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http://italy.indymedia.org/news/2004/06/578363.php Invia anche i commenti.

E NON FINISCE LA REPRESSIONE
by C.S.O.A Godzilla Monday, Jun. 28, 2004 at 6:57 PM mail:

Nella notte di ieri, a poche ore dall’inizio dei lavori che avrebbero dato inizio alla regolarizzazione della palazzina di Via del Mulini che ospita C.S.O.A. Godzilla e C.P. 1921, qualche mano scaltra ha pensato bene di tagliare i cavi della luce che portano l’elettricità all’interno dei centri. Un atto di sabotaggio sospetto per il clima di repressione in cui si inserisce.

E NON FINISCE LA REP...
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Se i toni della vicenda non si facessero sempre più tragici che comici, verrebbe da declamare "ATTENTATO"; parafrasando i continui allarmi alla sicurezza che si inventano i nostri giornalisti nazionali, tuttavia visto il clima fosco che si addensa sempre più su Livorno e sul diritto di esistenza dei centro sociali Godzilla e C.P. 1921, l'atto che è stato compiuto ieri notte (tra domenica e lunedì) lascia preoccupare e conferma, insieme ai telefoni sotto controllo, la presenza dell'occhio del ciclone sopra le nostre teste. Qualcuno nel bel mezzo della notte, armato evidentemente di scala e pinze isolanti nel bel mezzo di Via dei Mulini ha tagliato i cavi dell'elettricità presenti all'esterno della palazzina, lasciandola isolata.
Il fatto non è grave di per sé, tuttavia visto che l'atto non è legale (il responsabile SPIL, ente che gestisce l'edilizia pubblica del comune di Livorno, non era al corrente di nulla) e che si colloca a poche ore prima dell'inizio dei lavori che la SPIL ed i centri sociali hanno concordato all'indomani della seconda perquisizione compiuta dalle forze dell'ordine, la faccenda puzza di un ennesima provocazione sbirresca.
In una città dove fascisti e provocatori o non esistono o se ne stanno ben rintanati in casa (quando anni fa hanno provato a metter la testa fuori, gliela abbiamo prontamente ricacciata dentro), viene da pensare che i soliti "noti", una volta scoperto dopo la perquisizione dove si trovasse l'allaccio dell'ENEL, abbiano voluto ancora una volta alzare la tensione, provocare, creare disordine.

La risposta agli autori dell'atto ed ai suoi mandanti romani (e governativi) è chiara: NON CI FERMERETE.
La lotta non si arresta. Continueremo nella legittimità delle nostre battaglie, contro il fascismo, contro il neoliberismo, per la rivoluzione sociale.


STAY TUNED

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