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[Bolivia]: perchè "nazionalizzare" gli irdocarburi
by econoticias(trad.garabombo) Thursday, Jul. 08, 2004 at 11:08 PM mail:

da http://econoticiasbolivia.com/

6 buone ragioni per nazionalizzare le risorse di gas boliviano

La Bolivia deve nazionalizzare l'industria petrolifera per smettere di arricchire le multinazionali, per recuperare le risorse che hanno un valore di 120mila milioni di dollari, industrializzarle nel territorio boliviano, rifondare l'impresa petrolifera statale YPFB, generare fonti di lavoro, investire nel campo di educazione, salute, vie autostradali e servizi di base, recuperando la nostra sovranità e la nostra dignità nazionale, come dice il Coordinamento per la Difesa del Gas.

Cochabamba - 5 luglio 2004 -
Davanti al riufiuto del governo nazionale di inserire nei 5 quesiti referendari del 18 luglio la domanda "lei vuole nazionalizzare gli idrocarburi: si o no?", la Coordinadora de Defensa del Gas sta portando avanti una campagna di raccolta di firme tra tutte le persone che sono d'accordo nel portare avanti una politica di nazionalizzazione.
Secondo i suoi organizzatori questa campagna di raccolta di firme costituirà una sorta di referendum popolare e alternativo al referendum organizzato dal Potere Esecutivo, se riuscirà ad intercettare il sentimento e la volontà di buona parte della popolazione boliviana che potrebbe in questo modo fare pressione sul governo affinchè consideri come reale la possibilità di nazionalizzare gli idrocarburi; furono le leggi 1689, 1731 e DS 24806 a "snazionalizzare" gli idrocarburi durante il governo di Sanchez de Lozada. Per "nazionalizzazione" va inteso l'atto politico di recupero da parte dello Stato boliviano di tutte le risorse esistenze di gas e petrolio, e di annullamento degli 84 contratti di rischio condiviso firmati con le imprese multinazionali petrolifere.

Il Coordinamento per la Difesa del Gas ha deciso di dare delle risposte alla domanda "Perchè nazionalizzare?": per una serie di motivazioni giuridiche, economiche e politiche. Vediamole.

a) Giuridiche: Le imprese petrolifere multinazionali hanno firmato dei contratti con lo Stato boliviano che violano la Costituzione politica dello Stato nel suo articolo 137. Non solo, ma una volta firmati i contratti non sono stati rispettati una serie di vincoli che la legislazione in materia di idrocarcburi obbliga a rispettare (l'articolo 30 della legge 1689 per esempio). Diverse altre infrazioni hanno compiuto le multinazionali come contrabbando di idrocarburi verso Cile e Brasile, ed evasione dalle tasse dello Stato per un ammontare di 600 milioni di bolivar, come senuncia lo stesso Servizio per le Imposte Nazionali. E' per questo che è necessario ristabilire e applicare la legge in tutta la sua estensione, in modo che la sicurezza giuridica resti un diritto di tutte e tutti.

b) Economiche: Le multinazionali mantengono una percentuale del 82% sui guadagni totali mentre allo Stato boliviano resta un misero 18%. Ciò è ingiusto e lo Stato deve tornare ad avere un controllo assoluto sille risorse nazionali (gas, petrolio, minerarie e altre) in modo che che il surplus ricavato dalla commercializzazione degli idrocarburi venga destinato alla creazione di un modello di sviluppo basato sull'uguaglianza e sulla giustizia sociale.

c) Politiche: D'accordo con le previsioni del Coordinamento, il modello neoliberista che ha protetto gli interessi dei privati e delle multinazionali è entrato in crisi e l'illusione che con questo modello si risolveranno i grandi problemi del paese non può essere più alimentata.
La Guerra dell'acqua dell'aprile del 2000, la Guerra contro "il trariffario" del febbraio del 2003 e la Guerra del gas dell'ottobre del 2003 sono i chiari sintomi dell'individuazione da parte dei movimenti sociali protagonisti di questi avvenimenti di un colpevole della vendita del paese agli interessi degli stranieri: il modello neoliberista.

Per questo risulta necessaria la costruzione di un nuovo progetto politico che si basi sui principi di organizzazione collettiva e partecipativa che salvaguardi una identità multipla: di classe, indigena, urbana e rurale. Questo sarà reso possibile dalla prossima Assemblea Costituente che dovrà "nazionalizzare lo Stato boliviano", oggi sotto il dominio del capitale multinazionale.

Proseguendo con la proposte della Coordinadora, sul "come nazionalizzare?", con l'unione, l'organizzazione, la mobilitazione, una proposta o un programma di nazionalizzazione condiviso con una direzione politica che rappresenti le organizzazioni e i movimenti sociali del paese. Vale a dire con un corpo sociale che abbia piedi, mani e testa, o altrimenti detto con la ricostituzione del corpo di Tupac Katari che sul punto di morte giurò di ritornare nel corpo di milioni di persone.

Quando nazionalizzare? Il processo di nazionalizzazione è già cominciato nell'ottobre del 2003 quando il popoli boliviano si è pronunciato contro la vendita di gas al Cile e per il recupero degli idrocarburi a favore del popolo. Questa volontà deve essere estesa e materializzata in tutti gli scenari e in tutti gli spazi politici che permettano una maggiore accumulazione di forze a favore della nazionalizzazione, fino a che questa opzioni si converta in una "religione popolare". E qeusti scenari spazi sono il referendum popolare (o raccolta di firme per la nazionalizzazione), le elezioni municipali, l'Assemblea Costituente e principalmente lo scenario di lotta di strada che può svilupparsi parallelamente o al margine dell'agenda politica già fissata. Sarà in definitiva proprio la lotta di classe ad accorciare o prolungare i tempi della nazionalizzazione.

E infine. perchè nazionalizzare? a) per smetterla di comprare gas e petrolio dalle multinazionali, b) per recuperare le risorse di gas e petrolio per un valore di 120mila milioni di dollari, c) per induatrializzare il gas e il petrolio sul territorio boliviano, d) per rifondare la YPFB (impresa petrolifera nazionale), e) per cerare posti di lavoro e per investire nell'educazione, nella salute, nelle infrastrutture e nei servizi di base, f) per recuperare la nostra sovranità e la nostra dignità nazionale.
Questa è la proposta della Coordinadora del Gas sulla Nazionalizzazione degli Idrocarburi.

Iván Castellón, gruppo d'appoggio ai Movimenti Sociali.













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