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[Piaggio] «Pace fatta» alla Fiom di Pisa
by il manifesto - Rebeldía::ComunicAzione Wednesday, Sep. 22, 2004 at 3:27 PM mail: rebeldia(at)inventati.org

«Pace fatta» alla Fiom di Pisa
Nel direttivo quattro espulsi dalla Cgil, intervento di Rinaldini

il manifesto - 22 settembre 2004

«Pace fatta» alla Fiom di Pisa
Nel direttivo quattro espulsi dalla Cgil, intervento di Rinaldini
AN. SCI.

Prima svolta alla Piaggio di Pontedera, dopo l'espulsione/sospensione, questa estate, di undici membri della Fiom dalla Cgil toscana. Quattro di loro, dopo aver presentato la propria lista, sono stati eletti nel direttivo della Fiom pisana, che ha anche designato, come segretario provinciale dei metalmeccanici Cgil, Domenico Contino, su proposta del segretario generale Fiom Gianni Rinaldini. La vicenda si è chiusa positivamente, con una prima composizione delle divisioni interne, grazie all'intervento diretto dello stesso Rinaldini. «In questo modo - ha commentato dopo l'elezione di ieri il segretario generale Fiom - si è conclusa positivamente la questione inerente la procedura congressuale, a dimostrazione che non esiste alcun rapporto con le vicende relative alle sanzioni disciplinari decise in prima istanza dalla Commissione di garanzia regionale Toscana della Cgil che attualmente sono oggetto di ricorsi che saranno valutati dagli organi preposti». Gli espulsi, che avevano contestato la regolarità delle elezioni delle Rsu Piaggio, hanno fatto ricorso, e la Commissione di garanzia dovrà decidere se reintegrarli o meno in Cgil. Per quanto gli undici militanti in questione fossero stati molto critici rispetto alla Fiom e alla Cgil locali - in alcuni casi, a detta di chi li ha espulsi, in modo pesante e contrario agli statuti del sindacato - la scelta di espellerli è sembrata in contrasto con gli ideali e le pratiche di democrazia cui si ispira solitamente il sindacato di Corso d'Italia. L'intervento della segreteria generale Fiom, sembra dunque indirizzato a fare da «contrappeso» rispetto alla decisione più «aspra» presa dalla confederazione.

Nello stesso tempo, però, il documento conclusivo del direttivo provinciale della Fiom, condanna senza mezzi termini i comportamenti «estremi» dei militanti, seppure inviti al dibattito interno e alla massima tolleranza reciproca tra i diversi gruppi e correnti del sindacato. «Il comitato direttivo - si legge nel testo approvato, con 4 voti contrari - conferma la scelta del 23 febbraio 2004, di dare mandato al segretario generale della Fiom provinciale di sottoporre alla valutazione degli organi preposti gli atti compiuti da un gruppo di delegati ed iscritti della Piaggio». Quella decisione, continua il direttivo, «non era motivata allora e non lo è ora, da ragioni politiche, ma dalla convinzione che i gravi e ripetuti episodi dei quali questi delegati ed iscritti sono stati promotori o partecipi, derivano da un comportamento di gruppo autoreferenziale che ha rifiutato ogni occasione di confronto con gli altri delegati Piaggio e dentro l'organizzazione, utili a dare unica voce alle posizioni della Fiom verso i lavoratori, le altre organizzazioni sindacali e le controparti». «Il comitato direttivo - è la conclusione - consapevole che questa situazione è di carattere eccezionale, chiede a tutti gli iscritti assieme al libero confronto delle posizioni il rispetto delle regole di vita democratica dell'organizzazione».


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