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Contro la repressione delle lotte sociali chi tace è complice!
by antifascist* Thursday, Jul. 08, 2004 at 12:17 PM mail:

SABATO 10 LUGLIO ORE 15.00 PRESIDIO PIAZZALE CADORNA

Contro la repressione delle lotte sociali chi tace è complice!

Il 17 gennaio 2004 viene organizzata a Genova una manifestazione antifascista in seguito ai ripetuti attacchi subiti dal C.S. Pinelli.

Per partecipare al corteo, da Milano viene organizzato un treno che raccoglie circa 150-200 antifascisti. Sulle carrozze riservate ai manifestanti però, sono seduti anche alcuni ragazzotti con indosso celtiche e altri simboli neonazisti. Inevitabilmente nasce una lite, che si conclude rapidamente con l'allontanamento dei fascisti dal treno. Un episodio del tutto marginale, che viene dimenticato non appena ha inizio la manifestazione.

A Genova ci sono delegazioni provenienti da varie città. La presenza di idee e soggetti intolleranti e xenofobi si fa sempre più sentire nei quartieri e nelle città. Spalleggiati dai partiti al governo perché portatori di un pensiero comune, i fascisti godono di appoggi e impunità (basti vedere il trattamento riservato ai militanti baresi di Forza Nuova arrestati poco tempo fa..).

Nel giro di pochi anni, più o meno in coincidenza con l'avvento del governo di centro-destra, si sono succedute aggressioni ai danni di immigrati, omosessuali, abbiamo assistito all'uccisione di Dax, militante antifascista, alle campagne anti-islamiche, agli attacchi ai centri sociali, al recente assassinio di un giovane in Alto Adige ad opera di quattro nazisti.

Tuttavia, viene certamente considerato più pericoloso che denuncia e combatte il razzismo e le discriminazioni, di chi le pratica.

Infatti a tutt'oggi, da oltre tre mesi, quattro persone si trovano private della loro libertà per quella lite sul treno che andava a Genova. Chi in carcere, chi agli arresti domiciliari, tra continui trasferimenti ed episodi di sopruso da parte dei secondini, i quattro antifascisti si preparano ad affrontare i mesi estivi prima di intravedere la libertà.



Ci si domanda se ad essere sotto inchiesta sia quel banale accaduto, o più in generale la pratica antifascista. Ci si domanda se i continui attacchi revisionisti ai valori dell'Antifascismo e della Resistenza, non stiano spianando alla ricomparsa di soggetti intolleranti e xenofobi,coperti e sostenuti dalle istituzioni e dai loro mezzi di comunicazione.

Quel che è certo invece, è che gli spazi per portare avanti delle lotte sociali si stanno sempre più riducendo, e che i primi a pagarne le conseguenze sono quelli che nelle lotte stanno in prima fila.



Il silenzio assordante dei media su questa vicenda non fa altro che aumentare la rabbia e la voglia di lottare contro questa e tutte le ingiustizie che quotidianamente combattiamo nelle strada della nostra città.

Nella solidarietà con i compagni/e incarcerati/e e con tutti i detenuti vogliamo combattere qualsiasi forma di detenzione, repressione e aumento del controllo sociale, strumenti di cui si dota lo stato per reprimere le diverse forme dell'opposizione sociale.



Nessuna gabbia riuscirà mai a rinchiudere la nostra rabbia!

Nessun silenzio fermerà le nostre lotte!



Liber* tutt*! Liber* subit*!

Antifascist* milanesi

SABATO 10 LUGLIO ORE 15.00

PRESIDIO PIAZZALE CADORNA

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