla Cnn, ha affermato che il figlio avrebbe incontrato in un'occasione Zacaria Moussaoui, l'unico imputato per la strage dell'11 settembre.
Michael Berg ha raccontato che il figlio, quando era ancora studente presso l'Università dell'Oklahoma, aveva autorizzato alcune persone a servirsi del suo computer e della password per usare la posta elettronica, e tra questi individui, poi identificati come presunti terroristi, vi sarebbe stato Moussaoui. Moussaoui, secondo Michael Berg, stava prendendo lezioni di pilotaggio presso l'aeroporto di Oklahoma City.
Secondo la Cnn, che ha citato funzionari americani, la password del computer di Berg, sarebbe stata trovata tra le cose personali di Moussaoui. Questi è stato arrestato negli Usa tre settimane prima dell'11 settembre, proprio mentre prendeva lezioni di pilotaggio. Stando alla Cnn questo episodio spiegherebbe perchè in Iraq l'Fbi si e' vista costretta a interrogare Nicholas Berg in tre riprese prima di rilasciarlo.

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Tutta la vicenda evidenzia una regia occulta
by Child Friday, May. 14, 2004 at 12:40 PM mail:

1) E' strano innanzitutto il tempismo con cui è stata compiuta l'esecuzione, quasi per bilanciare l'effetto anti-americano della diffusione delle notizie e delle foto sulle torture.
2) E' strano che il Pentagono, con enigmatici mezzi sorrisi dei congressisti, insista a proclamare il carattere terribile delle immagini visionate.
3) E' strano che tutti i media importanti improvvisamente siano divenuti dei sostenitori dell'Onu, quando prima si diceva il contrario.
4) E' strano questo scatenamento folle di passioni umane antislamiche proprio nel momento in cui si mostrano gli orrori dell'invasione irachena.
Se a questo si aggiunge che degli operatori dell'informazione qualificati come Ferrara pongono in prima pagina la foto del decapitato con scritte razziste ed eurocentriche tipo: "Questa è la civiltà islamica!, occorre davvero credere che le cose siano messe male.
Praticamente ci troviamo alle soglie di uno scontro di civiltà che non ha alcuna ragione di essere, che è basato su presupposti asasolutamente artificiosi. Verrebbe da dire: "Sarebbero questi i sedicenti moderati?" Non si è mai visto il Centro fare tanto eastremismo bigotto.
Se a tutto questo si aggiunge che Al Qaeda è il frutto dell'allestimento americano nel Kossovo "liberato" dai serbi, ossia dai legittimi cittadini di quella parte della ex-Jugoslavia, di un esercito fondamentalista di fanatici crato appositamente per servire lo Zio Sam - al modo come hamas serve involontariamente gl'interessi sionisti essendo finanziato dagli Usa per via saudita - si vedrà che quanto sta accadendo altro non è che un macabro espediente per proseguire la corsa verso il Nwo. Un nuovo foglio dell'agenda è stato stracciato. A qualcuno verrà da dire che questa visione è il frutto paranoico di una visione antiamericana ossessiva. In quello che dico però non c'è nulla di antiamericano. Troppo è l'orrore di quanto successo al povero Berg per permettersi di essere antiamericani questa volta. Un giornale islamico non soltanto ha giudicato il fatto una barbarie indicile, ma ha spiegato che presto sarà il popolo iracheno a pagarne il fio ancora una volta.

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X Child
by X Child Friday, May. 14, 2004 at 12:49 PM mail:

Senti ma non è che fai il cuoco di professione? No perchè il risotto che hai fatto è incredibile. Non porti nessuna prova niente di che ma solo supposizioni e sentito dire.
Con i se ed i ma son si fa molta strada

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video nick berg
by mirror Friday, May. 14, 2004 at 1:04 PM mail:

il video in questione è impressionante, ma ci sono alcune cose che vanno valutate

La posizione di Nick Berg è molto innaturale.
I piedi sono costantemente fermi, nonostante le piante non appoggino a terra.
Anche le gambe sono ferme, nonostante la prevedibile tensione del momento; viene mantenuta la stessa posizione per diversi minuti.
Il timer salta in maniera inspiegabile, anche se la scena non mostra differenze tra i diversi "tempi".
L'audio è fuori sincrono, e le urla finali iniziano prima che si compia il delitto.
L'unico movimento che viene fatto dalla vittima è una sorta di alzata di spalle, e lo ripete alcune volte in maniera molto simile.
Il viso, nell'ultimo fotogramma, non è contratto nell'espressione di dolore che ci può immaginare, ma appare invece disteso.

video source 1 or 2 at
http://www.packphour.com/


Le ipotesi che fosse già deceduto al momento del video prendono corpo.



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Le prove del... risotto
by Child Friday, May. 14, 2004 at 2:06 PM mail:

Ma quale risotto? Non ho offerto uno straccio di prove? A quali prove Ti riferisci, x-Child? Che è in atto un tentativo di scatenare il finimondo non c'è bisogno di provarlo, è talmente evidente. In matematica non esistono solo le dimostrazioni teoriche, vi sono anche i postulati. E' un postulato sapere che la civiltà islamica è altra, non quella additata da Ferrara. Ferrara non è uno stupido come quelli della Lega e se fa questo lo fa a ragion veduta. Ecco quel che temo. Per la verità io avevo parlato di sospetti, non di certezze, ma se mi sfidi, potrei anche citarTi delle prove.
Che gli uomini di Al Qaeda siano stati usati ed addestrati dalla Nato in Kossovo e in Cecenia non è un mistero neanche questo. Lo hanno scritto in molti, basta informarsi. La Cecenia in seguito è passata in secondo piano, perché è sfumata la questione del petrolio ceceno, una volta apertesi altre prospettive mediorientali. Non è un mistero neppure che mafiosi kossovari siano stati reclutati per formare l'Uck e attaccare le stazioni di polizia serba, al fine di creare disordini interni e quindi provocare la reazione ( legittima )dei serbi. Cosa che permetteva alla Nato, con l'appoggio sbagliato del Vaticano, d'intervenire per "salvare" i cittadini kossovari dal genocidio.
Che Hamas sia finanziato dai sauditi lo ha affermato anche un noto conduttore a 'La7' ( nell'"Infedele" ) e nessuno lo ha smentito. Che l'Arabia sia un portofranco, come del resto Israele, per il commercio illegale d'armi è pure una cosa certificata da testimonianze scritte, non da dicerie. Non posso evidentemente fare un libro commentando un post, anche perché gli altri si risentirebbero della mia saccenza.
Che l'Onu non sia ben visto in Iraq lo dimostra l'attentato dello scorso anno e che quindi vi sia bisogno di garantirne la presenza con degli espedienti è soltanto una mia ipotesi, ma si basa su dati di fatto. Non su pura astrazione.
Circa il caso specifico del Berg potrebbe avere ragione quel che ha parlato dopo di Te. In ogni caso esiste la possibilità di creare terroristi per ogni necessità. Gli esperti lo sanno bene. Siccome non mi sembri uno sprovveduto, non è che per caso fai lo gnorri?
Forse Ti chiederai perchè, pur essendo familiare a certe idee destrorse, ce l'ho tanto con chi combatte questa "stupida" guerra ( definizione del De Giorgio ). Ce l'ho perché sono un orientalista e amo a dismisura l'Oriente, che questa immorale conflitto "preventivo" (?????) sta distruggendo pezzo per pezzo con il pretesto dell'11-09.

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complotto
by italo Friday, May. 14, 2004 at 2:32 PM mail:

Ma se lo scannamento del povero Berg, è ancora una volta opera della CIA, perchè gli islamici non smentiscono?
Che interesse hanno a farsi attribuire una opera così truce, che può portare loro solo svantaggi?

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per italo
by paragone Friday, May. 14, 2004 at 2:53 PM mail:

perchè i comunisti dovevano smentire l'assissinio di Moro da parte delle BR?

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Hai ragione Child W l'islam
by marcos Friday, May. 14, 2004 at 2:54 PM mail:

Ha ragione Child
E' tutto un complotto delle schifose democrazie occidentali e dell'unica immonda democrazia del medio oriente.
In realtà i paesi islamici sono tutti moderati, tutti fratelli, esiste la libertà sessuale, non c'è nessun rischio ad essere lapidati se si commette adulterio, le lapidazioni non esistono, vai tranquillo se sei gay o lesbica, c'è la libertà, non esistono i matrimoni combinati, non esistono le torture, c'è libertà di religione, non c'è corruzione, esiste una perfetta parità tra uomo e donna.
Nessun fratello islamico si sognerebbe di tagliare la testa a un povero pacifista americano.
E' stato siucuramente qualche orrido rabbino col naso adunco.

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che cazzo dici
by ... Friday, May. 14, 2004 at 2:59 PM mail:

"perchè i comunisti dovevano smentire l'assissinio di Moro da parte delle BR? "
Che cazzo c'entra ? Infatti le BR non hanno affatto smentito ed anzi hanno rivendicato l'attentato.
Cosi' come i terroristi islamici.

.... ma certo ! Ho capito cosa intendi ! Non erano terroristi islamici perchè il video era falso e Berg è morto di insolazione.

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x child
by intervento umanitario Friday, May. 14, 2004 at 3:03 PM mail:

Mai sentito parlare di intervento umanitario ?
Non credi che sia giusto evitare cose come il ruanda o lo sterminio saddamita dei curdi ? O in Kossovo era giusto il genocidio ?

