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http://italy.indymedia.org/news/2004/10/660456.php Invia anche i commenti.

An chiese la chiusura del sito ...
by Salernitano Saturday, Oct. 09, 2004 at 10:16 PM mail:

"... An chiese la chiusura del sito ed oggi constatiamo con soddisfazione che giustizia e' stata fatta, il governo americano ha chiuso il sito ..." "''In attesa di capire come sono andate le cose, e' chiaro che l'oscuramento di Indymedia era scontato, visto che a carico di questo sito Internet erano in corso inchieste da Brescia, Bologna, Bari, Napoli, Salerno -dice Francesco Giro, ... "

Risulta evidente dalle dichiarazioni di FI e AN che "loro in realtà non c'entrano": la cosa - secondo loro - é partita direttamente dagli USA e quindi ci verranno a dire che eventuali interrogazioni dovranno essere rivolte al Governo USA?
Suvvia, non diciamo cazzate ! Lanciano il sasso e nascondono la mano non considerando che chi ha eseguito il sequestro si é comportato come un elefante nella famosa cristalleria, bloccando 21 siti Indymedia in tutto il mondo e facendo di riflesso pubblicità non richiesta alla vicenda!
Altro che operazione chirurgica, si sono dati la zappa sui piedi!

A parte tutto direi che forse avevano estrema urgenza di privare gli avvocati del materiale su Genova: X questo hanno agito tramite terzi bypassando la magistratura italiana (gravissimo il problema del mancato backup!) e rendendo quanto mai difficile il recupero del materiale (da chi, dagli USA? Figuramoci!).
Hanno in realtà agito astutamente, saltando a pié pari ogni ostacolo a livello locale in Italia e quindi bisognerà aspettare qualche tempo per vedere se a proprio a livello internazionale qualcosa si muoverà.

Saluti e solidarietà

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ZCZC ADN0773 5 POL 0 RTX POL NAZ INTERNET: GIRO, OSCURAMENTO INDYMEDIA SCONTATO = DA SINISTRA LACRIME DI COCCODRILLO Roma, 8 ott. (Adnkronos) - ''In attesa di capire come sono andate le cose, e' chiaro che l'oscuramento di Indymedia era scontato, visto che a carico di questo sito Internet erano in corso inchieste da Brescia, Bologna, Bari, Napoli, Salerno -dice Francesco Giro, responsabile Forza Italia per i rapporti con il mondo cattolico-. La sinistra invece di versare lacrime di coccodrillo, avrebbe forse fatto meglio a sollecitare Indymedia a moderare i toni talvolta gravemente diffamatori verso l'Italia e le sue istituzioni. (Pol-Gmg/Opr/Adnkronos) 09-OTT-04 19:12 NNNN

ZCZC AGI2404 3 POL 0 R01 / INDYMEDIA: GIRO (FI), DA SINISTRA LACRIME DI COCCODRILLO = (AGI) - Roma, 9 ott - "In attesa di capire come siano andate le cose, e' chiaro che l'oscuramento di Indymedia era scontato, visto che a carico di questo sito internet erano in corso inchieste da Brescia, Bologna, Bari, Napoli, Salerno. La sinistra invece di versare lacrime di coccodrillo, avrebbe forse fatto meglio a sollecitare Indymedia a moderare i toni talvolta gravemente diffamatori verso l'Italia e le sue istituzioni". Lo afferma Francesco Giro, responsabile di Forza Italia per i rapporti con il mondo cattolico.(AGI) Red/Mal 091913 OTT 04 NNNN
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ZCZC AGI2401 3 POL 0 R01 / INDYMEDIA: ZACCHERA (AN), GIUSTIZIA E' STATA FATTA = (AGI) - Roma, 9 ott - Marco Zacchera, responsabile esteri di An e Vice Presidente dell'Assemblea dell'Unione dell'Europa Occidentale in merito alla chiusura del sito Indymedia, sottolinea come "possa oggi constatarsi una perfetta sinergia fra i governi, alla luce di quanto riportato dal sito dopo il vile attentato di Nassiriya. Le ingiuriose frasi riportate senza rispetto alcuno dei nostri militari in Iraq ed in particolar modo contro i Carabinieri, accusati di essere torturatori e perfino stupratori, hanno fatto si' che la Magistratura intervenisse aprendo un fascicolo. An chiese la chiusura del sito ed oggi constatiamo con soddisfazione che giustizia e' stata fatta, il governo americano ha chiuso il sito. Questo rende merito all'impegno del governo italiano, ma maggiormente riconosce il sacrificio dei nostri eroi caduti e toglie ogni dubbio e fuga ogni sospetto sui nostri militari in Iraq che, a costo della propria vita, hanno portato la pace e stanno attivamente operando affinche' anche gli iracheni possano dirsi 'popolo libero in democrazia'".

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