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UE, la ricerca è precaria
by LASER Monday, Apr. 11, 2005 at 2:46 PM mail: info@e-laser.org

La precarietà mal si accorda con i tempi della ricerca, più lunghi di un co.co.co. Se ne sono accorti gli scienziati di tutta Europa, ormai.

I problemi e le reazioni dei ricercatori assumono carattere sempre piu' europeo. E il comun denominatore delle contestazioni sembra essere la precarietà dilagante nel mondo della ricerca. In Italia, il DDL Moratti sulla ricerca e' stato costretto a tornare al punto di partenza (le audizioni parlamentari) per le proteste, sfociate in manifestazioni di piazza con migliaia di ricercatori e studenti, che ne hanno sconsigliato il voto in aula a inizio marzo. E le audizioni, che hanno coinvolto anche la rete dei ricercatori precari e i sindacati, non hanno segnato grandi novita': rimane la precarizzazione del lavoro di ricerca, e dunque rimane l'opposizione netta di chi lavora nell'universita' al progetto del governo Berlusconi. La nuova versione della legge andra' in aula a fine aprile, si e' appreso nei colloqui delle commissioni.

Simile la situazione in Francia, in cui si sta progettando la riforma del CNRS (il CNR transalpino). Il malcontento dei ricercatori, che anche a Parigi sono scesi nelle strade contro la sostituzione di 600 posti permanenti con contratti precari, ha fatto rimandare il voto anche in Francia, e la riforma sara' presentata dal Parlamento solo il 19 maggio. E, a sottolineare il parallelismo transalpino, anche i ricercatori francesi proprio ieri sono stati ammessi a Palazzo per essere ascoltati dal Consiglio dei Ministri.

Anche al di la' della Manica, la situazione non e' rosea e il mondo della ricerca e' in subbuglio, piu' o meno per le stesse ragioni. Come in Italia, anche in Inghilterra i sindacati dei ricercatori denunciano che la meta' del personale universitario ha un contratto precario, e il sistema della ricerca soffre per lo scarso investimento pubblico nel settore. Come in Italia, sotto accusa e' un sistema di finanziamento delle universita' che rischia di concentrare in pochi centri la maggior parte dei fondi pubblici.

La questione dell'eccessiva concentrazione di finanziamenti per la ricerca in pochi centri di eccellenza è d'attualità anche in Germania. Il governo Schroeder, nel 2004, ha proposto di individuare 10 università d'elite, destinatarie di finanziamenti straordinari per le loro ricerche. Dopo le opposizioni dei Laender, che hanno visto in questa politica una violazione della loro autonomia in campo accademico, si è raggiunto un compromesso: la proposta di legge che andrà in aula parlamentare il 14 aprile prevede che ogni università possa accedere a questi fondi supplementari, attraverso un concorso nazionale che designi i 10 atenei vincitori. Ma il problema della difficoltà di accesso per i giovani ricercatori rimane. L'istituzione di una "junior professorship" per i giovani ricercatori tedeschi è stata dichiarata incostituzionale (di nuovo, a causa degli equilibri tra federazione e regioni), e attualmente in Germania si accede ad una posizione da professore solo oltre i 40 anni in media.

L'Europa, di fronte ad una precarietà che rischia di sconsigliare una carriera nel mondo della ricerca, sta timidamente cercando di porre paletti. Nel mese di marzo 2005, la commissione ha emesso una raccomandazione che argini il problema, e riconosca al lavoro di ricerca gli stessi diritti dei lavoratori in vigore in altri settori: ad esempio, la Commissione chiede che anche il dottorato venga considerato un periodo di lavoro precario e che, come avviene normalmente, il lavoro a tempo determinato anche nelle università venga limitato per legge, prevedendo una progressiva stabilizzazione lavorativa dei giovani ricercatori.

Nel frattempo, anche aldila' dell'Atlantico qualcosa si muove: i ricercatori precari delle università di Yale e Columbia saranno in sciopero tra il 18 e il 22 aprile contro la precarietà e per creare un sindacato di studenti e precari della ricerca negli USA.

Link

Carta europea dei ricercatori

Il DDL Moratti

Rete dei Ricercatori Precari

Ricercatori Precari in Spagna

Ricercatori Precari in USA

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