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altre teste taglaite ..in Kossovo
by iome Friday, May. 14, 2004 at 3:19 PM mail:

I risultati della "guerra umanitaria" in Yugoslavia
vengono tenuti "discretamente" nascosti:ci mancherebbe che oltre all'Iraq si dovessero fare i conti anche con il Kosovo:
http://www.anti-imperialism.net/lai/texte.php?section=CMBC&language_id=5&object_id=22646


Dopo anni di silenzio mediatico, i sanguinosi avvenimenti dello scorso marzo ci hanno ricordato in maniera brutale che la violenza non aveva mai smesso di corrodere il Kosovo. Amministrato dall'ONU e occupato dalle truppe NATO dopo il 1999, questo territorio sta per diventare "etnicamente puro": le minoranze sono state sistematicamente discriminate ed espulse.

Cinque anni fa, per giustificare 78 giorni di bombardamenti sulla Serbia e sul Montenegro, i leader occidentali ci avevano promesso che il Kosovo sarebbe diventato un modello di tolleranza multietnica, di democrazia e di rispetto dei diritto umani. Questi bei principi sono stati inseriti in una risoluzione dell'ONU che metteva il territorio sotto la sua responsabilità, autorizzandone l'occupazione da parte di una forza NATO.

Cinque anni dopo, il Kosovo è lontano dall'essere il paradiso promesso. Oltre al fiasco economico (il 70% di disoccupazione!) e il suo ruolo di crocevia per traffici di ogni sorta (esseri umani, eroina…), la provincia serba - il cui "status definitivo" potrebbe essere preso in esame l'anno prossimo da parte delle grandi potenze - viene a poco a poco "depurata" delle sue numerose minoranze. Dopo la messa sotto tutela della provincia, i due terzi degli appartenenti alle minoranze - serbi, rom, slavi musulmani, croati, turchi - sono stati espulsi dagli estremisti della comunità albanese, migliaia di loro assassinati o scomparsi dopo la cessazione dei combattimenti. Circa 150 chiese e monasteri ortodossi, alcuni costruiti oltre sette secoli fa, sono stati distrutti. Le truppe della NATO hanno costretto le poche decine di migliaia di non albanesi che abitano ancora lì a rifugiarsi in enclave protette e la loro libertà di movimento è rigorosamente limitata.


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A proposito di teste tagliate

il link: http://www.novosti.co.yu/zlocin.htm

al comparire di queste foto nessun benpensante aveva espresso orrore, UCK era l'esercito di liberazione e quelle barbare pratiche tollerate...

erano i serbi i cattivi da punire ed il kosovo da liberare..



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Cia e Alqeida gia' dall'Afganistan...contro i Russi
by iome Friday, May. 14, 2004 at 3:25 PM mail:

La guerra americana per il dominio globale
Michel Chossudovsky, CRG, Nuovi Mondi Media



18 aprile 2004 - Siamo nella congiuntura della più grave crisi nella storia moderna.
L'amministrazione Bush si è imbarcata in un'avventura militare che minaccia il futuro dell'umanità.
Le guerre in Afghanistan ed Iraq fanno parte di una più ampia agenda militare che venne lanciata alla fine della Guerra Fredda. L'agenda di guerra in corso è una continuazione della Guerra del Golfo e delle guerre della NATO in Jugoslavia (1991-2001).
Anche il periodo successivo alla Guerra Fredda è stato segnato da numerose operazioni segrete di intelligence all'interno dell'ex Unione Sovietica che furono strumentali nello scatenare guerre civili in diverse delle ex repubbliche, comprese la Cecenia (nella Federazione Russa), la Georgia e l'Azerbaijan. Nell'ultima, tali operazioni segrete furono lanciate con la prospettiva di rendere sicuro il controllo strategico sui corridoi delle pipeline del petrolio e del gas.
Le operazioni militari e di intelligence USA post Guerra Fredda furono condotte in stretto coordinamento con le "riforme di libero mercato" imposte sotto la tutela dell'FMI in Europa orientale, nell'ex Unione Sovietica e nei Balcani, che risultarono nella destabilizzazione delle economie nazionali e nell'impoverimento di milioni di persone.
I programmi di privatizzazione patrocinati in questi paesi dalla Banca Mondiale permisero al capitale occidentale di acquisire la proprietà e di guadagnare il controllo di una grande parte dell'economia nei paesi dell'ex blocco orientale. Questo processo è anche alla base delle fusioni e/o scalate strategiche nelle industrie petrolifere e del gas ex sovietiche da parte di potenti conglomerate occidentali, attraverso pratiche di manipolazione e corruzione politica.
In altre parole, ciò che è in gioco nella guerra degli USA è la ricolonizzazione di una vasta regione che si estende dai Balcani all'Asia centrale.
Lo spiegamento della macchina da guerra americana ha lo scopo di allargare la sfera di influenza economica dell'America. Gli USA hanno instaurato una presenza militare permanente non soltanto in Iraq ed Afghanistan, hanno basi militari in diverse delle ex repubbliche sovietiche alla frontiera occidentale della Cina. A sua volta, dal 1999, vi è stato un incremento della presenza militare nel Mar Cinese Meridionale.
La guerra e la globalizzazione procedono assieme. La militarizzazione sorregge la conquista di nuove frontiere economiche e l'imposizione mondiale del "libero mercato".

La prossima fase della guerra
L'amministrazione Bush ha già identificato la Siria come il prossimo stadio della "mappa di guerra". Il bombardamento di presunte 'basi terroristè in Siria da parte dell'aeronautica israeliana in ottobre era intesa a fornire una giustificazione per un successivo intervento militare preventivo. Ariel Sharon ha lanciato gli attacchi con l'approvazione di Donald Rumsfeld. (V. Gordon Thomas, Global Outlook, No. 6, Winter 2004)
Tale programmata estensione della guerra alla Siria ha serie implicazioni. Significa che Israele diventa un importante attore militare nella guerra USA ed anche un membro 'ufficialè della coalizione angloamericana.
Il Pentagono vede il 'controllo territorialè della Siria, che costituisce un ponte di terra tra Israele e l'Iraq occupato, come 'strategicò da una prospettiva militare ed economica. Esso costituisce anche un modo per controllare il confine iracheno e piegare il flusso di combattenti volontari che vanno a Baghdad per unirsi al movimento di resistenza iracheno.
Tale allargamento del teatro di guerra è conforme al piano di Ariel Sharon di costruire un 'Grande Israelè "sulle rovine del nazionalismo palestinese". Mentre Israele cerca di estendere il proprio dominio territoriale verso il fiume Eufrate, con aree designate per insediamenti giudei in terra siriana, i palestinesi vengono imprigionati a Gaza e nella West Bank dietro un 'Muro dell'apartheid'.
Nel frattempo, il Congresso USA ha rafforzato le sanzioni economiche contro Libia ed Iran. Washington accenna anche alla necessità di un 'cambio di regimè in Arabia Saudita. Stanno aumentando le pressioni politiche in Turchia.
Dunque, la guerra potrebbe veramente propagarsi ad una regione molto più ampia che si estende dal Mediterraneo orientale al subcontinente indiano ed alla frontiera occidentale della Cina.

L'utilizzo "preventivo" di armi nucleari
Washington ha adottato una politica nucleare "preventiva" di primo colpo che ha ora ricevuto l'approvazione del Congresso. Le armi nucleari non sono più un'arma di ultima istanza come durante l'era della Guerra Fredda.
Gli USA, la Gran Bretagna ed Israele hanno una politica coordinata delle armi nucleari. Le testate nucleari israeliane sono puntate sulle principali città del Medio Oriente. I governi dei tre paesi hanno tranquillamente dichiarato apertamente, prima della guerra in Iraq, che sono pronti ad usare armi nucleari "se vengono attaccati" con le cd "armi di distruzione di massa". Israele e la quinta potenza nucleare al mondo. Il suo arsenale nucleare è più avanzato di quello della Gran Bretagna.
Appena poche settimane dopo l'arrivo dei marines USA a Baghdad, la Commissione Forze Armate del Senato USA ha dato luce verde al Pentagono per lo sviluppo di una nuova bomba atomica tattica da essere usata in teatri di guerra convenzionali, "con un carico [di fino a] sei volte più potente della bomba di Hiroshima".
In seguito alla decisione del Senato il Pentagono ha ridefinito i particolari della sua agenda nucleare in una riunione segreta con importanti dirigenti dell'industria nucleare e del complesso militare-industriale tenuta al QG del Comando Centrale alla base aerea di Offutt in Nebraska. La riunione si è tenuta il 6 agosto, il giorno in cui 58 anni fa venne sganciata su Hiroshima la prima bomba atomica.
La nuova politica nucleare coinvolge esplicitamente nel processo decisionale i grandi fornitori della difesa. E' equivalente alla "privatizzazione" della guerra atomica. Le aziende non soltanto mietono profitti multimiliardari dalla produzione di bombe atomiche, ma hanno anche una voce in capitolo nello stabilire l'agenda che riguarda l'utilizzo e lo spiegamento delle armi nucleari.
Nel frattempo, il Pentagono ha scatenato una grande campagna di propaganda e pubbliche relazioni incentrata a sostenere l'uso delle armi atomiche per la "difesa del territorio americano".
Pienamente appoggiate dal Congresso USA, le miniatomiche vengono considerate essere "sicure per i civili".
Questa nuova generazione di armi nucleari è messa in lista per venire utilizzata nella prossima fase di questa guerra, in "teatri di guerra convenzionali" (cioè nel Medio Oriente ed in Asia Centrale) assieme alle armi convenzionali.
Nel dicembre del 2003 il Congresso USA ha stanziato 6,3 miliardi di dollari solamente per il 2004 per lo sviluppo di questa nuova generazione di armi nucleari "difensive".
Il bilancio annuale totale della difesa è dell'ordine di 400 miliardi di dollari, approssimativamente la stessa grandezza del PIL della Federazione Russa.
Mentre non vi sono prove certe dell'uso di miniatomiche nei teatri di guerra iracheno ed afgano, i test condotti dall'Uranium Medical Research Center (UMRC) canadese in Afghanistan confermano che le radiazioni tossiche registrate non sono attribuibili alle munizioni ad uranio impoverito (DU) di 'metallo pesante', ma ad un'altra forma non identificata di contaminazione da uranio:
"erano stati usati alcuni tipi di armi all'uranio (...) I risultati sono stati sorprendenti: i donatori presentavano concentrazioni di isotopi di uranio tossico e radioattivo tra 100 e 400 volte maggiori che tra i veterani della Guerra del Golfo controllati nel 1999". http://www.umrc.net

