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"Fascismo e libertà" presenta un candidato sindaco a Rivalba (To)
by teo Monday, Mar. 07, 2005 at 9:53 PM mail:

riporto dall'unità di oggi Lunedì 7 Marzo l'articolo sulla inquietante presenza elettorale di "Fascismo e libertà" a Rivalba, paese sopra Gassino e distante pochi chilometri da Torino.

"Fascismo e libertà". Come mai una lista elettorale con questo nome si presenta alle elezioni comuncali di Rivalba, un paesino di nemmeno mille anime a pochi chilometri da Torino? Se lo chiedi in paese ti guardano con l'espressione di chi pensa "ma di che lista mi sta parlando questo?". Eppure la lista "Fascismoe e libertà" è stata presentata in Comune con tanto di elenco di candidati. Candidati che nessuno conosce. E d'altra parte sarebbe difficile visto che nessuno, neppure il diciannovenne aspirante sindaco, è del paese. Il sindaco uscente, vicino ad AN, è a capo della sua lista "indipendenti per Rivalba".
Dice. "Certo una lista con questo nome crea a tutti un certo imbarazzo, ma siamo in democrazia e le regole lo permettono". Già, le regole della democrazia lo permettono, così come permettono di vedere fra gli aspiranti amministratori della regione Lombardia Lino Guaglianone, elemento di primo piano dei Nar negli anni del terrorismo, amico di Cavallini e Nico Azzi, a suo tempo coinvolto in inchieste per banda armata. Oggi, visto che le regole della democrazia lo permettono, Lino Guaglianone è in lista con Alleanza Nazionale a sostegno del candidato presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni. Sia il partito "rifondato" a Fiuggi, sia il ex Dc non hanno però trovato nulla da ridire su questa inquietante candidatura. Evidentemente l'imbarazzo e la coerenza vengono messe da parte quando si pensa che da certe candidature possa arrivare qualche numerico beneficio. Ma c'è chi a certe logiche non è disposto a cedere, e allora decide di mettersi in gioco personalmente "perchè se c'è un bene da difendere quello è la democrazia". E' il caso di Giorgio Rosental, architetto torinese, da sempre impagnato nella gestione dei problemi urbanistici e abitativi, il quale, di fronte a quella che "sembra essere una deriva nera", rispondendo all'invito di molti giovani, ha deciso di mettere a disposizione le sue esperienze professionali e politiche e ha presentato una sua lista:"Insieme per Rivalba". "Se ti sta un po' a cuore questo paese -dice Rosental- non puoi restare indifferente di fronte a chi dichiaratamente o meno, si ispira al fascismo per amministrare la cosa pubblica. Per chi come me, viene fuori da una famiglia che ha conosciuto gli orrori delle persecuzioni nazifasciste, oltre al grande amore per Rivalba, diventa un dovere morale quello di impegnarsi personalmente per impedire che quelle idee possano attechire e fare proseliti".
"Fascismo e libertà" potrebbe tranquillamente essere una lista civetta, messa su da quattro amici che si ritrovano in birreria, ciò permetterebbe al sindaco uscente di raccogliere il voto moderato o di chi non vuole avere nulla a che spartire con la destra estrema che si presenta con il suo simbolo più esplicativo.
Tutto finirebbe qui, e viste le dimensioni di Rivalba la cosa non sarebbe neppure degna di nota. Ma andando a spulciare in internet si scopre che il movimento "Fascismo e libertà" esiste e non da pochi giornii. Il simbolo è chiaro, il fascio littorio con la scritta, da sinistra verso destra, "Fascismo e libertà". Il sito Internet è ancora più significativo: si entra cliccando sulla testa di Mussolini, mentre in sottofondo partono le note di "Giovinezza". E si legge:"L'ideologia di base del M.F.L. è quella fascista e quindi si basa interamente sul pensiero mussoliniano".
"Fascismo e libertà" è nato nel 1991, da una costola del movimento fondato da Giorgio Pisanò, uno che al tempo della repubblica di Salò si era distinto nella X mas, e figura di primo piano del Msi per il quale era stato senatore nel 1972. Non è la prima volta che il gruppo si presenta alle competizioni elettorali. In piemonte ha già avuto un consigliere in un piccolo comune dell'Astigiano. "Certo, fenomeni come questo potrebbero sembrare tracurabili -dice Rosental- ma ritengo sia un dovere culturale civile e politico non sorvolare e impegnarsi in prima persona per preservare i valori democratici fondamentali che evidentemente sono in contrasto con l'ideologia alla quale si richiama chi si fregia del nome e dei simboli del fascismo. E' per questo -continua- che bisogna riuscire a convincere la gente che questa è una compagna elettorale moltopiù importante di quanto non ci vogliano far credere con le tv. Casi come quello di Rivalba non devono essere trascurati, nè letti come semplivci fenomeni di costume locali, perchè per molti versi possono essere la cartina di tornasole di quanto può succedere a livello nazionale".

Tonino Cassarà


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ps: scusate i possibili errori di battitura, non sono abbonato all'unità online e l'ho dovuto trascrivere a mano.

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