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http://italy.indymedia.org/news/2002/08/69168.php Invia anche i commenti.

Uruguay
by gaiettautop y tro Friday, Aug. 02, 2002 at 5:24 PM mail:

Quando la fame è legge, il saccheggio è legittimo.

Più di 13 supermercati sono stati saccheggiati nei quartieri ai margini della città, al grido "Abbiamo Fame".
La polizia ha represso brutalmente la gente utilizzando pallottole di gomma e decine di persone sono detenute.
Il ministro degli interni Stirlin richiama alla tranquillità, mentre, tanto per tranquillizzare i leaders politici, le strade sono gremite di forze di polizia.
Il ministro dell'Economia Atchugarry vuole indebitarci fino ai nostri trisnonni, firmando l'accordo con il FMI.

E intanto, grandi ladri dai guanti bianchi, come i Peirano continuano ad essere liberi di rubare.
Quello dei Peirano è un gruppo storico dell'oligarchia uruguayana, che costruisce il suo impero dal 1940.
José Peirano Facio, uno dei patriarchi della famiglia ha prosciugato le casse del Banco Mercantil e de El Popular.
Il gruppo si è sviluppato in Argentina, fondando il Banco Velox e la catena dei Supermercati Disco; in Cile, dove è proprietario della catena Santa Isabel, con succursali in Ecuador, Paraguay e Perù; in Brasile, dove ha intentato di installare una succursale del Velox, vietata però dal Banco Central de Brasil, che supportato da informazioni della DEA e del Senato degli Stati Uniti, gli negava l'operazione finanziaria, per sospetti legati al riciclaggio dei narcodollari; in Paraguay, dove centinaia di risparmiatori del banco Aleman sono stati truffati, -la moglie del Presidente Gonzales Machi ha trasferito più di 100 milioni di dollari alle Isole Caiman-.

In Uruguay il gruppo Peirano è alla guida di imprese finanziarie come il BM Fondos, Capital AFAPS, Latinux e la casa bancaria Indumex.
Si stima che più di 300 milioni di dollari siano stati deviati al Trade & Comerse Bank delle Isole Caiman, la banca offshore del Banco Montevideo.
La Trade & Comerse Bank era attiva all'interno dei locali del Banco di Montevideo, senza nessun controllo legale.
In febbraio e marzo il Banco Central ha sovvenzionato al Banco di Montevideo approssimativamente 90 milioni di dollari: il denaro è stato utilizzato per autofinanziare le imprese del gruppo Peirano.
L'organizzazione ha inoltre assorbito da tempo la Caja Obrera, banca in cui lo stato aveva investito 400 milioni di dollari, acquistandola per la modica cifra di 5 milioni e fagocitandosi l'attivo della banca, circa 100 milioni.
Per diversi mesi, tramite la casa bancaria Indumex sono stati trasferiti all'estero circa mezzo milione di dollari al giorno.

Di fronte a una denuncia del Banco Central,- che può non essere reputato il diretto responsabile, ma c'è da chiedersi perchè non abbia controllato i traffici finanziari-, viene citato in giudizio Dante Peirano.
Davanti ai giudici testimonieranno diversi responsabili del Banco Montevideo, come Javier Carlevaro e personaggi del governo, come l'allora presidente del Banco Central, C. R. Batlle.

http://uruguay.indymedia.org/








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