La pianificazione della guerra
La guerra all'Iraq è stata pianificata almeno dalla metà degli anni '90.
Un documento della sicurezza nazionale dell'amministrazione Clinton dichiarava abbastanza chiaramente che l'obiettivo della guerra era il petrolio. Un ininterrotto, sicuro accesso al petrolio "per proteggere gli Stati Uniti".
Nel settembre del 2000, pochi mesi prima dell'arrivo di George W. Bush alla Casa Bianca, il Project for a New American Century (PNAC) pubblicava il suo piano per il dominio globale dal titolo "Rebuilding America's Defenses."
Il PNAC è un istituto neoconservatore collegato alle istituzioni della difesa e dei servizi segreti, al partito repubblicano ed al potente Council on Foreign Relations (CFR), che gioca un ruolo dietro le scene nella formulazione della politica estera USA.
L'obiettivo dichiarato del PNAC è molto semplice:
"Combattere e vincere decisivamente in multipli, simultanei teatri di guerra".
Tale dichiarazione indica che gli USA progettano di essere coinvolti simultaneamente in diversi teatri di guerra in differenti regioni del mondo.
Il vicesegretario della difesa Paul Wolfowitz, il segretario della difesa Donald Rumsfeld ed il vicepresidente Dick Cheney avevano commissionato il progetto del PNAC prima delle elezioni presidenziali.
Il PNAC delinea una mappa per la conquista. Esso chiede la "imposizione diretta di basi avanzate USA attraverso l'Asia centrale ed il medio Oriente" con lo sguardo ad assicurare il dominio economico del mondo, strangolando tutti i potenziali "rivali" od ogni possibile alternativa alla concezione americana di economia di "libero mercato". (V. Chris Floyd, Bush's Crusade for empire, Global Outlook, No. 6, 2003)

Il ruolo degli "eventi produttivi di numerose vittime"
Il piano del PNAC delinea anche una corrispondente struttura di propaganda di guerra. Un anno prima dell'11/9, il PNAC invocava "un evento catastrofico e catalizzante, tipo una nuova Pearl Harbor", che sarebbe servito a galvanizzare l'opinione pubblica degli USA a sostegno dell'agenda di guerra. (V. http://www.globalresearch.ca/articles/NAC304A.html
)
Pare che gli architetti del PNAC abbiano anticipato con cinica precisione l'uso degli attentati dell'11 settembre come "un incidente a pretesto per la guerra".
Il riferimento del PNAC ad "un evento catastrofico e catalizzante" echeggia una simile dichiarazione di David Rockefeller al Consiglio Economico delle Nazioni Unite del 1994:
"Siamo sull'orlo di una trasformazione globale. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è la giusta grande crisi e le nazioni accetteranno il Nuovo Ordine Mondiale".
Simili le parole di Zbigniew Brzezinski nel suo libro 'The Grand Chessboard':
"Si potrebbe trovare più difficile costruire un consenso sulle materie di politica estera [in America], eccetto in circostanze di una minaccia esterna diretta veramente enorme e ampiamente avvertita".
Zbigniew Brzezinski, che era Consigliere per la Sicurezza Nazionale del presidente Jimmy Carter è stato uno degli architetti chiave della rete di Al Qaeda, creata dalla CIA all'inizio della guerra sovietico-afgana (1979-1989).
L'"evento catastrofico e catalizzante", come dichiarato dal PNAC, è una parte integrante della pianificazione militare-intelligence USA. Il generale Franks, che ha guidato la campagna militare in Iraq, ha recentemente rilevato (ottobre 2003) al ruolo di un "evento produttivo di numerose vittime" per trovare sostegno all'imposizione di un governo militare in America. (V. General Tommy Franks calls for Repeal of US Constitution, November 2003, http://www.globalresearch.ca/articles/EDW311A.html
).
Franks identifica lo scenario preciso con il quale verrà istituito il governo militare:
"[avverrà] un fatto di terrorismo produttivo di numerose vittime da qualche parte nel mondo occidentale - potrebbe essere negli Stati Uniti d'America - che provoca la messa in discussione della nostra Costituzione da parte della nostra popolazione e l'inizio della militarizzazione del nostro paese per evitare che si ripeta un altro evento produttivo di numerose vittime". (Ibid)
Questa dichiarazione da parte di un individuo che è stato attivamente coinvolto nella pianificazione militare e di intelligence ai più alti livelli suggerisce che la "militarizzazione del nostro paese" è un'ipotesi operativa in corso. E' parte del più vasto "consenso di Washington". Identifica la "roadmap" di guerra dell'amministrazione Bush e la "Homeland Defense.". Non vi è bisogno di dire che è anche una parte integrale dell'agenda neoliberista.
Il "fatto di terrorismo produttivo di numerose vittime" viene presentato dal generale Franks come un punto di svolta politico cruciale. Le risultanti crisi ed agitazioni sociali sono intese a facilitare un importante spostamento nelle strutture politiche, sociali ed istituzionali degli USA.
La dichiarazione del generale Franks riflette il consenso dei militari USA su come i fatti dovrebbero dispiegarsi. La "guerra al terrorismo" deve fornire la giustificazione per revocare il governo della legge, in definitiva con la prospettiva "preservare le libertà civili".
L'intervista di Franks suggerisce che un attacco terroristico patrocinato da al Qaeda verrà utilizzato come un "meccanismo a grilletto" per un colpo di stato militare in America. L'"evento tipo Pearl Harbor" del PNAC verrebbe usato come giustificazione per dichiarare lo stato d'emergenza che porta alla costituzione di un governo militare.
Sotto molti aspetti, negli USA la militarizzazione delle istituzioni civili dello stato è già in funzione sotto la facciata di una democrazia fasulla.

La propaganda di guerra
In seguito agli attentati dell'11 settembre al World Trade Center, il segretario alla difesa Donald Rumsfeld ha creato l'Office of Strategic Influence (OSI), o "Ufficio della disinformazione", come è stato etichettato dai suoi critici:
"Il Dipartimento della Difesa ha detto che hanno bisogno di farlo, e stavano realmente per impiantare notizie false in paesi stranieri, come sforzo per influenzare l'opinione pubblica mondiale. (Intervista con Steve Adubato, Fox News, 26 dicembre 2002.)
All'improvviso l'OSI venne formalmente sciolto in seguito alle pressioni politiche ed a "fastidiose" notizie dei media che "il suo scopo era di mentire deliberatamente per portare avanti gli interessi americani". (Air Force Magazine, gennaio 2003, enfasi aggiunta) "Rumsfeld rinunciò e disse che ciò era imbarazzante". (Adubato, op. cit. enfasi aggiunta) Nondimeno, nonostante questa rinuncia apparente, la orwelliana campagna di disinformazione del Pentagono rimane funzionalmente intatta: "Il segretario della difesa su questo non è particolarmente esplicito. La disinformazione nella propaganda militare fa parte della guerra". (Ibid)
Più tardi, in una intervista con la stampa Rumsfeld confermò che, sebbene nominalmente l'OSI non esista più, le "funzioni previste per l'Ufficio vengono svolte". (Citato in Federation of American Scientists (FAS) Secrecy News, http://www.fas.org/sgp/news/secrecy/2002/11/112702
.html , l'intervista di Rumsfeld si può consultare a: http://www.fas.org/sgp/news/2002/11/dod111802.html ).
Molte agenzie governative ed unità dei servizi segreti, con collegamenti al Pentagono, rimangono attivamente coinvolte in varie componenti della campagna di propaganda. La realtà viene rivoltata. Le azioni di guerra vengono sbandierate come "interventi umanitari" ingranati per il "cambio di regime" ed il "ripristino della democrazia". L'occupazione militare e l'uccisione di civili sono presentate come "mantenimento della pace". La deroga alle libertà civili, nel contesto della cd "legislazione antiterrorismo", viene dipinta come un mezzo per fornire la "sicurezza interna" e sostenere i diritti civili.

