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COLTELLI D’ITALIA
by Antifascist@ Bergamasch@ Sunday, Aug. 01, 2004 at 6:22 PM mail:

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“Estate vivi la tua città”.
E’ la frase che capeggia su migliaia di locandine affisse nella nostra Bergamo. Una frase di buon auspicio per chi, magari con pochi euro a disposizione in tasca, è “costretto” a passare l’estate a Bergamo vedendo i più darsi il cambio per le svariate località turistiche. E va bene, non si può avere tutto.
Ma può anche succedere che dopo qualche birra alla festa dell’unità e una passeggiata finale in Piazza Vecchia capiti l’impossibile. Per esempio incontrare una “squadraccia fascista” di una quindicina di giovanotti in assetto da guerriglia urbana alla ricerca di qualche “neoglobal” da assassinare. I nipotini di Hitler infatti girano con tirapugni e coltello d’ordinanza pronto allo scatto e all’uso (molto più pratici dell’olio di ricino e l’obsoleto manganello).

C’è gente che stanotte, alle 2,30 circa, ha ricevuto coltellate al petto, all’addome, alle spalle per il semplice fatto di incontrarsi faccia a faccia con dei seguaci del nazifascismo odierno. Seguaci del nazifascismo già ben noti con altre provocazioni (come quella del 24 aprile scorso). Probabilmente gli stessi che nelle sere scorse hanno dipinto di svastiche e deliri i muri cittadini.
Ma si sa, prima o poi si cresce. E probabilmente costoro si sono sentiti abbastanza grandicelli tanto da emulare gli spadaccini del reich del resto d’Italia facendo il grande passo. Perché per tirare fuori dei coltelli per poi spingerli nella carne altrui, è certo, non deve essere cosa banale.
Evidentemente dopo le scritte e le provocazioni (a volte addirittura protetti dai solerti tutori dell’ordine) non poteva non esserci un passaggio alle vie di fatto.
A farne le spese, stanotte, sono stati 3 compagni che hanno rischiato davvero grosso. E’ solo per un caso, infatti, che non stiamo parlando dell’ennesimo omicidio fascista.
“Estate vivi la tua città, ma attenzione ai coltelli d’Italia” dovrebbe esserci scritto su quei cartelli sparsi in giro per Bergamo.



Antifascist@ Bergamasch@

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