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Polveri bianche, la Coop e i soldi sui bambini
by info Wednesday, Dec. 01, 2004 at 9:57 PM mail:

Spingere i pediatri a contraddire la realtà e il buonsenso costa, però crea un mercato chiuso dal quale ricavare un grosso surplus di guadagno. Ecco come una polvere finissima (no, non la cocaina), può produrre ricavi per milioni di euro...

Polveri bianche, la ...
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Una esperienza norvegese mostra come una corretta informazione sul valore dell'allattamento al seno, e sulla superiorità indiscussa del latte materno, porti le madri a scegliere quasi all'unanimità l'opzione naturale. Il denunciato cartello tra pediatri beneficati, aziende che vendono latte come fosse oro, e media riconoscenti, porta ai risultati esposti sopra. Chi volesse attribuire il fenomeno italiano a fenomeni sociali "naturali" e negare l'esistenza o l'influenza di questo meccanismo perverso, non ha che da osservare cosa è successo nell'ultima "puntata" del caso-latte. Puntata censurata, in effetti. È accaduto che la Coop, da tempo nel business del latte materno, abbia presentato un prodotto ad un prezzo inferiore da 1/3 ad 1/4 a quelli attualmente in commercio; 9 euro guadagnandoci pure, consentendo alle puerpere un risparmio annuo di 8/900 euro. Alla presentazione ufficiale del nuovo prodotto, in regola con tutti crismi richiesti, hanno dato risalto solo il Messaggero ed il Manifesto, tutti gli altri media hanno taciuto. Nonostante Coop possa insidiare solo il 5% del mercato del latte in polvere (il 95% si vende in farmacia, caso strano), è calata la mannaia e quasi nessun media ha riportato l'imbarazzante episodio. A parte i giornali segnalati, nessun altro media si è "accorto" di questa novità, nonostante Coop abbia un addetto stampa efficiente che li ha avvertiti. Episodio tanto più strano quanto più era stata data evidenza alla questione-prezzo da parte dei media che miravano, chiaramente, a mostrarsi accanto ai consumatori quando il bubbone è scoppiato. In questi giorni Coop esce con una pubblicità nel quale si fa paladina etica, e chiede se sia giusto che il latte costi come lo champagne, pubblicità diffusa anche sui giornali che non hanno dato la notizia. Chiaramente anche Coop cerca di approfittare dell'indubbio vantaggio d'immagine che viene a creare nei confronti degli altri produttori associati in questa specie di racket del latte in polvere. Ad un articolo nel quale il Manifesto annunciava la buona novella, è così seguito uno nel quale si denunciava il muro del silenzio; muro che come raccontiamo esiste da molto tempo e protegge gli affari degli sfruttatori dalla forza della banale verità: che è quella che afferma che questo prodotto serve realmente solo in un numero di casi limitatissimo, e che spendere soldi per l'allattamento artificiale è un doppio danno, per la salute fisica del bambino e per quella economica delle famiglie...

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