Il ruolo centrale di al Qaeda nella Dottrina della Sicurezza Nazionale di Bush
Esplicitate nel National Security Strategy (NSS), la dottrina della "guerra difensiva" preventiva e la "guerra al terrorismo" contro al Qaeda costituiscono i due fondamentali pilastri della campagna di propaganda del Pentagono.
L'obiettivo è presentare l'"azione militare preventiva", cioè la guerra od un atto di "autodifesa" contro due categorie di nemici, gli "stati canaglia" ed i "terroristi islamici":
"La guerra contro i terroristi su scala globale è un'impresa globale dalla durata incerta. L'America agirà contro le minacce emergenti prima che esse siano costituite pienamente.
Gli stati canaglia ed i terroristi non cercano di attaccarci usando metodi convenzionali. Sanno che tali attacchi fallirebbero. Invece, essi contano sulle azioni terroristiche e, potenzialmente, sull'utilizzo di armi di distruzione di massa.
I bersagli di questi attacchi sono le nostre forze armate e la nostra popolazione, in diretta violazione di una delle principali norme della legge di guerra. Come è stato dimostrato dalle perdite dell'11 settembre 2001, numerose vittime civili sono l'obiettivo specifico dei terroristi e queste perdite sarebbero esponenzialmente più gravi se i terroristi acquisissero ed utilizzassero armi di distruzione di massa.
Gli Stati Uniti hanno a lungo mantenuto l'opzione di azioni preventive per contrastare una sufficiente minaccia alla nostra sicurezza nazionale. Più grande è la minaccia, maggiore è il rischio dell'inazione, e più convincente il caso perché si intraprenda un'azione anticipante per difenderci, ("Per anticipare o prevenire tali azioni ostili da parte dei nostri avversari, gli Stati Uniti, se necessario, agiranno preventivamente". 12 (National Security Strategy, White House, 2002, http://www.whitehouse.gov/nsc/nss.html )
Per giustificare le azioni militari preventive, la Dottrina della Sicurezza Nazionale richiede la "fabbricazione" di una minaccia terrorista, cioè di "un nemico esterno". Necessita anche di collegare queste minacce terroriste ad una "sponsorizzazione di stato" da parte dei cd "stati canaglia".
Ma significa anche che i vari "eventi produttivi di numerose vittime" addebitati ad al Qaeda (il nemico fabbricato) sono parte dell'agenda della Sicurezza Nazionale.
Nei mesi nei quali si preparava l'invasione dell'Iraq, furono lanciate operazioni coperte di "trucchi sporchi" per produrre informazioni fuorvianti concernenti sia le armi di distruzione di massa (WMD) che al Qaeda che venivano inserite nella catena delle notizie.
Dopo la guerra, mentre è stato abbassato il tono sulla minaccia delle WMD, le minacce di al Qaeda "alla patria" continuano ad essere ripetute fino alla nausea nelle dichiarazioni ufficiali, commentate sulle reti TV e mescolate giornalmente nei tabloid di notizie.
Sottolineando queste realtà manipolate, gli eventi terroristici di "Osama bin Laden" vengono sostenuti come una giustificazione per la prossima fase di questa guerra. Gli ultimi fanno da cardine in maniera molto diretta:
1) l'efficacia della campagna di propaganda Pentagono-CIA, inserita nella catena delle notizie.
2) il reale accadere di "eventi produttivi di numerose vittime" come delineati dal PNAC
Ciò che questo significa è che i reali fatti terroristici ("produttivi di numerose vittime") sono parte integrante della pianificazione militare.

Reali attacchi terroristici
In altre parole, per essere "efficaci" la campagna di paura e disinformazione non può affidarsi unicamente ad "avvertimenti" non provati di attacchi futuri, ma richiede anche avvenimenti terroristici "reali" o "incidenti" che forniscano credibilità ai piani di guerra di Washington. Tali fatti terroristici vengono utilizzati per giustificare l'applicazione di "misure di emergenza" ed anche di "azioni militari di rappresaglia". Nell'attuale contesto, essi sono richiesti per creare l'illusione di "un nemico esterno" che minaccia il territorio americano.
Lo scatenamento di "incidenti pretesto per la guerra" è parte delle ipotesi del Pentagono. Infatti esso è una parte integrale della storia militare degli USA. (V. Richard Sanders, War Pretext Incidents, How to Start a War, Global Outlook, pubblicato in due parti, Issues 2 e 3, 2002-2003).
Nel 1962 i capi di stato maggiore riuniti avevano concepito un piano segreto intitolato "Operazione Northwoods", per causare deliberatamente vittime civili per giustificare l'invasione di Cuba:
"Potremmo far saltare una nave USA nella baia di Guantanamo ed incolpare Cuba", "Potremmo sviluppare una campagna di terrore comunista cubano nell'area di Miami, in altre città della Florida e persino a Washington", "le liste delle vittime sui quotidiani USA causerebbero una utile ondata di indignazione nazionale". (V. il documento top secret del 1962 declassificato intitolato "Justification for U.S. Military Intervention in Cuba"16, v. Operation Northwoods at http://www.globalresearch.ca/articles/NOR111A.html
).
Non vi sono prove che il Pentagono e la CIA abbiano avuto un ruolo diretto nei recenti attentati terroristici, compresi quelli in Indonesia (2002), India (2001), Turchia (2003) ed Arabia Saudita (2003).
Secondo i resoconti, gli attacchi furono compiuti da organizzazioni (o cellule di queste organizzazioni) che operano abbastanza indipendentemente, con un certo grado di autonomia. Questa indipendenza è proprio nella natura di una operazione di intelligence coperta. La "risorsa di intelligence" non è in contatto diretto con i suoi segreti sponsor. Non è necessariamente a conoscenza del ruolo che gioca per conto dei suoi sponsor dei servizi segreti.
La questione fondamentale è: chi c'è dietro di loro? Attraverso quali canali vengono finanziate? Qual'è la sottostante rete di collegamenti?
Per esempio, nel caso dell'attentato di Bali del 2002, la presunta organizzazione terrorista Jemaah Islamiah aveva collegamenti con l'intelligence militare indonesiano (BIN), che a sua volta ha collegamenti con la CIA ed i servizi segreti australiani.
L'attacco terroristico del dicembre 2001 al Parlamento indiano, che contribuì a spingere l'India ed il Pakistan sull'orlo della guerra, fu presumibilmente compiuto da due gruppi ribelli con base in Pakistan, il Lashkar-e-Taiba ("Esercito dei puri") ed il Jaish-e-Muhammad ("Esercito di Maometto"), entrambe i quali, secondo il Council on Foreign Relations (CFR), sono sostenuti dall'ISI pakistano. (Council on Foreign Relations a http://www.terrorismanswers.com/groups/harakat2.ht
ml , Washington 2002).
Quello che il CFR manca di riconoscere è la cruciale relazione tra l'ISI e la CIA ed il fatto che l'ISI continui a sostenere il Lashkar, il Jaish, il Jammu militante ed il Kashmir Hizbul Mujahideen (JKHM) mentre continua anche a collaborare con la CIA. (Per ulteriori dettagli, v. Michel Chossudovsky, Fabricating an Enemy, marzo 2003, http://www.globalresearch.ca/articles/CHO301B.html
)
Un documento classificato del 2002 redatto per guidare il Pentagono chiede la creazione di un cd 'Gruppo operazioni proattive e preventivè (P2OG), per lanciare operazioni segrete mirate a "stimolare reazioni" tra terroristi e stati che possiedono armi di distruzione di massa, cioè, per esempio, spingere all'azione cellule terroriste ed esporle ad attacchi di "risposta rapida" delle forze USA. (William Arkin, The Secret War, The Los Angeles Times, 27 ottobre 2002)
L'iniziativa P2OG non è niente di nuovo. Essa essenzialmente estende un apparato esistente di operazioni coperte. Ampiamente documentato, la CIA ha sostenuto gruppi terroristici fin dall'era della Guerra Fredda. Tale 'spingere le cellule terroristè con operazioni coperte di intelligence spesso richiede l'infiltrazione e l'addestramento dei gruppi radicali collegati ad al Qaeda.
A questo riguardo, il sostegno segreto dei militari USA e dell'apparato di intelligence è stato diretto a varie organizzazioni terroriste islamiche attraverso una complessa rete di intermediari e mandatari dell'intelligence. Nel corso degli anni '90, le agenzie del governo USA hanno collaborato con al Qaeda in molte operazioni coperte, come confermato da un rapporto del 1997 del Comitato del partito repubblicano del Congresso USA. (V. US Congress, 16 gennaio 1997, http://www.globalresearch.ca/articles/DCH109A.html
). Infatti, durante la guerra in Bosnia gli ispettori USA agli armamenti lavoravano con operativi di al Qaeda, portando grandi carichi di armi all'esercito musulmano bosniaco.
In altre parole, l'amministrazione Clinton "dava rifugio ai terroristi". Inoltre, dichiarazioni ufficiali e rapporti di intelligence confermano collegamenti tra unità militari e di intelligence USA ed operativi di al Qaeda, come è accaduto in Bosnia (metà anni '90), Kosovo (1998-99) e Macedonia (2001). (V. Michel Chossudovsky, War and Globalisation, The Truth behind September 11, Global Outlook, 2003, Chapter 3, http://globalresearch.ca/globaloutlook/truth911.ht
ml )
L'amministrazione Bush e la NATO avevano collegamenti con al Qaeda in Macedonia. Ciò accadde appena poche settimane prima dell'11 settembre 2001. Alti consiglieri militari USA di un'impresa privata sotto contratto con il Pentagono combattevano con i mujahideen negli attacchi terroristici alle forze di sicurezza macedoni. Questo è documentato dalla stampa macedone e da dichiarazioni rese dalle autorità macedoni. (V. Michel Chossudovsky, op cit). Il governo USA e la rete militante islamica operavano assieme nel sostenere e finanziare il National Liberation Army (NLA), coinvolto negli attacchi terroristici in Macedonia.
In altre parole, il militari USA collaboravano direttamente con al Qaeda appena qualche settimana prima dell'11/9.
Al Qaeda ed i servizi segreti militari pakistani (ISI)
E' veramente rilevante che, praticamente in tutti i fatti terroristici post 11/9, ci si riferisce all' organizzazione terrorista (nei media e nelle dichiarazioni ufficiali) come avente "legami con al Qaeda di Osama bin Laden". Questa è in se stessa un'informazione decisiva. Naturalmente, il fatto che al Qaeda sia una creatura della CIA non viene menzionato nei rapporti di stampa né viene considerata rilevante per la comprensione di questi fatti terroristici.
I legami di queste organizzazioni terroriste (particolarmente quelle in Asia) con i servizi segreti militari pakistani (ISI) sono riconosciuti in pochi casi dalle fonti ufficiali e nei dispacci di stampa. Confermato dal Council on Foreign Relations (CFR), si dice che alcuni di questi gruppi abbiano collegamenti con l'ISI pakistano, senza identificare la natura di questi collegamenti. Non vi è bisogno di dire che questa informazione è decisiva per identificare gli sponsor di questi attacchi terroristici. In altre parole, viene detto che l'ISI sostiene queste organizzazioni terroriste mentre allo stesso tempo mantiene stretti legami con la CIA.
Le prove dalle fonti ufficiali confermano che al Qaeda è sostenuta dall'intelligence militare pakistano, l'Inter-services Intelligence (ISI). L'ISI ha sostenuto molte organizzazioni terroriste. Ampiamente documentato, l'ISI è sostenuto dalla CIA e vi sono stretti collegamenti tra le due agenzie. I terroristi dell'11/9 non hanno agito di loro propria volontà. Inoltre, i documenti ufficiali, comprese le trascrizioni parlamentari, confermano che al Qaeda è di fatto una creatura della CIA, cioè una "risorsa di intelligence".

