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I movimenti sociali in Sud Africa
by Aseed Thursday, Aug. 22, 2002 at 5:51 PM mail:

Da un Apartheid all'altro: la crescita dei movimenti sociali in Sud Africa

Dopo la fine dell'Apartheid, l'African National Congress ha iniziato ad implementare delle politiche economiche volte ad aiutare i poveri. Ma la politica di ricostruzione e di sviluppo secondo un approccio dal basso non è durata a lunga. Nel 1996 fu rimpiazzata dal GEAR (programma di crescita, occupazione e redistribuzione - Growth, Employment and Redistribution Program) altro non è stato che un pacchetto di riforme proposto dalla banca mondiale costruito con le stesse indicazioni contenute nei soliti, già tentati e falliti, piani di aggiustamento strutturale. Il cuore del GEAR furono le privatizzazioni delle istituzioni pubbliche e i tagli alla spesa sociale. I risultati furono gli stessi già visti in altri paesi africani, e cioè: crescita della povertà e della disuguaglianza, peggioramento della qualità della vita, e riduzione dell'accesso a servizi di prima necessità come l'energia, la sanità, l'approvvigionamento idrico, i trasporti e l'istruzione. I bisogni di prima necessità essenziali per lo sviluppo dei poveri furono portati via o resi inaccessibili.

Oltre a questo, il governo sudafricano privatizzò, in favore di imprese straniere, molti servizi pubblici, intensificando così il drenaggio delle ricchezze dal sud al nord. Non bisogna dimenticare che molte delle compagnie che investono e fanno affari con l'attuale governo sono le stesse che hanno collaborato con il governo sotto l'apartheid.

Thabo Mbeki, il secondo presidente del nuovo Sud Africa, sta vendendo il nostro paese, che adesso è diventato per il wto e la banca mondiale il partner privilegiato. Ora, la seconda ondata di riforme neo-liberali è stata decisa dalla nuova partnership per lo sviluppo dell'Africa (NEPAD, new partnership for Africa's development). Questo programma, questa volta rivolto all'intero continente Africano, è stato sviluppato completamente dall'alto, senza la minima partecipazione della società civile, ed ha ricevuto il sostegno dal G8 e dalla banca mondiale. Per una nazione che ha sofferto tanto come il Sud Africa, questo è un assalto all'orgoglio e e alla forza che ha tenuto insieme la società nera del Sud Africa durante il governo dei bianchi, dal quale questa società è emersa con tanta speranza e dignità. Quella forza rimane ancora nel cuore di molta gente e dei movimenti sociali sono cresciuti negli anni recenti.

La lotta contro le privatizzazioni

Con la crescita del prezzo dell'elettricità dovuta alla privatizzazione della compagnia energetica statale, la gente che non poteva pagare è rimasta tagliata fuori. Per fronteggiare questa situazione, fu formato il comitato di Soweto sulla crisi dell'elettricità (SECC, Soweto Electricity Crisis Comitee) e la gente ricominciò a riconnettersi e a manfestare contro la compagnia anche dopo essere stati picchiati e messi in prigione.
Ora, la resistenza sta crescendo su molti fronti, mentre le comunità resistono agli sgomberi e al taglio dell'acqua. Gli attivisti stanno chiedendo accesso all'istruzione a prezzi equi e ai farmaci, specialmente per quanto riguarda i farmaci antiretrovirali di cui c'è assoluta necessità in un paese sottoposta a una delle peggiori epidemie di AIDS del pianeta. Gli ecologisti hanno iniziato a sfidare progetti come quello controverso della diga di Lesotho, così come hanno sfidato molti altri progetti di industrie inquinanti. I neri poveri che vivevano sotto l'apartheid avevano creato città accanto a industrie chimiche inquinanti e a raffinerie stanno iniziando ad alzare la testa e a confrontarsi con queste multinazionali.
Il summit sullo sviluppo sostenibile offrirà l'opportunità al movimento sociale di dimostrare che il mondo intero sta guardando. Questo sarà il momento di mostrare che il paradigma neoliberista appoggiato dalle istituzioni finanziarie internazionali e da multinazionali affamate di profitto non porta giustizia sociale o ambientale a coloro che ne hanno più bisogno.

http://www.aseed.net/un-corporated/a31-south-africa.htm


Aseed (Action for Solidarity, Equality, Environment, and Diversity) è un'organizzazione globale nata nel 1991 alla vigilia del vertice di Rio e impegnata a fornire un contributo critico contro il neoliberismo e a promuovere azioni per l'ambiente, lo sviluppo e la giustizia sociale.

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