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Milano - Sulle cariche al corteo studentesco ed amenità varie
by Considerazioni in ordine sparso Saturday, Dec. 11, 2004 at 9:41 AM mail:

Considerazioni in ordine sparso.

Che la situazione non fosse delle migliori lo si era capito
da qualche giorno. Bastava aver assistito allo spropositato schieramento di forze per la Prima della Scala.
A buttare benzina sul fuoco ci aveva pensato anche l'assurdo divieto di passare per il centro della città. Un precedente piuttosto grave.
Questa mattina poi, i presagi più neri si sono puntualmente avverati.
In Piazza Cairoli, nonostante gli annunciati tre mini-cortei partiti dalle scuole, la gente era veramente poca.
In aggiunta a ciò uno schieramente spropositato di Forze dell'Ordine che neanche in Via Corelli o al corteo per Dax.
Che sarebbe finita male si è capito subito.
Quando il corteo si avviava lungo Foro Bonaparte i funzionari della Digos posizionavano reparti anche ai lati della manifestazione.
Qualsiasi via di fuga era preclusa con poliziotti e carabinieri in testa, ai lati ed in coda.
Qualcuno con esperienza da stadio diceva giustamente: "Sembra di stare in trasferta per andare a vedere il Milan!". La consuetudine di scortare i cortei dei tifosi ospiti con agenti su tutti i lati viene infatti dal mondo ultras.
I primi screzi in Foro Bonaparte.
La tensione aumentava via via lungo tutta Via Carducci. Dal Bar Magenta in poi.
Si accendevano continue zuffe tra studenti e celerini. I CC (i più detestati) venivano barsagliati da qualche bottiglia.
Poi, dopo un lungo batti e ribatti, la carica all'angolo con Via De Amicis con manganellate, calci, pugni, cinghiate e tutto il repertorio.
Dopo di che la tensione si abbassava fino all'azione in Piazza Fontana al libraccio.

Alcune considerazioni:
. Siamo al minimo. Quello di oggi è stato uno dei cortei studenteschi meno partecipati da molti anni a questa parte.
Forse anche perchè era un ibrido general-generico in cui la ricorrenza di Piazza Fontana era toccata solo di "striscio".
. Nelle scuole la mobilitazione è stata scarsa. Sono almeno tre anni che è in progressiva discesa (escluso il boom contro la guerra in Irak). Dalla quarantina di scuole in agitazione contemporaneamente dei tempi d'oro di RASC vs. CCS alla miseria attuale.
. Strano l'atteggiamento delle Forze dell'Ordine. Una blindatura del genere si è vista solo nel corteo per la Palestina di qualche mese fa (o allo stadio). E' evidente che se metti CC e PS in assetto ai lati del corteo vuoi provocare il pieno. Probabilmente era un segnale ad un'area politica del tipo: "In questi mesi avete cagato fuori dal vaso. State all'occhio che vi schiacciamo quando vogliamo!".
Difficile però dare una lettura lineare. A volte tutto dipende dalla semplice capacità/incapacità del dirigente di piazza.
. Assurdo fare a mazzate come si è fatto in questi mesi per il semplice gusto di strappare qualche trafiletto sul giornale in una fase di stanca. Gli scontri si fanno quando si ha la capacità di farli e quando servono ad allargare l'agibilità politica o mutare dei rapporti di forza: così è stato il 16 Agosto '89, il 10 Settembre '94, in Corelli nel 2000 e l'11 Novembre contro FN. Fare a mazzate come si fa ultimamente a Milano non sposta di una virgola la situazione ed anzi serve a restingere l'agibilità ed a prendere denunce inutili.
. Dicembre 2004. Ci troviamo sul groppone il divieto di passare per il centro storico con i cortei. Le azioni contro il caro-vita (tipo Esselunga) vengono ripagate con dosi massicce di denunce. Ci sono decine di processi. Chi tocca i fasci o si prende le ciapponate o va in galera.
Anche fare le scritte sui muri è diventato un problema.
Vogliamo iniziare a pensarci?



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