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lettera dei senza casa a Ciampi
by COMITATO DI LOTTA PER LA CASA Sunday, Jun. 16, 2002 at 4:16 PM mail: excarcere@ecn.org

Al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi

Al Presidente della Repubblica Italiana
Carlo Azeglio Ciampi


Caro Presidente,
Le scriviamo per informarLa dell'emergenza sociale della nostra città. L'emergenza abitativa è stata affrontata con strumenti - come il "Buono
Casa", l'uso indiscriminato ed irrazionale della sistemazione in albergo -
che hanno dato una risposta immediata all'emergenza, ma non è stata inserita
in un progetto politico-amministrativo per la casa, almeno di medio periodo,
dove fossero individuati interventi, strumenti giuridici ed economici
finalizzati al superamento pianificato e quindi strutturale dell'emergenza
abitativa.
La situazione è crollata, quando nel 2001 nel bilancio comunale non sono
stati stanziati i fondi necessari alla realizzazione di tutti gli interventi
sociali sinora attuati i quali - come già precisato - non sono momenti di un
intervento finalizzato al superamento dell'emergenza abitativa, ma hanno
creato un precariato della casa.
Da alcuni mesi iniziamo, dato che a causa della sospensione degli
interventi comunali molti nuclei familiari vengono sfrattati e sono comunque
morosi con i proprietari, (per dei contratti di affitto che il comune si
era politicamente impegnato ad onorare con l'erogazione del contributo), la
protesta per rivendicare il rispetto delle regole, il mantenimento di uno
stato sociale, e cioè quel patto di solidarietà - tra le diverse componenti
sociali - che è condizione costitutiva e fondante della democrazia di una
comunità.
Per due mesi protestiamo in una tenda nella Piazza del municipio di questa
città ma non riceviamo risposte, nel frattempo la crisi si acuisce: famiglie
non vengono più accettate dagli alberghi e addirittura molte già ospitate
vengono sfrattate dagli stessi perché il comune è inadempiente.
Decidiamo di protestare il 5 giugno in cattedrale - luogo simbolo della
solidarietà - per denunciare alla comunità intera il degrado in cui vivono
molti gruppi sociali della nostra città e lo spreco di denaro pubblico che
l'uso dell'albergo ha prodotto nel 2001 con 6 miliardi di vecchie lire di
debiti fuori bilancio.
Veniamo rassicurati dalla Curia e dall'assessore comunale agli interventi
abitativi Miceli che ci attribuiranno rispettivamente 11 immobili, 5
confiscati alla mafia e l'impegno del comune ad affittare 6 appartamenti per
altrettanti nuclei familiari.
Per essere ricevuti in Prefettura e siglare questo accordo siamo costretti a
lasciare la cattedrale perché per le istituzioni la nostra protesta è
illegale, ma in Prefettura dopo essere usciti dalla cattedrale queste
promesse vengono stravolte.
Le comunichiamo il nostro sdegno per il comportamento delle autorità morali
e delle istituzione di questa città che non hanno rispettato promesse e
accordi consequenziali a quelle promesse.
Lei è in visita nella nostra città come impegno contro la Mafia e Le siamo
grati per questo, ma ci permettiamo - noi che di mafia ce ne intendiamo -
di porre alla sua attenzione come la mafia si combatte soprattutto
combattendo tutte le emergenze sociali della nostra città.
Le chiediamo di incontrarLa giorno 21 per comunicarLe di persona i nostri
disagi, il nostro quotidiano e per riflettere sul nostro futuro e sul futuro
dei nostri figli di cui, compreso Lei, tutti siamo responsabili.
L'emergenza abitativa palermitana richiede date le dimensioni del fenomeno
un'assunzione di responsabilità da parte degli organi centrali dello stato.
Le chiediamo quindi di attivarsi per promuovere tutti i provvedimenti
statali necessari per la soluzione pianificata e strutturale del problema
purchè non prevedano la costruzione di quartieri ghetto - humus per la
cultura mafiosa - ma che individuino ad esempio nell'utilizzo dell'immenso
patrimonio mafioso confiscato nella nostra città, e prevedano anche la
ricostruzione del nostro così degradato centro storico a favore dei ceti
popolari in modo da rispettare l'ecosistema urbano.

Il Comitato di lotta per la cASa



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C O M U N I C A T O S T A M P A

LE FAMIGLIE DEI SENZA TETTO RIPRENDONO LA PROTESTA IN CATTEDRALE E CHIEDONO
UN INCONTRO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA CARLO AZEGLIO CIAMPI CHE
SARA' A PALERMO IL 21 GIUGNO.


"Siamo usciti dalla cattedrale - dichiara Angela Ferrara del comitato di
lotta per la casa - perché la Curia, l'Assessore Miceli ci avevano garantito
l'assegnazione rispettivamente di 11 immobili di proprietà della Chiesa, di
5 immobili confiscati alla Mafia e di 6 immobili che il comune si impegna ad
affittare immediatamente a favore delle restanti 6 famiglie".

"Invece, - continua Antonino Pellicane del comitato di lotta della casa -
arrivati in Prefettura, ci è crollata addosso la casa che non abbiamo;
abbiamo appreso - aggiunge - che tutte le promesse sino a quel momento
ricevute erano stravolte nei numeri e nei contenuti: soltanto per 4 nuclei
era possibile la sistemazione negli immobili della curia, mentre gli
immobili confiscati alla mafia possono essere affidati solo a nuclei
familiari che vivono oltre l'emergenza abitativa una grave situazione di
disagio socio-economico, e per gli altri viene indicata la sistemazione in
albergo."

"Ma - continua Angela Ferrara - lo stesso giorno i patti non vengono
rispettati: solo tre famiglie vengono alloggiate in albergo, gli immobili
della curia saranno disponibile non prima di 60 giorni, la procedura
relativa all'affitto immediato di immobili da assegnare ai nuclei familiari
non sembra possibile nei tempi brevi promessi."

"Le istituzioni avevano posto come condizione per l'accordo - aggiungono -
la nostra uscita dalla cattedrale perchè definivano illegale la protesta,
ma ci chiediamo è possibile avere fiducia nei confronti di autorità morali e
di istituzioni che non rispettano le promesse e gli accordi consequenziali a
quelle promesse?."

"Abbiamo quindi deciso - continuano - di ritornare in cattedrale per
continuare la nostra protesta e denunciare a tutta la società civile il
comportamento assunto dalle autorità morali e dalle istituzioni della nostra
città in questi giorni."

"Adesso speriamo - concludono tutte le famiglie della cattedrale - che il
Presidente della Repubblica accetti la nostra richiesta - dato che sarà a
Palermo il 21 giugno - di un incontro, perché siamo consapevoli che solo
un'intervento statale può attivare tutti gli interventi che gli enti di
questa città colpevolmente, sino ad oggi, non hanno voluto mettere in
atto."



MANIFESTAZIONE DEI MOVIMENTI DI LOTTA DI PALERMO
IN OCCASIONE DELLA VISITA DEL PRESIDENTE CIAMPI A PALERMO
VENERDI' 21 GIUGNO


<ASSEMBLEA CITTADINA MERC.19GIUGNO h17.00
DAVANTI LA CATTEDRALE OCCUPATA



COMITATO DI LOTTA PER LA CASA
c/0 csoa Exkarcere
via mongitore 77
http://www.ecn.org/excarcere
excarcere@ecn.org

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