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[genova-g8] processo ai 25 - sintesi xxxii udienza
by imc italy Tuesday, Dec. 21, 2004 at 2:51 PM mail:

32esima udienza del processo ai 25 , con 4 testi abbastanza inutili, ma che in realta' fanno uscire interessanti affermazioni che potranno essere molto utili per il proseguio del processo

SINTESI XXXII UDIENZA PROCESSO AI 25

Udienza incognita dato che non si e' riusciti a localizzare prima (se non per
quello che dicono nelle loro relazioni, che non sempre diciamo corrisponde
esattamente alla verita') i testi nei video e nelle foto.
Prima novita' per le difese: l'avvocato Bonamassa viene nominato per una difesa,
al posto dell'avvocato Ferrari.

Il primo teste e' di una veridicita' sconcertante, da bravo servitore dello
stato (ahahahahah!), anche se definire i pestaggi di punta vagno come "uno
sbandamento delle ffoo" o "comportamenti poco ortodossi" pare un eufemismo...
Nonostante il teste molto favorevole, l'avvocato ROssi anziche' picchiare duro
sui pestaggi che il teste conferma a punta vagno, sulla gdf che il teste indica
come principale responsabile dei pestaggi, insiste piu' e piu' volte sulla
presenza di facinorosi mischiati ai manifestanti pacifici. Anziche' glissare
Dario Rossi lo fa ripetere piu' volte al teste, che se fosse stato per noi
sarebbe stato fatto passare di fronte ai video di punta vagno piu' e piu' volte
senza indugiare su altri dettagli che sicuramente non favoriscono la difesa.
Ma ormai si sa che l'avvocato ha il pallino della ricostruzione storica di
questi poveri picchiati pacifici e non certo la difesa dei 25 imputati (che
tanto per dirne una non hanno un singolo capo di imputazione a punta vagno).
Giustamente di fronte a tanta solerzia della difesa (o meglio di questa difesa), il pm canciani coglie la
palla al balzo per ribadire la presenza mista di facinorosi e pacifici e quindi
suggerire al tribunale la giustificazione dell'intervento delle ffoo anche
cruento. Grazie Dario! [ovviamente grazie anche a chi lo nomina sostituto, a
buon intenditor poche parole]
Certo risultano interessanti le affermazioni del teste sulla presenza del
Questore in elicottero sopra corso italia (!!!!) e sul fatto che le disposizioni
che avevano sulla gestione di piazza erano molto precise: interventi compatti e
mirati, volti a allontanare i facinorosi e soprattutto misurando gli interventi
rispetto ai danni per le cose o all'incolumita' fisica delle persone ("le cose
alla fine avranno coperture assicurative"...). Non c'e' dubbio che questi dati
saranno molto interessanti di fronte ad altri testi che seguiranno nel processo.

Secondo teste e' Raffaele Mascia, dirigente di un contingente di 100 cc che
venerdi' vengono inviati sulla massicciata della ferrovia per proteggere i
reparti che stanno caricando le tute bianche da eventuali lanci e che poi
seguono in coda le cariche di ps del tardo pomeriggio fino a corso gastaldi,
venendo poi richiamati per serrare piazza martinez in una mossa a tenaglia.
Come detto dallo stesso mascia, i suoi sono reparti di riserva e quindi vengono
impiegati di rincalzo a vari contingenti: quasi ovunque arrivano non trovano
nessuno, o se trovano qualcuno come nel caso della massicciata non vedono nessun
lancio e anzi i manifestanti si allontanano immediatamente da loro senza
incidenti.
Momento eclatante per questa testimonianza e' sempre quello delle comunicazioni
radio in cui si sente Pasquale Zazzaro, riconosciuto dallo stesso Mascia, che
incita il dirigente a scendere su piazza martinez "facendo una cosa veloce... e
devi massacrare, raffae'". Il giudice a latere strabuzza gli occhi, canciani si
mangia il fascicolo, e noi sogghignamo di fronte a mascia che minimizza cercando
di salvare in corner il suo amico nella centrale operativa. Peccato per lui...
Dovremo risentirlo e chiedergli conto delle cose che ha detto dallla COT.

Terzo teste e' Francesco De Matteis. Difficilmente in grado di formulare una
frase in italiano senza errori di sintassi o ortografia, il poliziotto non cita
niente di rilevante anche perche' rimane sempre a distanza delle azioni.
Importantissimo pero' e' la sua attribuzione al dr gaggiano in concerto con un
"maggiore dei cc" (presumbilimente Garau) le decisioni rispetto agli interventi
da piazza verdi e l'affermazione secondo cui tutti i contingenti aspettavano le
tute bianche in piazza verdi: questo fa ovviamente intendere che fino a piazza
Verdi fosse autorizzato e come l'origine del delirio di tolemaide sia da
attribuire all'intervento di mondelli e bruno.
Anche questo sara' oro per le arringhe delal difesa.

Ultimo teste un digos di Milano, Chirico Stefano, che di solito in piazza a
Milano fa poche trattative, ma che si distingue per la bastardaggine nel
picchiare. In aula non dice molto, e ammette di non aver visto nessuno di milano
negli scontri di tolemaide o di corso italia il 21. E' presente all'episodio
Perugini, in cui il digos di Genova insieme ad altri colleghi aggredisce e
ferisce gravemente un minorenne di Ostia (processo nel quale il digos di Milnao
De Rosa ha gia' preso 20 mesi in abbreviato per lesioni), situazione che
riconosce nei filmati, dove pero' e' palesemente assente qualsiasi aggressoine
dei ragazzi che giustificasse o innescasse il pestaggio.

Scarramucce finali sulle acquisizioni as usual, ma conclusione con rinvio
dell'udienza all'11 gennaio.

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