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Livorno: la famiglia di Carlos Riquelme chiede giustizia
by info Saturday, Dec. 04, 2004 at 2:35 PM mail:

Carlos Riquelme, cittadino cileno, muore suicida in una cella del carcere delle Sughere lo scorso 30 luglio. Ora la sua famiglia scrive all’avvocato Vittorio Trupiano, chiedendogli di interessarsi perché sia fatta luce sulla tragica fine di Carlos.

Signor Vittorio Trupiano, Avvocato. Stimato Signore, tramite internet ho conosciuto il suo impegno per la difesa del giovane Marcello Lonzi e in inoltre il suo interessa per la morte sospetta che colse mio fratello Carlos Riquelme nel carcere di Livorno.

Noi, la sua famiglia, non vogliamo né che la sua morte resti solo un numero tra le statistiche carcerarie, né che sia avvenuta in vano e i veri colpevoli restino impuniti.

Disgraziatamente la distanza geografica e la differenza di lingua ci impediscono di realizzare le pratiche legali necessarie a sollecitare un’inchiesta approfondita, per fare chiarezza e pulizia in nome del nostro caro Carlos Riquelme:



- non abbiamo saputo perché il giudice Mario Profeta lo fermò e lo incarcerò senza prove, solo in base a sospetti;
- perché non fu trasferito a Pisa visto che soffriva di depressione?
- perché non fu sottoposto a vigilanza medica e protetto per avere tentato il suicidio?
- quali furono i diritti che aveva e che vennero violati?
- non ha mai fatto la telefonata, a cui tutti i prigionieri hanno diritto.
- è stato sottoposto a tortura psicologica, perché la sua corrispondenza è stata trattenuta.
- qual è la responsabilità diretta del carcere, nella sua morte?
- è stato detto che non c’era il personale necessario per controllare i detenuti uno a uno, ma allora perché fuori dalla cella del suo compagno fu posta una guardia personale?
- perché il giudice Mario Profeta era tanto interessato a che mio fratello si incolpasse e perché ha trasformato l’ultimo interrogatorio in un vero tormento psicologico per lui? (24 giugno). È legale?
- voleva punirlo per poter giustificare il grande errore commesso organizzando questa tremenda indagine politica che si è risolta in un completo fallimento?
- come giustificherà il suo tremendo errore davanti a sé stesso? E davanti a Dio come si giustificherà per la morte di Carlos Riquelme?

Abbiamo atteso dolorosamente notizie sull’inchiesta, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Ci rivolgiamo rispettosamente a lei per chiederle se possa indirizzarci e aiutarci a risolvere l’inchiesta e tutti i dubbi che abbiamo maturato. Chiediamo verità e giustizia. Sperando in una pronta risposta la saluto cordialmente.


Erika Riquelme (dal Cile)

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