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Bilderberg, Stresa 5/6 e appuntamento per domani
by mazzetta Sunday, Jun. 06, 2004 at 2:41 AM mail:

La giornata si è segnalata per l’aumentata presenza della stampa e per l’apparizione degli autoconvocati. Gli autoconvocati sono risultati pochissimi.

La giornata si è segnalata per l’aumentata presenza della stampa e per l’apparizione degli autoconvocati.

Eravamo infatti pochissimi, una ventina come da previsioni della stampa locale, speriamo che domani ci sia più gente, i ragazzi dei dintorni hanno assicurato che saranno di nuovo presenti, ma a questo punto è inutile coltivare grandi velleità, da questo punto di vista, il Bilderberg non ha attirato fiumane di contestatori, ma parecchi fattori hanno giocato contro in questo senso.
Dall’inesperienza e dallo scarso numero dei promotori, alla concomitanza con altri importanti eventi, Roma, il processo a Marco Camenish, la giornata contro gli OGM in Svizzera, fino alla convocazione dell’appuntamento troppo a ridosso della riunione. Tra i pochi, l’Ads di Torino era presente ed è stato il primo ad attirare l’attenzione, richiesta di documenti ai due, e, alla prima distrazione, la carta che si erano portati per lo striscione ha preso il volo misteriosamente.

Oggi la presenza visibile dei tutori dell’ordine è aumentata parecchio, in attesa dei temuti no-global.
Risultato: i potenti sono usciti tra due cordoni di agenti, una di carabinieri ed uno di poliziotti, per recarsi alla gita in battello, in tutto simili alle comitiva di vecchietti che ogni giorno, sulla stessa barca che hanno usato loro, fa il giro del lago, una graziosa photo opportunity per la stampa, anche se non tutti sono andati in visita all’eremo.

La differenza tra ieri e oggi, è che oggi si sono dovuti muovere in gruppo tra due ali di vecchi turisti tenuti a bada dai cordoni in divisa, è stata anche bloccata la strada, mentre ieri bastavo i due piantoni a vigilare le strisce pedonali davanti all’albergo, anche per loro è stato un momento diverso, sicuramente ieri erano più rilassati

L’eremo è stato reso pure quello inaccessibile, i colleghi dei giornalisti appostati là non hanno potuto scendere l’infinità di scalini che separano il luogo dalla strada. Un edificio appoggiato ad una scarpata sul mare, difficilmente raggiungibile da terra.


Alcuni risultati comunque si possono dare per acquisiti, il più vistoso è sicuramente quello di avere sollevato la coltre su questo incontro che da 50 turba il sonno di alcuni ricercatori e politologi, fino agli esoteristi e agli indagatori di complotti universali.

A queste categorie era fino a poco tempo fa riservato l’interesse per le riunioni del Bilderberg, data la leggendaria riservatezza del gruppo, adesso in Italia un manipolo di giornalisti ha dovuto prendere contatto con questa “novità”, e ha sbattuto la faccia sul muro della loro omertà.

Fantasmagorico un giornale locale “la Prealpina”, negli ultimi giorni pagine e pagine, foto, ipotesi anche troppo azzardate, l’ipotesi della batteria di missili antiaerei a protezione di un eventuale arrivo di Bush, quelli che in questi giorni piantonavano in borghese lo spazio davanti all’albergo, l’hanno trovata una idea divertente per quanto strampalata.

Faceva abbastanza impressione osservare gli inviati dei maggiori giornali ed agenzie, oggi il numero di testate presenti è raddoppiato, attirate dal parterre di nomi illustri, ma assolutamente ignare della storia del gruppo e incredule di non riuscire ad ottenere uno straccio di niente, da nessuno se non dal buon Istulin di prnoticias.com.

Tutte le ipotesi che vedrete, o avete visto, sui giornali sono “indiscrezioni” che i giornalisti hanno carpito dal marciapiede antistante l’albergo, e non da dentro il meeting, i più addentro a questo mondo hanno chiesto interviste per i giorni a venire, vedremo se Repubblica intervisterà i suoi e se Riotta tornato “da Washington”, vorrà concedere una parola ai colleghi.
Sorvolo oltre, negli ultimi giorni ho diviso con alcuni di loro diverse ore non entro nei dettagli per umano rispetto. Si è presto diffusa la sensazione che le ore da barboni fossero in qualche modo attribuibili a me, in particolare quando oggi sono apparso chiaramente legato alla “protesta”, non mi accanisco oltre..

Fenomeno comprensibile, ma che mostra abbastanza bene come in assenza di notizie qualcosa occorra pur pubblicare, ho sentito uno dei presenti dire :“Io scrivo un pezzo di niente e basta, adesso vado via”; evidentemente irritato della pochissima sostanza a disposizione. L’inviato di un giornale dev’essere come la Katana del Samurai: sfoderata deve bere sangue; un inviato a vuoto probabilmente è proibito da qualche misteriosa regola del mestiere.

In ogni caso il Bilderberg ha guadagnato le pagine dei più diffusi giornali, oggi c’era anche il giornalista di Repubblica, anche se confinato nelle sezioni economiche e trattato come un incontro d’affari quasi normale, ma ha guadagnato la fama di “meeting dei potenti”, difficilmente in futuro passerà inosservato come nei precedenti 50 anni, almeno quando si riunirà in Italia. Molta impressione ha destato la visita di Tremonti, un chiaro omaggio.

Quello che nessun giornalista pare rilevare, è la commistione strana di politici, esponenti dei media, della iper ricchezza e delle banche, con il benestare di mammasantissima della comunicazione improvvisamente sordomuti. Ce la faranno?

Nei prossimi giorni avremo anche le tanto agognate indiscrezioni, intanto vi anticipo che ieri, per almeno tre volte è stato sentito pronunciare un: “Berlusconi’s fool” per bocca degli illustri ospiti.

Un altro risultato positivo è stata l’opportunità per alcune realtà della zona di incontrarsi, e pensare di rimanere in contatto per il futuro.
La zona è, dal punto di vista politico, quasi impenetrabile da istanze “ribelli”.
Vive del turismo di orde di anziani europei, francesi e provenienti dal Nord in particolare, quindi il genere bottegaio tira moltissimo, le iniziative “strambe” vengono represse in nome della quiete per i turisti, pare che piaccia molto lavorare e basta.
Un piccolo paradiso per benestanti.
Poca soddisfazione per gli scontenti locali, che domani promettono di essere più numerosi, anche se non autorizzati, il che li condurrà comunque a non esagerare con la visibilità.
Da notare che il non folto gruppo è stato ripreso a lungo da un operatore statale, inspiegabilmente appartato dietro un cespuglio a pochi metri da noi, per una operazione che ci ha trovato indifferenti e divertiti assai.
Merito agli organizzatori del presidio, bandiera della pace, bandiera rosso-nera, tableau ecologista e striscione, agire in quel contesto non dev’essere frequente, da quanto ho capito, senza considerare che hanno dovuto sostenere un colloquio di un’ora e mezza in caserma per avere il tanto sospirato beneplacito per il sit-in.
E non si tratta di ragazzini, ma di responsabilissimi e quieti adulti, conosciutissimi, ma, per l’occasione marcati praticamente a uomo.
Si, la sicurezza disponeva di un’abbondanza a noi sconosciuta.

Domani replica, appuntamento “da” mezzogiorno, chi ci sarà vedrà, il Manifesto aveva dato la manifestazione per domani, il lungolago gremito di turisti e di attivisti sparsissimi non dovrebbe essere un luogo di tensione, venite a dare un’occhiata se siete in zona.

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