L'11 settembre
Mentre Colin Powell, senza essere sostenuto da prove nel suo discorso all'ONU del 23 febbraio indicava "il sinistro nesso tra l'Iraq e la rete terrorista di al Qaeda", documenti ufficiali, rapporti della stampa e dell'intelligence confermano che successive amministrazioni USA hanno sostenuto ed appoggiato la rete militante islamica. Questa relazione è un fatto stabilito, corroborato da numerosi studi, riconosciuto dai think tank ufficiali di Washington.
Sia Colin Powell che il suo vice Richard Armitage, che nei mesi che portavano alla guerra accusavano con disinvoltura Baghdad ed altri governi stranieri di "dare rifugio" ad al Qaeda, hanno giocato un ruolo diretto, in momenti diversi della loro carriera, nel sostenere organizzazioni terroriste.
Entrambe furono implicati, operando dietro le quinte, nello scandalo Irangate-Contra durante l'amministrazione Reagan, riguardante la vendita illegale di armi all'Iran per finanziare l'esercito paramilitare dei contra nicaraguensi ed i mujahideen afgani. (Per ulteriori dettagli, v. Michel Chossudovsky, Expose the Links between Al Qaeda and the Bush Administration, http://www.globalresearch.ca/articles/CHO303D.html
)
Inoltre, sia Richard Armitage che Colin Powell hanno avuto un ruolo nell'insabbiamento dell'11/9. Le indagini e le ricerche condotte negli ultimi due anni, inclusi documenti ufficiali, testimoni e rapporti di intelligence, indicano che l'11 settembre è stata un'operazione di intelligence accuratamente preparata piuttosto che un atto compiuto da un'organizzazione terrorista. (Per ulteriori dettagli, v. Centre for Research on Globalization, 24 Key articles, settembre 2003)
In un rapporto reso pubblico alla fine del settembre 2001, l'FBI ha confermato il ruolo dei servizi segreti militari del Pakistan. Secondo il rapporto, il presunto capobanda dell'11/9, Mohammed Atta, era stato finanziato da fonti del Pakistan. Un conseguente rapporto dei servizi segreti ha confermato che l'allora capo dell'ISI generale Mahmoud Ahmad aveva trasferito denaro a Mohammed Atta. (V. Michel Chossudovsky, War and Globalization, op. cit.)
L'ISI opera in contatto molto stretto con la sua controparte USA, la CIA.
Inoltre, rapporti di stampa e dichiarazioni ufficiali confermano che il capo dell'ISI era in visita ufficiale negli USA dal 4 al 13 settembre 2001. In altre parole, lo stesso individuo del quale si dice abbia trasferito denaro ai terroristi aveva una stretta relazione personale con molti alti funzionari dell'amministrazione Bush, compresi Colin Powell, il direttore della CIA George Tenet ed il vicesegretario Richard Armitage, che egli incontrò nel corso della sua visita a Washington. (Ibid)

Il movimento pacifista
Un coesivo movimento pacifista non può essere basato unicamente sulla mobilitazione del sentimento contro la guerra. Deve in definitiva spodestare i criminali di guerra e mettere in questione il loro diritto a governare.
Una condizione necessaria per buttare giù i governanti è indebolire ed infine smantellare la loro campagna di propaganda.
Lo slancio dei grandi raduni contro la guerra negli USA, nell'Unione Europea ed in tutto il mondo, dovrebbe gettare le fondamenta di una rete permanente composta da decine di migliaia di comitati pacifisti a livello locale nei quartieri, nei luoghi di lavoro, nelle parrocchie, nelle scuole, nelle università ecc. E' in definitiva attraverso questa rete che verrà messa in discussione la legittimità di coloro che "governano in nostro nome".
Per fare deragliare i piani di guerra dell'amministrazione Bush e disarmare la sua macchina della propaganda dobbiamo raggiungere i nostri concittadini in tutto il paese, negli USA, in Europa ed in tutto il mondo, i milioni di persone comuni che sono state ingannate sulle cause e le conseguenze di questa guerra.
Questo implica anche svelare completamente le menzogne dietro la 'guerra al terrorismò e rivelare le complicità politiche dell'amministrazione Bush nei fatti dell'11/9.
L'11 settembre è un inganno. La più grande menzogna nella storia degli USA.
Non vi è bisogno di dire che l'uso di "eventi produttivi di massicce perdite" come pretesto per fare la guerra è un atto criminale. Con le parole di Andreas van Buelow, ex ministro della tecnologia tedesco ed autore di "The CIA and September 11":
"Se quello che dico è corretto, l'intero governo USA dovrebbe finire dietro le sbarre".
Nondimeno, non è sufficiente rimuovere George W. Bush o Tony Blair, che sono solamente dei burattini. Dobbiamo anche prendere di mira il ruolo delle banche globali, delle corporations e delle istituzioni finanziarie, che indelebilmente si trovano dietro agli attori militari e politici.
Sempre più le istituzioni militari e di intelligence (piuttosto che il Dipartimento di Stato, la Casa Bianca od il Congresso USA) decidono della politica estera USA. Nel frattempo, i colossi texani del petrolio, i fornitori della difesa, Wall Street ed i potenti colossi dei media, operando con discrezione dietro le quinte, tirano le fila. Se i politici diventano fonte di considerevole imbarazzo, possono essere discreditati dai media, scartati, e può essere portata al potere una nuova squadra di burattini politici.

La criminalizzazione dello Stato
La "criminalizzazione dello Stato" si ha quando criminali di guerra occupano legittimamente posizioni di autorità che li mettono in grado di decidere "chi sono i criminali", mentre di fatto i criminali sono loro.
Negli USA sia i repubblicani che i democratici condividono la stessa agenda di guerra e vi sono criminali di guerra in entrambe i partiti. Entrambe i partiti sono complici nell'insabbiamento dell'11/9 e nella risultante corsa al dominio mondiale. Tutte le prove puntano a quella che è meglio descritta come "la criminalizzazione dello Stato", che comprende il potere giudiziario ed i corridoi bipartitici del Congresso USA.
Con l'agenda di guerra, ad alti funzionari dell'amministrazione Bush, a membri delle forze armate, del Congresso USA e della magistratura è stata garantita non soltanto l'autorità per commettere azioni criminali, ma anche di indicare coloro che nel movimento pacifista si oppongono a queste azioni criminali come "nemici dello Stato".
Più in generale, i militari USA e l'apparato di sicurezza appoggiano e sostengono gli interessi economici e finanziari dominanti; cioè, la costruzione, come anche l'esercizio, della potenza militare impongono il "libero scambio". Il Pentagono è il braccio armato di Wall Street; la NATO coordina le operazioni militari con la Banca Mondiale e con gli interventi politici dell'FMI e viceversa. Coerentemente, i corpi di sicurezza e di difesa dell'alleanza militare occidentale, assieme alle diverse burocrazie governative ed intergovernative civili (cioè l'FMI, la Banca Mondiale, la OMC) condividono comune comprensione, consenso ideologico ed impegno per il Nuovo Ordine Mondiale.
Per rovesciare la marea della guerra, le basi militari all'estero devono essere chiuse, la macchina da guerra (cioè la produzione di sistemi d'arma avanzati come le armi di distruzione di massa) deve essere fermata e lo stato di polizia che si sta sviluppando deve essere smantellato. Più in generale, dobbiamo annullare le riforme di "libero mercato", smantellare le istituzioni del capitalismo globale e disarmare i mercati finanziari.
La lotta deve essere su vasta scala e democratica comprendendo tutti i settori della società a tutti i livelli, in tutti i paesi, unendo in una grande spinta: gli operai, i contadini, i produttori indipendenti, i piccoli imprenditori, i professionisti, gli artisti, gli impiegati civili, i membri del clero, gli studenti e gli intellettuali.
I movimenti contro la guerra e la globalizzazione devono essere integrati in un singolo movimento mondiale. Il popolo deve essere unito attraverso settori, gruppi per "temi singoli" devono operare assieme per una comune e collettiva comprensione su come il Nuovo Ordine Mondiale distrugge ed impoverisce.
La globalizzazione di questa lotta è fondamentale, richiedendo un grado di solidarietà ed internazionalismo senza precedenti nella storia mondiale. Il sistema economico globale si alimenta con la divisione sociale tra e nei diversi paesi. L'unità di scopo ed il coordinamento mondiale tra diversi gruppi e movimenti sociali sono decisivi. E' necessario un grande sforzo che porti assieme i movimenti sociali in tutte le principali regioni del mondo per il comune intento ed impegno nell'eliminazione della povertà e per una duratura pace mondiale.


