ECCEZIONALE: STASERA IL RAZZISMO E L’OMOFOBIA A PISA SONO PATROCINATI DAL COMUNE DI PISA E DALLA REGIONE TOSCANA
volantinaggio all'ingresso del giardino scotto: prima del concerto e durante la Luminara.
ECCEZIONALE: STASERA IL RAZZISMO E L’OMOFOBIA A PISA SONO PATROCINATI DAL COMUNE DI PISA E DALLA REGIONE TOSCANA 16 giugno 2005 ore 21, Giardino Scotto, Pisa. Si esibisce l’artista jamaicano Capleton, nell’ambito di Festival Metamusic. Clifton George Bailey, alias Capleton, 38 anni, non ha mai cercato di nascondere il suo odio per gli omosessuali con testi come “Burn out de chichi” (“Bruciate il finocchio”) oppure “All battimen hafi dead” (“Tutti i gay a morte”) o ancora “Yuh nuh want nuh gal, yuh head a roll don de street” (“Non vi vanno le ragazze? La vostra testa rotolerà sulla strada”). I testi, cantati nello slang jamaicano, parlano da soli: vengono da una scena musicale che dalla metà degli anni ’90 ha esaltato le virtù di un ritorno all’ideologia rasta fondamentalista, la religione della musica reggae, che considera l’omosessualità una piaga da estirpare. In un paese, la Jamaica, in cui l’omosessualità è ancora considerata un crimine, artisti come Capleton, Sizzla e Elephant Man hanno inneggiato all’omicidio delle persone omosessuali. In Jamaica, quasi tutti i giorni uomini e donne vengono aggrediti, pestati, bruciati, violentati e uccisi a causa della loro omosessualità, reale o presunta. Il 9 giugno scorso, Brian Williamson è stato ucciso a Kingston perché era uno dei rari militanti dei diritti umani a difendere gli omosessuali. La carica di odio omofobico di Capleton, lungi dal rappresentare un’espressione artistica, legittima ed incoraggia queste violenze.
La manifestazione gode del patrocinio di Regione Toscana e Provincia e Comune di Pisa. L’organizzatore e responsabile della kermesse artistica, M. Zaccardi, ha affermato che non è stato possibile annullare il concerto come richiesto dall’Arcigay/lesbica di Pisa, per ovvi motivi economici. Ha però garantito che Capleton ‘si comporterà bene’ e non suonerà dal palco i brani incriminati. Di contro l’associazionismo omosessuale cittadino si è dichiarato soddisfatto dell’impegno assunto dal responsabile di non fuor suonare ‘certi brani’ e ha revocato il presidio annunciato ieri davanti allo Scotto. BUON PER LORO CHE SONO SODDISFATTI E SODDISFATTE. In Francia le date del tour dell’artista jamaicano ancora in corso sono state quasi tutte cancellate: Reims, Lille, Toulouse, Clermont-Ferrand, Saint-Brieuc, Reignier, sono le città in cui l’artista doveva esibirsi, ma a seguito delle proteste dei gruppi gay francesi e delle autorità, tra cui il Sindaco di Parigi Bertrand Delanoe, oltre metà delle esibizioni previste sono state cancellate, anche perché il gruppo di libreria FNAC si è rifiutato di proseguire con la vendita dei biglietti. Grazie a queste pressioni, il Parc de la Vilette, organizzatore della data del prossimo 26 giugno a Parigi, ha nei giorni scorsi annunciato l’intenzione di cancellare l’esibizione. Ma qui siamo nella Toscana dotta e illuminata, siamo nella culla dorata del progressismo che si sciacqua la bocca con la viscida ‘tolleranza’, facendole far rima sempre con ‘profitto’. E tra lobby, si sa, ci si intende…la sera della Luminara è un ghiotto boccone di incassi, da rendere dolce ad ogni costo. Che stasera si spenda e guadagni, al ritmo del king dell’omofobia: la militanza può attendere.
Collettivo Peppinabausch – spazioantagonista Newoz – Pisa
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