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Sezione Progetti - Riflessioni Complessive
by blicero Tuesday, Sep. 10, 2002 at 4:53 PM mail:

Sezione Progetti - Riflessioni Complessive

Questo mio contributo e' inteso a riflettere sui meccanismi che adottiamo per sviluppare progetti e sostenerli Nell'ultimo anno abbiamo cominciato sempre di piu' ad articolare il nostro lavoro entrando in contatto con soggetti molto diversi, ed inizia ad affacciarsi la percezione sia al nostro interno che all'esterno di indymedia come una rete che da vita a progetti stabili e articolati in vari luoghi (sia fisici che politici) Io penso che sia importante risucire a darsi un metodo rispetto a tutto questo, per renderci piu' semplice sia riuscire a mantenere una organicita' dei progetti (con un capo e una coda per intenderci) e facilitare anche sia la partecipazione ai progetti stessi che una visione piu' generale di quello che stiamo facendo in un dato periodo Penso che la riflessione su tutto questo dovrebbe essere un argomento della nostra prossima assemblea. Per me dare organicita' ai progetti che sviluppiamo e alla loro prospettiva significa sostanzialmente decidere una modalita' con cui riusciamo a tenere traccia di di quali progetti stiamo portando avanti, con chi, con quali fini e quali sono le risorse di cui disponiamo e quelle di cui ci dobbiamo ancora dotare Per quasi tutti i progetti in cui siamo coninvolti finora questo e' quantomeno confuso o nella testa dei pochi che hanno seguito la cosa piu' da vicino Io penso che sia utile iniziare a pensare come strutturare gruppi di lavoro che possano lavorare sui progetto, ma allo stesso tempo mantenere una pubblicita' costante sui progetti stessi, in modo da rendere facile la fruizione degli stessi e la loro operativita'. Penso che avere gruppi di lavoro fuzionali non sia necessariamente in contrasto con l'essere aperti orizzontali e partecipatori, laddove la partecipazione a questi gruppi rimanga sempre aperta Allo stesso tempo pero' sapere quante persone possono esser considerate focalizzate su un progetto facilita un bilanciamento delle energie e cosi' via. Non ho una soluzione pratica da proporre se non trovare spazio sul sito dove allochiamo organicamente spazio ai progetti dettgliati in maniera intelleggibile. Allo stesso tempo penso che questa trasformazione sia piu' psicologica che necessariamente materiale. Ritengo inoltre che la discussione sia inscindibile dal ragionamento su come articolare i vari gruppi di lavoro (editoriali per le categorie, locali per gli imc locali, ecc) in termini di meccanismi decisionali e partecipativi, e la question edell'autofinanziameto Il rischio e' che per non pensarci ci si affida alle solite persone che diventano un po' "single (wo)man project" e si esauriscono; dobbiamo invece riuscire a distribuire sia responsabilita' che riflessione sui progetti, che azioni materiali Questo penso che sia uno dei pochi modi per continuare a crescereì, diversificare gli interventi e gli ambiti di lavoro, ampliare il numero di persone che vi partecipano, ma lasciando alle persone una percezione di insieme di tutto quello che stiamo facendo. Questo vuole essere un frame per la discussione e non certo una conclusione, pero' mi piacerebbe che riuscissimo a sciogliere questi nodi nella prossima assemblea.

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.......
by gr0 Wednesday, Sep. 11, 2002 at 2:03 AM mail:

> Ritengo inoltre che la discussione sia inscindibile dal ragionamento su
> come articolare i vari gruppi di lavoro (editoriali per le categorie,
> locali per gli imc locali, ecc) in termini di meccanismi decisionali e
> partecipativi, e la question edell'autofinanziameto


penso che questo sia il nodo del discorso:
individuare gruppi di affinità operativi (anche non territoriali)
definizione degli obiettivi politici dei progetti e delle time lines per
portarli avantidefinizione delle risorse disponibili e pianificazione di progetti per l'
autofinanziamento
Inoltre penso sia necessario molto piu coordinamento con tutti i nodi IMC,
quindi che la comunicazione a livello globale sia portata avanti
collettivamente e non solo da singoli.Ci sono molte affinità sugli obiettivi degli imc's a livello globale e
possibilità di cooperazione non solo bilaterale(scusate il linguaggio
noioso..).Anche la questione finanza andrebbe ragionata sul piano territoriale tanto
per cominciare (ad es necessità degli imc locali, di progetti elaborati
fuori dal territorio italiano e di progetti specifici) e poi ragionare
all'interno dello schema di funzionamento della finanza di imc globale,
che mi pare di aver capito abbia bisogno di imput e decentralizzazione!
Io ci sono per discuterne alla riunione indyana e magari sarebbe un'idea
quella di dividerci subito in gruppi di affinità cosi' abbiamo piu tempo
per affrontare diverse questioni...

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indy_gruppi di lavoro
by .... Thursday, Sep. 12, 2002 at 9:59 PM mail:

in pratica "intorno alla categoria" si andrebbe a coagulare un gruppo di lavoro per affinita', i cui componenti potrebbero avere diverse identita' e provenienze politiche ma che sarebbero accomunati dall'interesse di fare informazione indypendente su quell'area tematica...


eheheh e' un bel modo di rifondare i Social Forum (lo dico in senso positivo)...

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...
by jilt Thursday, Oct. 03, 2002 at 9:50 PM mail: jilt@iitalia.com

...completamente a favore dei gruppi di affinità.
ho qualche dubbio sulla possibilità di organizzarsi territorialmente (ex per le finanze)
credo che proprio perchè nasce da internet indymedia sconfigge da sempre le barriere dello spazio e del territorio, nella comunità virtuale vive vicino a me chi fa ciò che faccio io giusto?
allora io di bologna posso anche partecipare al lavoro con qualcuno di torino perchè ci intendiamo meglio, non viviamo
nella stessa città ma siamo della stessa "tribù" nel villaggio globale...
spero di essermi fatta capire
jilt

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