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I piccoli reati che portano... al terrorismo!!
by Giandecaro Saturday, May. 14, 2005 at 9:47 PM mail:

bruciacchiare una porta laterale di una chiesa + manifestare contro benetton + sabotare un distributore esso e un bancomat = terrorismo

Riguardo agli arresti degli anarchici leccesi secondo me non č stato sottolineato abbastanza il fatto che le varie accuse (vere o false che siano) imputategli NON possono essere considerate come "terrorismo", al massimo sembrano ragazzate da sabato notte. Davanti a questa evidenza Il sottosegretario agli interni Alfredo Mantovani ha cercato di girare la frittata dicendo: "E' una raccolta di elementi apparentemente marginali, che hanno assunto valore nella lettura di insieme", ...giusto, quindi facendo la somma: bruciacchiare una porta laterale di una chiesa + manifestare contro benetton + sabotare un distributore esso e un bancomat = terrorismo.
Chissa', magari anche noi, senza saperlo, siamo a un passo dall'essere terroristi, da qualche parte zelanti agenti della digos hanno accumulato nostre malefatte da anni e anni e ora basta un parcheggio in seconda fila per far scattare un'operazione con 150 uomini, cani e elicotteri.

Questa fantomatica accusa di terrorismo mi fa venire invece alla mente un altro tragico "errore" della magistratura e cioe' quello che porto' al suicidio degli anarchici Sole e Baleno, a cui furono dati 7 anni di carcere per "associazione terroristica con finalita' eversive", cancellati poi dalla cassazione con una sentenza che suono' quasi come una tirata di orecchie per l'incompetenza dei loro colleghi e che si riassumeva piu' o meno cosi': il fatto che qualcuno dichiari di voler fare un atto per sovvertire lo stato non significa che poi quell' atto sia necessariamente sovversione di stato, e il reato contro una cabina elettrica, a loro imputato, non puo' essere considerato sotto nessun aspetto un tentativo di sovvertire lo stato.

Quel vecchio e caro stato che, per fortuna in maniera piu' blanda di solo pochi anni fa quando metteva bombe fra la gente, appare come l'unico vero "terrorista" della vicenda, con questi arresti arbitrari, quasi uno sparare nel mucchio, che sembrano richiamare lo slogan delle b.r. "colpiscine uno, educane cento", sperando (e sicuramente in parte ottenendo) sia di terrorizzare qualsiasi voce di dissenzo, sia di isolarla, terrorizzando i suoi amici e parenti.

Sta a noi fargli capire che non funzionera'.

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