APPROFONDIMENTO: LA CRIMINALIZZAZIONE DELLO STATO

di Michel Chossudovsky

Il leader americani di Washington e Wall Street credono fermamente nella giustezza della guerra e nelle forme autoritarie di governo come mezzi per "salvaguardare i valori democratici".
Secondo il Ministero della Sicurezza Interna "i prossimi imminenti attacchi uguaglieranno o eccederanno quelli dell'11/9".
Un reale "attacco terroristico" sul suolo americano porterebbe alla sospensione del governo civile ed alla proclamazione della legge marziale. Con le parole del Segretario del Ministero della Sicurezza Interna Tom Ridge: "Se andiamo al Rosso [allarme in codice]...esso sostanzialmente chiude il paese".
"Chiederete 'E' serio questo?' Sì, ci potete scommettere la vostra vita. La gente non fa questo a meno che la situazione non sia grave". (Donald Rumsfeld)

Vi è "Criminalizzazione dello Stato" quando i criminali di guerra occupano legittimamente posizioni di autorità che gli permettono di decidere "chi sono i criminali", mentre di fatto i criminali sono loro.
Un attacco terroristico sul suolo americano dell'entità e della natura di quelli dell'11 settembre porterebbe, secondo il generale Tommy Franks, ex comandante del CENTCOM, al rovesciamento della democrazia in America. In un'intervista lo scorso dicembre, appena menzionata dai media USA, il generale Franks ha delineato con cinica accuratezza uno scenario che risulterebbe nella sospensione della Costituzione e nell'instaurazione del governo militare in America:

"un evento terroristico, massiccio, con molte vittime [accadrà] da qualche parte nel mondo occidentale, potrebbe essere negli Stati Uniti d'America, che induce la nostra popolazione a mettere in dubbio la Costituzione e dia inizio alla militarizzazione del nostro paese per evitare il ripetersi di un altro fatto che produce numerose vittime". 1

Franks alludeva ad un cosiddetto "evento tipo Pearl Harbor" che verrebbe utilizzato per galvanizzare l'opinione pubblica degli USA a sostegno di un governo militare e dello stato di polizia. Il "fatto terroristico produttivo di molte vittime" viene presentato dal generale Franks come un punto di svolta politico decisivo. La risultante crisi ed il disordine sociale sono destinati a facilitare un importante mutamento delle strutture politiche, sociali ed istituzionali degli USA.
E' importante comprendere che il generale Franks non stava esprimendo un'opinione personale su questo argomento. La sua dichiarazione riflette molto tipicamente il punto di vista dominante sia al Pentagono che al Dipartimento della Sicurezza Interna su come dovrebbero dispiegarsi gli eventi in caso di emergenza nazionale.
La dichiarazione proviene da un uomo che è stato coinvolto attivamente nella pianificazione militare e di intelligence ai più alti livelli. In altre parole, la "militarizzazione del nostro paese" è un presupposto operativo in corso. E' parte del più ampio "consenso di Washington". Esso identifica la "roadmap" di guerra dell'amministrazione Bush e la difesa interna.
La "guerra al terrorismo", che costituisce la pietra angolare della dottrina della sicurezza nazionale di Bush, fornisce la giustificazione richiesta per abrogare la regola della legge, in definitiva con lo scopo di "proteggere le libertà civili". Con le parole di David Rockefeller:

"Siamo al limite di una trasformazione globale. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è la giusta grande crisi e le nazioni accetteranno il Nuovo Ordine Mondiale". 2

Una simile dichiarazione, che senza dubbio riflette un'opinione generale nel Council on Foreign Relations (CFR), venne fatta dall'ex consigliere per la Sicurezza Nazionale Zbigniew Brzezinski nel suo libro The Grand Chessboard:

"Mentre l'America diventa una società sempre più multiculturale, potrebbe essere più difficile costruire il consenso su temi di politica estera, eccetto nel caso di una minaccia esterna veramente massiccia ed ampiamente percepita".

Similarmente, il Project for the New American Century (PNAC) dei neoconservatori, pubblicato nel settembre del 2000, appena pochi mesi prima dell'arrivo al potere di George W. Bush, evocava:
"un evento catastrofico e catalizzante, come una nuova Pearl Harbor." 3
Ciò che è terrificante in queste affermazioni è che esse provengono dagli architetti della politica estera USA. In altre parole, i leader americani a Washington e Wall Street credono fermamente nella correttezza della guerra e di forme autoritarie di governo come mezzi per "salvaguardare i valori democratici".
L'abrogazione della democrazia è dipinta come un mezzo per fornire "sicurezza interna" e sorreggere le libertà civili. La verità è falsità e la falsità è verità. La realtà viene rivoltata. Le azioni di guerra vengono annunciate come "interventi umanitari" diretti al sostegno della democrazia. L'occupazione militare e l'assassinio di civili sono presentate come "operazioni per il mantenimento della pace".
Tale punto di vista dominante è condiviso anche dai principali media, che costituiscono la pietra angolare della campagna di propaganda e disinformazione. Ogni tentativo dei critici pacifisti di rivelare le menzogne sottostanti a queste dichiarazioni vengono definite un "atto criminale".
In altre parole, la "Criminalizzazione dello Stato" si ha quando i criminali di guerra, sostenuti da Wall Street, i "cinque grandi" fornitori della difesa ed i giganti petroliferi del Texas, occupano legittimamente posizioni di autorità che gli permettono di decidere "chi sono i criminali", mentre di fatto i criminali sono loro.

Dall'allarme Codice Arancione all'allarme Codice Rosso
Il "fatto produttivo di numerose vittime" è diventato una parte integrale della campagna di propaganda dell'amministrazione Bush. L'amministrazione ha messo cinque volte il paese sull'allarme Codice Arancione di "alto rischio" dall'11 settembre 2001. Senza eccezione, al Qaeda di Osama bin Laden è stata identificata come "una minaccia alla patria". L'annuncio ufficiale punta invariabilmente a "significativi rapporti dell'intelligence" oppure a "fonti credibili" di un attacco terroristico "del gruppo terrorista internazionale al Qaeda".
Dall'11/9 gli americani hanno accettato come veri questi allarmi terroristici. Al Qaeda viene vista come un nemico dell'America. Gli allarmi terroristici sono divenuti parte di una routine: la gente si è abituata agli allarmi terroristici Codice Arancione nella vita quotidiana. Inoltre, ha anche accettato la diversa possibilità di un passaggio dall'allarme Codice Arancione a quello Rosso (come ripetutamente dichiarato dalla Sicurezza Interna) in un prevedibile futuro, che deriverebbe da un reale evento terroristico.
Non vi è bisogno di dire che la campagna di disinformazione, che viene giornalmente alimentata nella catena delle notizie, sostiene il processo di conformare la pubblica opinione degli USA. L'agenda nascosta consiste nel creare alla fine un clima di paura ed intimidazione che mobiliti il sostegno pubblico per una reale situazione di emergenza nazionale che porti alla dichiarazione della legge marziale.

Gli allarmi terroristici erano basati su informazioni falsificate
Le prove suggeriscono che l'allarme Codice Arancione di "alto rischio" del 7 febbraio 2003 e del 21 dicembre 2003 erano fondati su informazioni fabbricate.
L'allarme Codice Arancione era stato ordinato il 7 febbraio 2003, un giorno dopo il fiasco della presentazione di Colin Powell al Consiglio di Sicurezza dell'ONU sulle presunte armi di distruzione di massa dell'Iraq. Il dossier dell'intelligence di Powell era stato educatamente scartato. La confutazione venne dall'ispettore ONU Hans Blix, che dimostrò che le informazioni utilizzate come un pretesto per fare la guerra all'Iraq erano state chiaramente fabbricate.
Colin Powell il 6 fece un discorso al Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Il 7, l'amministrazione Bush dichiarò un allarme terroristico 'Codice Arancione'. Questa "operazione salva la faccia" contribuì a placare uno scandalo imminente, mentre sorreggeva anche la programmata invasione dell'Iraq da parte del Pentagono.
L'attenzione dei media si spostò immediatamente dalle cantonate di Colin Powell al Consiglio di Sicurezza dell'ONU ad un (presunto) imminente attacco terroristico all'America. Attorno a Washington furono immediatamente dispiegati i missili antiaerei. I media vennero inondati da storie sul sostegno iracheno ad un imminente attacco di al Qaeda all'America.
L'obiettivo era di presentare l'Iraq come aggressore. Secondo il New York Post, (11 febbraio 2003):

"La nazione è ora in Allarme Arancione perché le intercettazioni dei servizi segreti e la pura logica suggeriscono entrambe che i nostri nemici islamici conoscono il modo migliore per colpirci con il terrorismo sul suolo degli U.S.A.".

