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IRAQ, , DOMANI CORTE MARZIALE PER "REFUSNIK" AMERICANO
by refusnik Tuesday, May. 18, 2004 at 6:59 PM mail:

Domani a processo anche Jeremy C. Sivitis per torture detenuti

Savannah (Usa), 18 mag. (Ap) - Due corti marziali, a Baghdad e in Georgia. Una per chi è si è rifiutato di fare "il proprio dovere" in Iraq, un'altra per chi ha abusato della sua autorità per infliggere terribili umiliazioni ai detenuti di Abu Ghraib. Si presenterà domani alle autorità militari di Fort Stewart, il "refusnik" americano che ha abbandonato il suo reparto in Iraq piuttosto che combattere in una guerra "giustificata dal petrolio".

Camilo Mejia, sergente maggiore di 28 anni, è accusato di diserzione: se la corte marziale lo condannerà, rischia fino a un anno di reclusione e il congedo per cattiva condotta. Sempre domani si presenterà di fronte a una speciale corte marziale (che non potrà cioè imporre sanzioni rigorose come una corte marziale generale) il caporale Jeremy C. Sivitis. Sivits, riservista della polizia militare, ha 24 anni ed è originario di Hyndman, in Pennsylvania. Dovrà rispondere di tre capi d'accusa per abusi a danno di prigionieri e per concorso in maltrattamenti. Si tratta di uno dei militari di grado più basso tra quanti sono rimasti coinvolti nella vicenda

Mejia ha lasciato il suo reparto a ottobre per raggiungere gli Stati Uniti, grazie a una licenza di due settimane. E' stato irreperibile per cinque mesi, prima di consegnarsi all'Esercito a marzo. Si è giustificato spiegando che l'esperienza bellica lo ha spinto a chiedere lo status di obiettore di coscienza. Il soldato della Guardia nazionale della Florida ha spiegato che ritiene la guerra ingiusta perché motivata dal controllo degli approvvigionamenti petroliferi e perché ha ucciso tanti civili.

L'ex sergente maggiore ha inoltre dichiarato di aver visto i prigionieri trattati "con grande crudeltà" quando un anno fa fu destinato alla schedatura dei prigionieri ad al Assad, una base aerea alleata occupata dalle forze americane. Mejia ha fornito queste dichiarazioni il 16 marzo, prima che lo scandalo di Abu Ghraib divenisse di dominio pubblico.

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