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DECAPITATA LA NOSTRA RETE DI INTELLIGENCE IN IRAQ
by CORSERA .IT Wednesday, Mar. 09, 2005 at 5:16 PM mail:

CORSERA .IT

CALIPARI. DECAPITATA LA NOSTRA RETE DI INTELLIGENCE IN IRAQ / CORSERA .IT
Renato Corsini.Lunedì, 07 marzo 

Questo è il risultato dell'agguato, dell'incidente, dell'errore, della fatalità, ognuno dica la sua nella vana ricerca di una verità oggettiva.La struttura Operazioni internazionali del Sismi dipendeva da Calipari e operava nel medio oriente la più complessa e difficile area di turbolenza politica e militare. In Iraq il nostro 007, senza licenza di uccidere a differenza dei suoi colleghi della Cia, agiva sfruttando le relazioni intessute durante il regime di Saddam dal Sismi in rotta di collisione con le strategie dell'amministrazione Bush e del servizio di intelligence improntata ad un netto rifiuto di trattare con la guerriglia per tentare la liberazione dei prigionieri. 

Pugno duro nei confronti della resistenza. Probabilmente l'intesa tra Cia e Sismi nel teatro operativo irakeno doveva rispettare la linea dura. Calipari è la variabile impazzita, per la Cia, l'uomo che preferendo trattare con la guerriglia aveva fatto saltare il patto tra gentiluomini. Troppo rumore in Italia durante e dopo la conclusione dei rapimenti contrassegnati da movimenti popolari ostili alla guerra voluta dagli USA imbarazzanti per il governo Berlusconi ritenuti eversivi per l'amministrazione Bush. La trattativa andata in porto per ottenere la consegna della giornalista, è la goccia che ha fatto traboccare il vaso dell'indignazione degli americani, soprattutto quando quella " liberazione" seguiva di pochi giorni la clamorosa marcia dei 500 mila di Roma. Calipari sopravanzava per abilità pragmatica i suoi " colleghi" della Cia ma soprattutto il suo agire, muoversi, nel caos della guerra irakena suscitava preoccupazioni, perché misurava troppo la sua libertà d'azione sfuggendo al controllo delle forze militari di occupazione.Appare dunque verosimile la carta giocata dalla Cia di coglier al volo l'occasione per decapitare la nostra rete operativa ricorrendo allo stratagemma dell'errore, del caso normale in un paese in guerra, come si è permesso di affermare un miserabile personaggio americano di nome Edward Luttwac. Un caso anormale e non normale per disfarsi dei nostri 007 e in particolare del capo del settore. L'obiettivo è stato raggiunto. Non solo è stato eliminato Calipari, ma è stata messa fuori gioco l'intera nostra rete operativa in Iraq. Non è pensabile una ricucitura di rapporti con la Cia dopo quanto è accaduto, perché il velo di diffidenza tra i due servizi c'è e non è rimuovibile sic et simliciter.Da notare la fretta con cui il nostro esimio ministro degli esteri si è affrettato ad invitare i cittadini italiani di evitare l'Iraq, come a dire non c'è più Calipari che può salvarvi in caso di rapimento, sempre che si riesca ad evitare il fuoco "amico".

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