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Villa Literno, Rifiuti: ricominciano le proteste dei cittadini
by a Wednesday, Jun. 23, 2004 at 1:48 PM mail:

rifiuti proteste a villa literno


Villa Literno, 23/06/2004 - “Le istituzioni non hanno mantenuto le promesse. Siamo stufi di aspettare!”.
Questo lo sfogo del Comitato di cittadini “Risveglio”, impegnato a Villa Literno nella lotta contro lo smaltimento di rifiuti nel territorio. La rottura è stata sancita ieri sera con un drastico comunicato in cui il gruppo di cittadini- riuniti da mesi in difesa dell’ambiente e del territorio- ha sparato a zero contro le istituzioni, ree di aver disatteso gli accordi siglati il 2 Aprile.
“Questa gente se ne infischia del rispetto delle regole. Avevamo accettato con estrema civiltà un accordo che comunque non avevamo condiviso, aspettando con pazienza notizie positive, ed invece dobbiamo constatare che ancora una volta i cittadini di Villa Literno sono stati presi in giro”.
Il riferimento è all’incontro del 2 aprile scorso, alla fine del quale si decise che entro il 20 giugno sarebbe stato chiuso il sito di stoccaggio delle ecoballe, in località “Lo Spesso” a Villa Literno.
A quell’incontro, in rappresentanza della cittadinanza, erano presenti il sindaco Enrico Fabozzi, il consigliere provinciale Francesco Mercurio ed il parroco don Peppino Cartesio, opposti al Prefetto di Caserta Paolino Maddaloni ed al Commissario di Governo Corrado Catenacci.
Nonostante la parziale sconfitta (i manifestanti chiedevano il blocco immediato degli sversamenti), si sperava quantomeno che la data del 20 giugno sarebbe stata rispettata, invece…
“invece ci troviamo qui a commentare l’ennesimo schiaffo ad una popolazione ormai allo stremo”.
Prima la sospensiva del Tar (che di fatto manterrà in attività il sito di “Lo Spesso”), poi il sospetto che tutto questo bailamme nasconda altri pericoli per il territorio liternese: si fa sempre più insistente, infatti, la voce di un nuovo termovalorizzatore, che sorgerebbe a Santa Maria La Fossa.
Fra i soci del Comitato Civico per la Vita “Risveglio” regna ormai lo sconforto più profondo: “se chi si assume il compito di far rispettare le regole è il primo a non rispettarle, come può pretendere che gli altri le rispettino?”. Alle istituzioni il compito di dare una risposta.

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