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resoconto da Gaza
by csoa exkarcere Thursday, Aug. 15, 2002 at 1:28 PM mail: excarcere@ecn.org

Resoconto sul campo estivo organizzato dal Palestinian Progressive Youth Union



Quel che non ti aspetti; si potrebbe definire cosi l'esperienza che abbiamo vissuto nel bel mezzo della Striscia di Gaza.Un campo estivo vicino alla spiaggia, organizzato dal PPYU, e' qualcosa di veramente particolare:
sembra di essere fuori dal mondo, eppure siamo a Gaza!
Prima della partenza ben altre idee avevamo circa la permanenza in Palestina.E'chiaro che a Gaza la situazione e' diversa dalla West Bank, in quanto a Gaza e ancora efficiente una minina struttura istituzionale
dell'ANP e, quindi, non c'e l'occupazione continua con coprifuochi, blocchi stradali, rastrellamenti ma azioni mirate ad uccidere i militanti dell'Intifada(con attacchi da terra,aria e alle volte da mare), anche se a
Rafah e Khan Youhnes vige il coprifuoco e vi sono continue incursioni dell'esercito israeliano. Notando la differenza fra Gaza (grande carcere a cielo aperto e continuo cantiere in costruzione) e la West Bank (dove ora emerge in particolar modo solo la distruzione ) e'palese il criminale
intento israeliano di appropriarsi della Cisgiordania, espellendo il maggior numero possibile di persone, e di convogliarle per il momento nella Striscia
di Gaza e verso la Giordania. In questo contesto si inserisce il campo estivo organizzato da/per la gioventu'palestinese. Qui a ridosso del mare si
svolgono attivita' ludico espressive, dibattiti, seminari. La filosofia di fondo del progetto dei summer camp e di tutte le altre attivitaˇ del PPYU e' quella di vivere liberi e vitali nonostante l'occupazione. Non e'certo con
il pianto che si puo'coltivare la speranza della vittoria e vincere. E, come abbiamo notato, neppure coltivando ed alimentando sentimenti di odio e di violenza, infatti nessuna parola da noi ascoltata si e'mai riferita ad
essi. Le parole piu'frequenti sono state : rispetto, ascolto, liberta'ˇ, democrazia, speranza...
Il campo e'completamente autogestito ed anche noi abbiamo contribuito con una sottoscrizione e con il lavoro manuale a renderlo tale. Tutti i compagni/e lavorano insieme cercando di dare il meglio di loro stessi. A noi (occidentali prevenuti) ha meravigliato la presenza costante ed attiva delle giovani donne specialmente musulmane. Certo non erano molte, ma si sono proposte di diventarlo per il futuro.
Il Palestinian Progressive Youth Union tiene annualmente questi campi estivi gia' dal lontano 1985 e ad oggi ve ne sono stati ben 76 sia in West Bank sia a Gaza; questo e' il settimo a Gaza in questa estate. Questi campi sono
tenuti per i bambini, per adolescenti e per ragazzi fra i 18 e i 25 anni.Il PPYH e'la terza organizzazione della gioventu' palestinese dopo Al-Fatah ed Hamas ed ha non pochi problemi di ordine finanziario e politico dato che ha
un ispirazione di sinistra laico-progressista.
Per tutti questi motivi abbiamo determinato di sostenere il loro lavoro affiancandolo ed appoggiando i lori progetti. Siamo sicuri che questo modo di procedere e' una strada per continuare la lotta e per gettare e consolidare le basi per una futura societa' palestinese.
Infatti l'obiettivo che i compagni organizzatori si pongono e'quello di un percorso volto alla formazione non solo politica ma anche umana di nuovi militanti. E' interessante notare la poliedricita delle discussioni
e del bisogno dei giovani di dialogare ed immaginare una societa' altra realmente democratica ed egualitaria. Le difficolta' sono insite nella pratica reale di questi bisogni all'interno di una societa musulmana e
soprattutto, a liberazione avvenuta, nel rapporto con i movimenti islamici e le loro rivendicazioni sulla futura societa. Questo passaggio, fondamentale e fondante, rimane sospeso, stante anche l'attuale situazione che blocca
comunque un ampio dibattito in questo senso con tutte le organizzazioni della resistenza.
La positivita'di questa esperienza e' proprio quella
del confronto continuo fra giovani su vari temi, ma anche sullo stare insieme che anche noi portiamo come contraddizione (rapporti interpersonali
la societa che vogliamo). Il rapporto umano che si e creato fra noi e loro ha aiutato meglio ad approfondire e chiarire alcuni problemi. La cosa importante di questo campo e che non rappresenta un isola felice lontana dai problemi, ma soltanto un momento di pausa e di riflessione.
Per questo abbiamo invitato i compagni del PPYU a partecipare l'anno prossimo al campeggio del Sud Ribelle che riguardera la costruzione di un ponte fra tutti i sud del mondo e volgiamo l'invito ai compagni/e di
partecipare ai loro prossimi campi estivi e ad uno scambio continuo di visite reciproche ed ad un sostegno finanziario dei loro progetti.

Saluti dalla Palestina in lotta!

Elena e Mimmo CSA Asilo Politico Salerno
Vincenzo CSOA Exkarcere Palermo
Per la Rete Sud Ribelle

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