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(arsENIco)ACQUA, POLEMICA ARSENICO
by CORRIERE DI SIENA Monday, Jul. 12, 2004 at 10:41 AM mail:

ACQUA, POLEMICA ARSENICO “Pareri contrastanti tra Ato6 e Regione” Roberto Barocci risponde al presidente Rossano Teglielli

CORRIERE DI SIENA, venerdì 9 luglio 2004, pag. 25

ACQUA, POLEMICA ARSENICO
“Pareri contrastanti tra Ato6 e Regione”
Roberto Barocci risponde al presidente Rossano Teglielli


SIENA – “L’acqua erogata dagli impianti di potabilizzazione dell’Acquedotto del Fiora nelle Province di Siena e di Grosseto rispetta rigorosamente tutti i paramenti e quindi non presenta alcun rischio per la salute”: la dichiarazione di qualche giorno fa arrivava da Rossano Teglielli, presidente dell’Acquedotto del Fiora Spa, gestore del servizio idrico integrato dell’Ato 6 Ombrone, che risponde alle affermazioni contenute in un articolo del quotidiano britannico Daily Telegraph che paventava il rischio per i tanti sudditi della Regina Elisabetta che amano trascorrere le vacanze in Provincia di Siena, di bere dell’acqua contenente una quantità di arsenico di ben cinque volte superiore al limite
consentito. Un grido di allarme arrivato anche in Valdelsa, vasta zona compresa all’interno dell’Ato 6. “I cittadini – puntualizzava Teglielli – possono stare assolutamente tranquilli. La presenza di arsenico nell’acqua infatti è sotto il limite di 10 microgrammi per litro, come
previsto dalla normativa vigente”.
A queste dichiarazioni ribatte ora Roberto Barocci, responsabile per le politiche ambientali nella Segreteria della Federazione Provinciale del Partito di Rifondazione Comunista.
“Il presidente dell’Acquedotto del Fiora Spa, Rossano Teglielli – fa sapere – ha ritenuto di dover tranquillizzare i cittadini e i turisti inglesi in merito alla qualità delle acque
potabili erogate, ma a noi rimangono alcuni dubbi che vorremmo esprimere e vorremmo che qualcuno rispondesse”. Vediamoli, quindi, i dubbi di Roberto Barocci: “In primo
luogo il gestore del servizio sa bene che la legge impone alla Regione Toscana di informare i cittadini sulle deroghe ottenute dal Ministero della Sanità, affinché i cittadini
posano tutelarsi, ma questa informazione non è stata fornita dalla Regione. Inoltre se, come afferma il presidente dell’Acquedotto del Fiora, non si superano i limiti di legge, mi
chiedo quale esigenza ha spinto il soggetto gestore a chiedere un incremento del limite del 500%? Se tutto è riconducibile alla norma o ad un possibile lieve superamento del
limite di legge, tale richiesta appare francamente esagerata. Infine mi chiedo perché la Regione Toscana nel suo decreto, afferma che il gestore degli acquedotti ha presentato uno
studio idrogeologico da cui risulterebbe che i valori di arsenico superiori ai limiti di legge, sarebbero in armonia con la circolazione idrica sotterranea, mentre il presidente
dell’Acquedotto del Fiora ha scritto che uno studio idrogeologico non esiste”. In questa vicenda, che riguarda appunto la salute dei cittadini, Roberto Barocci non ci vede chiaro
e prosegue: “Se la deroga che consente il superamento dei limiti di legge è resa necessaria da fenomeni di inquinamento ambientale rimovibili con opere di bonifica, la legge che
consente di ottenere la deroga impone anche la presentazione di progetti per eliminare le eccezionali condizioni di inquinamento. La Regione non mi risulta abbia presentato un
progetto in tal senso”.

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