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Occupato l'ufficio brevetti
by un unicalino Thursday, Oct. 28, 2004 at 9:57 AM mail:

Occupato l'ufficio brevetti......

Battiamo due righe veloci dalle stanze del rettorato, dove ha sede il Liaison Office, che significa di fatto UFFICIO BREVETTI dell'università della Calabria.
Gli studenti hanno deciso, nel giorno di contestazione della riforma Moratti e della manifestazione per una università libera e pubblica, di occupare simbolicamente questo ufficio, srotolando uno striscione "Brevetti bloccati, saperi liberati" e sospendendo per qualche minuto
l'azione espropriante di questo ufficio, che piazza un marchio privato sulla conoscenza, sulla ricerca, sui saperi universitari che sono e devono restare pubblici.
Non stiamo più guardare ai bordi del ponte Bucci: per bloccare la riforma Moratti si può partire da qui.

Spazio sociale autogestito Filo Rosso Polifunzionale - Libera Università della Calabria
Da una macchina occupata del Liaison Office
Unical, 27.10.04
segue volantino

STOP THE TRAIN! NOI CONTINUIAMO A PIEDI
Veniamo dalla periferia di questa università, abbiamo camminato tanto. Il Polifunzionale, sede oggi delle Facoltà di Scienze Politiche e Farmacia, per noi centro storico dell'ateneo, è il luogo dal quale abbiamo deciso di partire
per unirci al coro di voci che si è levato dagli atenei italiani, dai precari della formazione (studenti, laureati, dottorandi, ricercatori).
Il Ddl Moratti che "esaurisce" la figura del ricercatore pubblico è solo un aspetto dell'espropriazione generale dell'università.
L'università nasce come spazio autonomo di formazione dell'intelletto e dell'individuo sociale, come culla dell'ozio creativo, spinta all'accrescimento della conoscenza umana della natura, dell'universo, della filosofia, della scienza.
Il modello anglosassone imposto dalla "riforma", attuata prima dai governi di centrosinistra e poi da quelli di centrodestra a partire dall'inizio degli anni Novanta,
ha violentato il modello italiano legato all'autonomia dei saperi, introducendo un rapporto del tutto arbitrario e forzato fra conseguimento della laurea e accesso al mondo del lavoro.
Soprattutto ha introdotto tempi e modi di studio uguali per tutti, il che non è sinonimo di democrazia ma di omologazione totale.
Questa deriva va bloccata immediatamente, va bloccata l'università, va presa, va amata, va rifondata.
E' il momento di tirare il freno a mano, di fermare il treno impazzito, per il bene di tutti. Gli studenti possono contare se agiscono uniti, determinati, organizzati, possono decidere se non il futuro quanto meno il loro presente.
A partire da qui ed ora intasiamo il sistema, ribelliamoci al codice, facciamo rete, blocchiamo i centri della didattica e della ricerca, i laboratori, i brevetti sulla conoscenza che è e deve restare pubblica.
I progressi scientifici sono patrimonio dell'umanità,
e le università hanno il compito di difendere il sapere dalle leggi del mercato, non uniformarsi ad esso.
Non abbiamo la soluzione, non sappiamo dove andiamo e in quanti, sappiamo solo da dove siamo partiti e cerchiamo di capire insieme come arrivare, quali scarpe usare e dove camminare. Sappiamo che questa università non ci basta,
e ci sforziamo quotidianamente di sperimentare un altro modo di viverla.
Magari a piedi nudi, e con i pensieri in libertà, ma decisi a non lasciarci convincere che è tutto a posto.
Connettiti e cammina.

Spazio sociale autogestito Filo Rosso
Polifunzionale - Libera Università della Calabria
http://www.filorosso.it
Arcavacata, 27.10.04

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