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Il bidone vuoto del capitalismo italiano
by di Marco Saba Thursday, Jun. 30, 2005 at 10:51 AM mail:

Il bidone vuoto del capitalismo italiano di Marco Saba

Il bidone vuoto del capitalismo italiano
di Marco Saba

Guido Carli diceva, secondo l'economista Giancarlo Galli, che Enrico Cuccia era "l'ultimo guardiano del bidone vuoto del capitalismo italiano". A mio avviso la fortuna di Carli consiste nel fatto di essere morto prima del lungamente dovuto processo che un giorno faranno ai tre gentiluomini che si inventarono, per l'Italia, il mafiosissimo Trattato di Maastricht. Carli era uno dei tre: gli altri due li troverete in calce al Trattato. Se, infatti, il signoraggio privato equivale ad un pizzo che dobbiamo pagare per usare la nostra moneta, allora nel Trattato, dove all'Art. 105A si specifica chi emette monete metalliche e chi le banconote, si "santifica" questa distorsione malefica. In pratica, il signoraggio sulle banconote spetta ai signori privati proprietari della banca centrale; quello sulle monetine metalliche, al Ministero del Tesoro del paese firmatario del Trattato.

La legge del 50


Se, come appare, la quantità di moneta metallica equivale ad un cinquantesimo rispetto alle banconote, si vede come allo Stato venga lasciato un ben misero signoraggio: l'elemosina. Ad esempio: la moneta da un centesimo di euro costa di più a coniarla del suo valore convenzionale. Partendo dall'ipotesi che la banca centrale europea stia stampando circa 60 miliardi di euro al mese (altrimenti non reggerebbe il cambio col dollaro, stampato a 70 miliardi di dollari a botta, sempre mensilmente), appropriandosi del relativo signoraggio, e considerando che alla Banca d'Italia spetta il 14,7 % di tale bottino, è facile, dividendo per 50 l'ultima somma, calcolare quanto miseramente guadagna il Ministero del Tesoro. Ma la legge del 50 non finisce qui. Essendo la riserva frazionaria in cash vicina al 2%, ciò significa che le banche commerciali possono stampare credito per 50 volte l'ammontare mensile stampato dalla BCE. Ovvero: 3.000 miliardi di euro al mese. Totale europeo del furto mensile da signoraggio privato: 3.060 miliardi di euro.

Come diventare capitalista miliardario in Italia


La BNL è socia della Banca d'Italia al 2,7 %. Ciò significa che la BNL "guadagna" il 2,7% del 14,7% di 60 miliardi di euro al mese, attraverso il signoraggio della stampa di banconote. Se Carlo De Benedetti, come ha recentemente annunciato, possiede il 2% della BNL, diventa facile calcolare quanti soldi in tasca (i tuoi soldi) si mette questo gentiluomo, mensilmente, grazie al signoraggio. Il guaio è che questo signore fa l'imprenditore: fa quindi concorrenza sleale a chi i soldi se li deve guadagnare onestamente, sul mercato (che quindi libero non è più). Ecco la base del "potere forte" del bidone vuoto del capitalismo italiano: le grandi famiglie italiane che fanno i signori del signoraggio, vengono considerate "capitaliste". In realtà sono dei ricettatori del frutto della rapina di cui da una vita si occupa il Prof. Giacinto Auriti. Ma perché questo bidone è vuoto? Perché anche Carli si rendeva conto che sarebbe arrivato, prima o poi, il giorno del "redde rationem". Il giorno in cui tutte le attività di questi fortunati "signori" andranno confiscate per cercare di restituire, almeno in parte, il signoraggio al legittimo proprietario: il sovrano popolo italiano.


Se non hai il conto, non ti pagano l'assegno


Grazie alla comprensione del sistema della riserva frazionaria (avendo 100 euro cash, la banca può crearne 5.000 di credito elettronico-virtuale), diviene facile capire perché le banche non vogliono pagare assegni tratti sulla loro sede quando un non-cliente si presenta per l'incasso in contanti. Se il soggetto fosse cliente, la banca si limiterebbe ad accreditare l'importo dell'assegno sul conto del cliente elettronicamente. Praticamente, continua a farla franca. Se invece il soggetto NON è cliente, e pretende il pagamento in contanti, avviene quanto segue (ipotizzando di 1000 euro l'importo dell'assegno): la banca versa al soggetto 1.000 euro in contanti. AUTOMATICAMENTE la banca si trova senza 1.000 euro cash da usare COME RISERVA FRAZIONARIA per il suo millantato credito: in pratica, deve CHIUDERE prestiti per 50.000 euro, 50 volte i 1.000 euro cash. ORRORE! Il direttore della filiale si opporrà financo all'intervento della forza pubblica (la quale, da parte sua, ben poco sa su queste segrete cose). Questo è uno dei risultati dello pseudocapitalismo italiano, che fa vincere proprio quelli che barano. Prevedo molto, ma molto, lavoro per l'ADUSBEF.

Riferimento bibliografico:
UNIVERSITA' DEGLI STUDI "G. D'ANNUNZIO"
FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA - TERAMO
CATTEDRA DI TEORIA GENERALE DEL DIRITTO
Giacinto AURITI
L'ORDINAMENTO INTERNAZIONALE DEL SISTEMA MONETARIO
Edigrafital, Teramo 1996
{http://saba.fateback.com/ordinamento.html}
"Dire che uno Stato non può perseguire i suoi scopi per mancanza di denaro è come dire che un ingegnere non può costruire strade per mancanza di chilometri".

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