MARTEDI 25 GENNAIO 2005 ORE 17.00 CHIESA DI S.FRANCESCO SAVERIO Piazza S.Francesco Saverio (nei pressi di C.so Tukory) - Albergherìa PALERMO

Dopo tre anni di lotte promosse dalle famiglie organizzate nel Comitato di Lotta per la Casa, si sono iniziati a vedere i primi risultati concreti.
Quasi ottanta famiglie appartenenti alla lista dell'emergenza abitativa (che comprende sfrattati, albergati e persone in gravissime condizioni personali) hanno ottenuto un alloggio in case confiscate alla mafia, case dello Iacp e case della Curia.
E' un primo risultato importante tanto più se si pensa che è stato ottenuto in piena autonomia, senza padrini di sorta - politici o elettorali - con un protagonismo vero delle famiglie del Comitato di Lotta per la Casa "12 luglio" e delle associazioni che le hanno sostenute.
LA LOTTA E' APPENA ALL'INIZIO
Si evidenziano difficoltà e ostacoli, alcuni dei quali dovuti all'incapacità o alla poca trasparenza e lealtà dei soggetti istituzionali.
La giunta Cammarata prosegue col non affrontare in forma programmatica e strutturale il problema-casa.
Mentre si sprecano ingenti risorse per iniziative di dubbio valore e gusto (solo per le iniziative di Natale & Capodanno sono stati spesi più di due miliardi di vecchie lire) si annuncia la svendita ai privati di un ingente patrimonio immobliare comunale, per contenere i danni del taglio liberista dei trasferimenti di risorse al Comune.
Nello stesso tempo si decide l'utilizzo delle risorse liberatesi dalla conclusione del Quinto Bando per il recupero di case del centro storico, per l'arredo urbano e per le piazze monumentali del centro storico: qui prosegue il progetto di utilizzo di grossi "contenitori" monumentali per edificare alberghi di lusso.
Entro Marzo dovrebbe essere emessa la graduatoria del bando delle case popolari: la giunta - decidendo di emettere un bando pubblico per l'assegnazione di case popolari - ha fatto una cosa giusta che salutiamo come un risultato, anch'esso, della nostra pressione. MA NON BASTA.
Non bisogna nascondere che questo bando non rappresenta la soluzione del problema, perché si realizza la minima disponibilità di case.

Occorre proseguire sulla strada iniziata. CHIEDIAMO e VOGLIAMO:
1) Un monitoraggio chiaro di tutto il patrimonio confiscato ai mafiosi. E' assurdo che dopo anni di incontri con Comune, Agenzia del Demanio e Prefettura non si riesca ad avere ancora un elenco definitivo e aggiornato dello stato di utilizzo di questo ingente patrimonio.

2) Vogliamo chiarezza sul destino dell'ingente patrimonio immobiliare confiscato a Pizzo Sella. Com'è finita quella faccenda? Aspettiamo ancora l'annunciato dibattito pubblico sul tema.

3) Vogliamo chiarezza sul destino dell'ingente patrimonio immobiliare pubblico, a partire dal patrimonio comunale.

Sulla base della preliminare conoscenza dei dati possiamo impostare unitariamente con tutte le forze e i soggetti singoli o collettivi che lo vogliano, una vertenza generale sul pieno utilizzo a fini sociali (abitativo, aggregativo, culturale, lavorativo) del patrimonio pubblico controogni tentativo speculativo, di privatizzazione e svendita del patrimonio pubblico.

Comitato di Lotta per la Casa "12 luglio"