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DALLE BIBLIOTECHE DI ROMA NO ALLA PRECARIETA'
by biblioprecari.roma Wednesday, Jun. 09, 2004 at 12:03 AM mail: precari.bilioroma@libero.it

Precari delle Biblioteche di Roma in mobilitazione permanente per chiedere lavoro, reddito, diritti e tutele per tutti.

L’11 maggio la Direzione dell’Istituzione Biblioteche ed i sindacati hanno firmato un accordo che prevede la “proroga del contratto con la Società Pierrecci per un massimo di 4 mesi, sospendibile, con l’impegno a verificare nei prossimi 30 giorni ulteriori soluzioni occupazionali così come previsto dal CCNL del 14/9/2000”.

Sebbene il suddetto accordo sembra recepire parzialmente alcune nostre rivendicazioni, in realtà ci dichiariamo sostanzialmente insoddisfatti.

Ancora una volta, difatti, a fronte della richiesta, più volte avanzata, di porre fine all’esternalizzazione di una parte del servizio e di garantire continuità e stabilità occupazionale attraverso l’assunzione diretta da parte del Comune, è mancato il coraggio di compiere un gesto politico concreto ed inequivocabile.
Si continua, invece, a prendere tempo, dando corso ad un’estenuante via crucis di precarietà e sfruttamento nei confronti di lavoratori che hanno il merito di aver reso possibile, negli ultimi anni, l’erogazione di un servizio importante per la città.

S’è vero, come apprendiamo dal programma del Sindaco Veltroni, che le Biblioteche Comunali sono “un servizio socioeconomico e culturale di base che in tutta Europa è considerato fondamentale presidio della qualità della vita dei cittadini”, è altrettanto vero che la valorizzazione del sistema bibliotecario cittadino deve basarsi su una politica occupazionale seria e credibile, che non preveda il continuo ricorso a forme di lavoro precario ed atipico e che si faccia carico della difesa dei diritti e della dignità professionale dei lavoratori.

Il sistema bibliotecario cittadino, ad oggi fiore all’occhiello dell’attuale amministrazione capitolina, rischia d’essere un palazzo sontuoso, fatto di specchi, stucchi e luci scintillanti che poggia però su fondamenta precarie e malsane.
Non si può continuare a perpetrare un modello organizzativo che introduce una disparità di trattamento economico tra figure professionali equivalenti (con identiche mansioni, ma con retribuzione differente!) e scarica iniquamente sulle spalle d’alcuni lavoratori l’onere d’offrire un servizio pubblico a bassi costi gestionali, senza peraltro offrire loro alcuna prospettiva futura.

L’Amministrazione Comunale si deve assumere una precisa responsabilità in materia di politica occupazionale, deve dire chiaramente alla città da che parte sta.
Ad oggi, ed il nostro caso é un’ennesima riprova, essa sembra balbettare ed accodarsi al coro dei cantori delle magnifiche sorti progressive della deregolamentazione del mercato del lavoro.

Tutto ciò vuol dire peggioramento delle condizioni economiche dei lavoratori, incremento della precarietà e annullamento di diritti e tutele attraverso la creazione di un esercito di disperati ricattabili e disposti a tutto.

Precarietà significa difficoltà d’accesso al reddito, impossibilità di progettare la propria vita e di disporre del proprio tempo.

A questa nuova condizione imposta noi non intendiamo adeguarci!


Per contrastare tali politiche occupazionali, chiediamo a quanti condividono le nostre posizioni di contribuire insieme a noi allo sviluppo di un movimento reale che sappia porsi, una volta per tutte, l’obiettivo d’affrontare i nodi fin qui posti e garantire lavoro, reddito, diritti e tutele per tutti/e!


Per vigilare affinché l’impegno preso nell’accordo dell’11 maggio si traduca in un atto concreto proclamiamo lo stato di mobilitazione permanente.


Ø STOP ALL’ESTERNALIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI FRONT-OFFICE;

Ø RICONOSCIMENTO DELLA PROFESSIONALITÀ ACQUISITA;

Ø CONTINUITÀ E STABILITÀ OCCUPAZIONALE
ATTRAVERSO L’ASSUNZIONE DIRETTA DA PARTE DEL COMUNE;

Ø LAVORO, REDDITO E DIRITTI PER TUTTI/E.


Comitato Precari Biblioteche di Roma
e-mail: precari.biblioroma@libero.it

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