Un'altra storia, si dice proveniente dalla CIA sulla cosiddette 'bombe sporche radioattivè era stata piantata nella catena delle notizie. 4 Il Segretario Powell avvertiva che "per dei terroristi sarebbe molto facile preparare bombe 'sporchè radioattive da far esplodere negli USA ... 'Quanto ciò sia probabile non posso dirlo... Ma penso sia saggio per noi almeno lasciare che il popolo americano sappia di questa possibilità'". 5 Nel frattempo, le reti TV avevano avvertito che "Gli alberghi americani, i centri commerciali od i condomini potrebbero essere già la prossima settimana dei bersagli di al Qaeda".
Nelle settimane che portavano all'invasione dell'Iraq, l'agenda nascosta era di collegare Baghdad ad al Qaeda, raccogliere un fermo sostegno per il Presidente Bush ed indebolire il movimento di protesta contro la guerra. In seguito all'annuncio, decine di migliaia di americani si precipitarono ad acquistare nastro isolante, teli di plastica e maschere antigas.
Più tardi trapelò la notizia che l'allarme terroristico era stato fabbricato dalla CIA, con ogni probabilità di concerto con le più alte cariche del Dipartimento di Stato. 6
Per la prima volta l'FBI ha puntato il dito alla CIA.
"Risulta che questa tessera del puzzle è stata fabbricata e perciò la ragione per gran parte dell'allarme, particolarmente questa settimana a Washington, si è dissolta dopo che hanno scoperto che questa informazione non era vera", ha detto Vince Cannistraro, ex capo dell'antiterrorismo alla CIA e consulente della ABCNEWS.
(...)
Secondo dei funzionari, l'FBI e la CIA si accusano l'un l'altra. Un portavoce dell'FBI ha detto oggi alla ABC NEWS di "non essere familiare con lo scenario", ma che non pensava fosse accurato". 7
Mentre tacitamente riconosceva che l'allarme era un falso, il Segretario della Sicurezza Interna Tom Ridge decideva di mantenere l'allarme 'Codice Arancione':
"Nonostante i falsi rapporti, non è nessun piano di cambiare il livello di minaccia. I funzionari hanno detto che sono state convalidate altre informazioni e che l'elevato livello di precauzioni è pienamente legittimato". 8
Pochi giorni dopo, in un'altra iniziativa propagandistica fallita, venne presentato dal Segr. Colin Powell al Congresso USA un misterioso nastro audio di Osama bin Laden come 'provà che i terroristi islamici "stanno facendo causa comune con un brutale dittatore".9 Curiosamente, il nastro era in possesso di Colin Powell prima che venisse trasmesso dalla rete TV Al Jazeera.10

L'allarme terroristico di Natale di Tom Ridge
Il 21 dicembre 2003, quattro giorni prima di Natale, il Dipartimento della Sicurezza Interna, alzò nuovamente il livello di minaccia nazionale da "elevato" a "alto rischio" di attacco terrorista. 11
Nella sua conferenza stampa prenatalizia, il Segretario del Dipartimento della Sicurezza Interna Tom Ridge conferrmò proprio come aveva fatto il 7 febbraio 2003 che: "gli ambienti dell'intelligence USA hanno ricevuto un significativo incremento nel volume dei rapporti di informazioni relativi alle minacce". Secondo Tom Ridge, queste "credibili fonti [di informazioni]" alzano "la possibilità di attacchi alla patria attorno al periodo delle festività...". 12
Mentre le circostanze ed il tempismo erano differenti, la dichiarazione del 21 dicembre del Segretario Tom Ridge aveva tutte le sembianze di una versione "copia-incolla" (Déjà Vu) del suo annuncio del 7 febbraio, che secondo l'FBI era una mistificazione, basata su informazioni false.
Quello che è preoccupante è che nella dichiarazione del 21 dicembre vi è il fatto che un "reale" o "tentato" attacco terroristico di al Qaeda sembra essere già nella traiettoria ufficiale. Ancora una volta, al Qaeda viene identificata come "il Nemico Esterno", naturalmente senza menzionare che al Qaeda di Osama bin Laden è una creatura della CIA ed una "risorsa di intelligence" controllata dagli USA. 13
Non vi è bisogno di dire che l'atmosfera di paura e confusione creata in America hanno contribuito ad esaurire lo spirito del Natale. Secondo rapporti dei media, l'allarme terroristico di alto livello deve "far passare la sbornia delle feste ed a farci entrare nel nuovo anno".
"I terroristi minacciano ancora il nostro paese e noi restiamo impegnati in una pericolosa - siatene certi - difficile guerra che non finirà presto", avvertì il Segretario della Difesa Donald H. Rumsfeld. "Potrebbero attaccare in qualsiasi momento e ovunque".
Con l'America in alto allarme terrorismo durante le feste natalizie, i funzionari dei servizi segreti temono che al Qaeda sia desiderosa di compiere un attacco spettacolare, forse dirottando un aereo di linea o da carico straniero e schiantarlo contro un bersaglio importante negli Stati Uniti". 14
L'annuncio ufficiale di Natale del Dipartimento della Sicurezza Interna fugava ogni dubbio esistente riguardo al livello della minaccia:
"il rischio [durante il periodo natalizio] è forse ora maggiore che in ogni altro periodo dall'11 settembre 2001".
Esso anche avvertì gli americani, in termini non vaghi, ma senza prove a sostegno, che vi sono:
"indicazioni che [gli] imminenti attacchi ... saranno pari o superiori agli attacchi [dell'11/9]".
"Ed è molto chiaro che la capitale del paese e New York City sono nella lista..."
In seguito all'annuncio del Segretario Ridge a Washington vennero sistemate batterie di missili antiaerei:
"Ed oggi il Pentagono ha detto che voleranno ora più pattuglie di aerei da caccia sopra sopra città ed installazioni selezionate, con qualche base aerea posta in massima allerta". Il Segretario della Difesa Donald Rumsfeld: "Voi chiedete 'E'serio tutto ciò?' Sì, ci potete scommettere la vita. La gente non fa questo a meno che la situazione sia grave". 15
Secondo una dichiarazione ufficiale: "le informazioni indicano che piloti addestrati da al Qaeda potrebbero stare lavorando per compagnie di linea straniere ed essere pronti ad eseguire attacchi suicidi". 16
Più specificamente, secondo la Sicurezza Interna, i terroristi di al Qaeda e talebani stavano progettando di dirottare un aereo dell'Air France e "di farlo schiantare sul suolo USA in un attacco terroristico suicida simile a quelli eseguiti l'11 settembre 2001".
I voli di Natale da Parigi dell'Air France vennero annullati. I caccia F-16 pattugliavano i cieli.
Nondimeno, risultò che gli ordini di smobilitare i voli di Natale da Parigi a Los Angeles dell'Air France, che vennero usati per giustificare l'allarme Codice Arancione durante le feste natalizie, erano basati su informazioni fabbricate.
Secondo la versione ufficiale degli eventi, Washington aveva identificato sei membri di al Qaeda e dei talebani nella lista passeggeri dell'Air France:
"I funzionari dell'antiterrorismo USA hanno detto che le loro indagini erano centrate sulla "opinione informata" che circa sei uomini sul volo Air France 68, che arriva giornalmente a Los Angeles alle 16.05, potrebbero avere progettato di dirottare l'aereo e schiantarlo vicino a Los Angeles o lungo la rotta.
Questa convinzione, secondo un funzionario superiore dell'antiterrorismo USA, era basata su informazioni affidabili e corroborate di diverse fonti. Alcuni degli uomini avevano gli stessi nomi di membri identificati di al Qaeda e dei talebani, ha detto un funzionario superiore USA. Uno degli uomini è un pilota addestrato con una una licenza commerciale, secondo un funzionario superiore USA.
I funzionari di polizia USA hanno detto che i voli sono stati cancellati in risposta alle stesse informazioni che hanno indotto... la Sicurezza Interna... ad innalzare il livello di allarme terroristico del paese ad arancione...
Con quella informazione, le autorità USA hanno contattato i servizi segreti francesi ... Sono prevalsi sull'Air France per cancellare [i loro voli], poiché l'originale informazione dei servizi segreti avvertiva che si sarebbero impossessati di più di un volo". 17
Altri mezzi di informazione confermarono che "i rapporti raccolti dalle agenzie americane erano 'molto, molto precisi'". Nel frattempo, la Fox News indicava la possibilità che al Qaeda stesse "tentando di impiantare disinformazione, per farci spendere denaro tra l'altro, per gettare la gente nel panico e forse per sondare le nostre difese per vedere come rispondiamo?" 18

"Scambio di identità"
Non vi è bisogno di dire che questi rapporti falsi dei media sono serviti a creare una atmosfera tesa durante le feste di Natale. L'aeroporto internazionale di Los Angeles era in "schieramento massimo" con funzionari dell'antiterrorismo e dell'FBI che operavano 24 ore su 24.
Nondimeno, in seguito all'indagine francese, risultò che quell'allarme terrorismo era un imbroglio. Le informazioni non erano "molto, molto precise" come pretendeva l'intelligence USA.
Risultò che i sei uomini di al Qaeda erano un bambino di cinque anni, un anziana signora cinese che gestiva un ristorante a Parigi, un rappresentante delle assicurazioni gallese e tre francesi. 19
Il 2 gennaio il governo francese confermò che le informazioni comunicate da Washington erano errate: "Non vi era una traccia di al Qaeda tra i passeggeri".
Nondimeno, queste "inconsistenze" riguardanti l'intelligence USA erano già state rivelate il 23 dicembre dai servizi antiterrorismo francesi, che avevano educatamente confutato le cosiddette "fonti credibili" provenienti dall'apparato di intelligence USA.
Gli esperti antiterrorismo francesi erano estremamente "scettici" verso le loro controparti:
Noi [gli investigatori della polizia francese] abbiamo dimostrato [il 23 dicembre] che i loro argomenti semplicemente non avevano senso, ma nonostante ciò i voli vennero cancellati... Il principale sospetto [un dirottatore tunisino] risultò essere un bambino... Abbiamo veramente avuto la sensazione di un trattamento ostile [da parte dei funzionari USA] (ils nous appliquent un traitement d'infamie). Le informazioni non sono state trasmesse attraverso i normali canali. Non sono stati l'FBI o la CIA a contattarci, tutto è passato per canali diplomatici..." 20
La decisione di cancellare i sei voli dell'Air France è stata presa dopo 2 giorni di intensi negoziati tra i funzionari francesi ed americani. Furono cancellati su ordine del Primo Ministro francese in seguito a consultazioni con il Segr. Colin Powell. Tale decisione venne presa successivamente al completamento dell'indagine francese. Nonostante il fatto che le informazioni erano state confutate, il Segretario della Sicurezza Interna Tom Ridge insistette sul mantenere l'ordine di non far volare gli aerei. Se l'Air France non si fosse conformata le sarebbe stato impedito di usare lo spazio aereo USA, cioè vietato volare negli USA.
Fu solamente il 2 gennaio, una volta finita la stagione natalizia, che le autorità USA ammisero di aver compiuto un errore, affermando che era stato un caso inevitabile di "scambio di identità". Mentre tacitamente riconosceva il suo errore, la Sicurezza Interna insisteva che "le cancellazioni erano basate su solide informazioni".

