SUD DEL LIBANO - LA GUERRA PER L'ACQUA INIZIANO I LAVORI DI COSTRUZIONE PER IL POMPAGGIO DI ACQUA DAL FIUME HASBANI ISRAELE: E' UN ATTO DI GUERRA.

La stampa libanese da' grande risalto in questi giorni, con articoli ed editoriali molto duri, dell'inizio dei lavori, da parte del governo libanese, per incrementare la capacita' di pompaggio di acqua dal fiume Hasbani e della reazione del governo di Tel Aviv che considera questo progetto "un atto di guerra" per citare le parole dello stesso Sharon.
Il fiume e' uno degli affluenti del Giordano. Da questo ultimo Israele estrae gran parte del suo fabbisogno idrico, provocando tra l'altro l'abbassamento del livello delle acque del Mar Morto.
Attualmente il cantiere aperto nel sud del Libano č sorvegliato da Hiz'bullah che, proprio a ridosso della frontiera con Israele, sta monitorando i movimenti dell'IDF. Il sud del Libano ha bisogno di acqua: finora dal fiume Hasbani il Libano ha attinto 7 milioni di metri cubi di acqua all'anno ma la quota dovrebbe salire a 9 metri cubi, comunque molto al di sotto di quella a cui avrebbe diritto secondo un piano di spartizione stabilito nel 1953.

Questo accordo tra gli Stati interessati (Libano,Siria, Giordania ed Israele) e' stato mediato all'epoca da una missione statunitense ma mai ratificato.
Dopo il ritiro dell'esercito dal Libano del sud nel Maggio del 2000, Israele ha pero' mantenuto i suoi impianti di estrazione di acqua al di qua della frontiera, tollerati dal governo libanese anche perche' indispensabili per il fabbisogno delle comunita' siriane del Golan occupato.

Il presidente libanese Lahoud si e' appellato al Consiglio di sicurezza dell'ONU affinche' ponga un freno all'aggressivita' di Israele che minaccia ora di bombardare i cantieri per la costruzione delle pompe. L'aveva gia' fatto nel 1964 provocando negli anni successivi una serie di azioni militari alle frontiere sfociate poi nella guerra del 1967.