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Le multinazionali dell'acqua calano su Napoli per l'affare della privatizzazione
by Nino Stella Friday, Dec. 17, 2004 at 12:09 PM mail:

Le multinazionali dell'acqua sono pronte per la grande abbuffata di appalti e subappalti, gestione delle tariffe della privatizzazione dell'acqua. Con il consenso dell'amministrazione comunale cosiddetta di centro-sinista di Napoli

(Nino Stella) – La privatizzazione dell’acqua a Napoli ed in Campania potrebbe diventare un grande affare per le grandi corporation, le multinazionali dell’oro blu. Affari di miliardi di euro. Affari per gestire acquedotti, fognature, depurazione. Chi sono i “signori” dell’acqua che in nome del libero mercato e del massimo dei profitti, si apprestano a controllare il mercato napoletano e campano? La Générale Des Eaux(Veolia Water – Vivendi) e la Suez - Saur , gruppi multinazionali francesi che controllano il 40% del mercato mondiale con un giro d’affari di 60 miliardi di euro. Sono presenti in tutti i continenti dove esportano il modello pubblico-privato inventato nel Paese transalpino, definito anche gestione da parte di società miste. Queste corporation, in realtà, sono in Italia già da un bel po’. Per esempio, la Saur, il terzo gruppo mondiale dell’acqua, ha incominciato ad operare nel nostro Paese nel 1990 e oggi occupa un posto di rilievo nella gestione dell’acqua in Piemonte(Fossano, Savigliano, Saluzzo, Verbania, Cusio, Torino), Lombardia, Veneto, Toscana, Umbria, Lazio, Molise, Calabria. I cittadini spesso non sanno di pagare la bolletta alla multinazionale francese, perché la Saur non compare quasi mai con la denominazione originaria. Recentemente, una società italiana a capitale misto pubblico-privato, Crea SpA, la più antica nel settore dei servizi idrici, creata nel 1979, è passata sotto il controllo dei francesi e con essa il servizio idrico di una miriade di comuni delle province di Cuneo, Imperia, Perugina, Pesaro, Rieti, Torino, Trento, Treviso, Trieste, Udine, Varese, Vercelli. Come sottolinea un comunicato emesso a Parigi dalla Saur International : “L’obiettivo è diventare il maggiore attore dell’acqua in Italia”. Già oggi la Saur ha un milione di clienti italiani. L’acqua potabile, dunque, rientra nelle grandi strategie finanziarie di colossi dell’oro blu che intravedono grandi affari nel processo di liberalizzazione in atto. Non è però facile scoprire la presenza dei grandi gruppi stranieri che portano l’acqua nelle nostre case. Le corporation internazionali, che operano da sole o in alleanza, amano cambiare nome molto spesso o si nascondono dietro sigle fantasiose. La CGE(Compagnie Générale Des Eaux), per esempio è controllata da Veolia Water – Vivendi, grande società sorta da una costola della Vivendi Universal. Questa azienda la ritroviamo molto spesso alleata con l’Enel, un’alleanza che ha portato il gruppo francese a rilevare il settore idrico dell’ex monopolista dell’energia elettrica. La Veolia Water distribuisce l’acqua a oltre un milione e settecontomila italiani, mediante 10 società “miste”. La corporation francese è presente in oltre 100 Paesi, “disseta” 110 milioni di persone con un giro d’affari di 13,3 miliardi di euro. Si appresta a conquistare Napoli e la Campania con le società miste pubblico-private. I beni informati dicono che è stato stretto un accordo strategico con la società Eni-Acque. Prima, però, bisogna liquidare l’Arin e le altre aziende idriche municipalizzate e liberarsi di un po’ di manodopera in esubero…

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