La pianificazione di emergenza
Non è necessario dire che, se i voli non fossero stati cancellati, la giustificazione dell'amministrazione per l'allarme Codice Arancione non avrebbe più retto. In altre parole, la Sicurezza Interna aveva bisogno di sostenere la menzogna per l'intero periodo delle vacanze natalizie. Essa richiedeva anche un Codice Arancione attivo per lanciare le procedure della pianificazione di emergenza ai più alti livelli dell'amministrazione Bush.
Il giorno seguente l'annuncio di Natale del Segretario Ridge (21 dicembre), al Presidente Bush vennero date istruzioni dai suoi "alti consiglieri dell'antiterrorismo" in sessioni a porte chiuse alla Casa Bianca. Più tardi quel giorno, si riunì alla Casa Bianca anche il Consiglio della Sicurezza Interna (HSC). Il nucleo esecutivo dello HSC, il cosiddetto Comitato dei Direttori (HSC/PC), capeggiato dal Segretario Tom Ridge, comprende Donald Rumsfeld, il Direttore della CIA George Tenet, il Ministro della Giustizia John Ashcroft, il Direttore dell'FBI Robert Mueller e Michael D. Brown, sottosegretario dell'Emergency Preparedness and Response, che soprintende alla Federal Emergency Management Agency (FEMA). 21
In seguito alla riunione dello HSC tenuta il 22 dicembre, il Segretario Ridge confermava che:
"abbiamo esaminato i piani specifici e le azioni specifiche che abbiamo preso e che continueremo a prendere". 22
Secondo le dichiarazioni ufficiali, che devono essere prese seriamente, un "reale attacco terroristico" sul suolo americano nei prossimi tempi porterebbe all'allarme Codice Rosso. Quest'ultimo, a sua volta, creerebbe le condizioni per la (temporanea) sospensione delle normali funzioni del governo civile, come previsto dal generale Tommy Franks. Tale scenario è stato considerato dal Segretario Tom Ridge in un'intervista alla CBS News il 22 dicembre 2003:
"Se semplicemente andiamo al rosso ... esso fondamentalmente chiude il paese", cioè che le istituzioni del governo civile verrebbero chiuse e rilevate da un'Amministrazione di Emergenza. 23

Preparare la legge marziale
In preparazione all'allarme Codice Rosso, il Dipartimento della Sicurezza Interna ha condotto nel maggio 2003 una grande "esercitazione antiterrorismo" chiamata TOPOFF 2. Quest'ultima viene descritta come "la maggiore e più completa risposta al terrorismo e la più grande esercitazione di sicurezza interna mai condotta negli Stati Uniti".
Con una logica da Stranamore, questa "capacità nazionale di risposta" tradotta in un'esercitazione in stile militare dei governi federale, di stato e locali, compresi partecipanti canadesi, stabilisce diversi "scenari" di un allarme Codice Rosso. In sostanza, è stata condotta sullo stesso presupposto delle esercitazioni militari in anticipazione di un reale teatro di guerra, in questo caso fatta da terroristi stranieri, esaminando diversi scenari di attacco con le WMD e la risposta istituzionale dei governi di stato e locali:
"Essa ha valutato come i rispondenti, i leader e le altre autorità reagirebbero all'utilizzo simulato di armi di distruzione di massa (WMD) in due città degli USA, Seattle, WA e Chicago, IL. Lo scenario dell'esercitazione dipingeva una fittizia organizzazione terrorista straniera che detonava un ordigno a dispersione radiologica (RDD o bomba sporca) simulato a Seattle e rilasciava la peste polmonare in diverse località dell'area metropolitana di Chicago. Vi è stato anche una significativa manovra di intelligence preesercitazione, un cyber attacco e credibili minacce terroristiche contro altre località". 24
L'esercitazione terrorista, compresi gli scenari con le WMD, è fondata su una grande menzogna.
Cerchiamo di essere molto chiari su quello che sta accadendo in America. Non stiamo più trattando esclusivamente di una campagna di paura e disinformazione. I reali "eventi terroristici produttivi di molte vittime" costituiscono la premessa di base e la forza trainante dietro al sistema di risposta della Sicurezza Interna, comprese le sue istruzioni Ready.Gov ai cittadini, la sua struttura legale "antiterrorismo" in base al Second Patriot Act ecc.
Ciò di cui stiamo trattando non è soltanto un atto criminale, ma un atto di tradimento preparato attentamente proveniente dai più alti livelli dell'apparato dello Stato USA. In breve, quello di cui stiamo parlando è "la Roadmap verso uno stato di polizia" in America, da essere attuata in seguito ad un'emergenza nazionale, o sotto la forma di governo militare o con uno stato di polizia che mantiene tutte le apparenze di una funzionante "democrazia" bipartitica.

Note
1. Tommy Franks Interview, Cigar Aficionado, December 2003
2. David Rockefeller, Statement to the United Nations Business Council, 1994
3. See http://www.globalresearch.ca/articles/NAC304A.html

4. ABC News, 13 February 2003.
5. ABC News, 9 February. 2003.
6. ABC News, 13 February 2003, http://www.globalresearch.ca/articles/CRG302A.html
.
7. Ibid
8. Ibid
9. US official quoted in The Toronto Star, 12 February. 2003.
10. Ibid
11. See Department of Homeland Security at http://www.dhs.gov/dhspublic/inde

http://www.nuovimondimedia.it/sitonew/modules.php?
op=modload&name=News&file=article&sid=613&mode=thr




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morire
by pelox Friday, May. 14, 2004 at 3:37 PM mail:

è sorprendente vedere che si continua ad analizzare un omicidio per le modalità con cui è compiuto.
Rende più efferati gli esecutori un colpo di pistola, la decapitazione, lo scoppio di un missile intelligente, una bomba termica....o quant'altro?
è la logica della spettacolarità dell'evento che credo vi porti ad analizzare in questo modo la situazione irachena. in guerra, e questa lo è senza alcun dubbio (l'ossimoro "soldati di pace" è ridicolo,) fatti come questi avvengono in continuazione, chi è stato ammazzato di botte nei lager americani in iraq ha sofferto meno di Berg? non è ammissibile che si possa parlare di modi di uccidere civili, che si possa pensare che il nostro modo di intendere la civiltà sia l'unico possibile.
l'assassinio è l'apoteosi della barbarie ed il modo con cui si compie non ne cambia la sostanza.
la spettacolarizzazione alla quale assistiamo di queste barbarie ci dà il senso di quanto siano vuote le parole "civiltà occidentale" (ancora un ossimoro?).
c'è sicuramente qualcuno che vuole terrorizzarci, ma non gli assassini di berg, bensì innanzitutto chi su quelle immagini ci sta facendo business.

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La verità
by FUCK USA Friday, May. 14, 2004 at 3:50 PM mail:

La verità è che la CIA da 50 anni possiede
le conoscenze scientifiche per fabbricare
killers o "vittime" perfettamente consenzienti.
Vedere il progetto MKUltra II.
Child lo conosce sicuramente.
Oswald e Shiran Shiran erano fra questi.
E probabilmente anche gli artefici del 911.
Berg, invece, secondo me è una "vittima"
artificiale, controllata mentalmente e per
questo così docile. D'altronde un'eccessiva
ribellione, come ci si sarebbe aspettati, avrebbe
compromesso la visibilità delle riprese, che era
la cosa più importante.

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X FUCK USA
by X FUCK USA Friday, May. 14, 2004 at 3:55 PM mail:

Mi sa che anche tu sei controllato mentalmente

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per ...
by paragone Friday, May. 14, 2004 at 4:45 PM mail:

era una provocazione...bada bene però che il tuo amichetto ha usato gli islamici e non i terroristi islamici il che è totalmente diverso; come le BR non rappresentavano tutti i comunisti ma solo se stesse così i terroristi islamici non rappresentano tutti gli islamici; l'uso quindi dei due sostantivi non è intercambiabile.

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Hanno risposto per me
by Child Monday, May. 17, 2004 at 1:26 AM mail:

Iome e Fuck Usa. Grazie degli 'assist'.

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ddr
by ddr Monday, May. 17, 2004 at 2:32 AM mail:

Ma se lo scannamento del povero Berg, è ancora una volta opera della CIA, perchè gli islamici non smentiscono?

come smentiscono??
dicono non e'vero?
dicono,no guardate berg e'ancora vivo??

e cmq sia nel casino generale di caccia alle streghe chi cazzo crederebbe agli schifosi beduini di allah???

TUTTO MIRATO
TUTTO PROGRAMMATO
TUTTO RAGGIUNTO

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