Il Tribunale del Riesame di ROma ha depositato l'ordinanza con cui convalida le richieste di misure cautelari avanzate dal pm Vitello contro attivist* di ACTIon indagati per associazione a delinquere ai danni del "patrimonio immobiliare". Si tratta della disposizione di 5 arresti domicialiari e 2 obblighi di firma quotidiana. Domani, giovedì 7 luglio, alle 12, conferenza stampa-assemblea a via de Lollis 6, Roma.

da carta.org

Arresti domiciliari per attivisti di Action
6 luglio 2005
Arresti domiciliari per Nunzio D., Guido L., Giovanna C., Andrea A. e Fabrizio N.. Tutti esponenti di Action sottoposto da diverso tempo a inchiesta giudiziaria perché responsabile di numerose occupazioni di case.
A queste persone ed ad altre due, Luca B. e Fabrizio P., che dovranno giornalmente firmare il registro dei sorvegliati, la Procura della Repubblica contesta l'accusa di associazione per delinquere rilevando che Action si caratterizza come un'associazione organizzata per realizzare occupazioni abusive.
La gravissima conferma della validità dell'ipotesi accusatoria fatta dalla Procura, è stato il Tribunale del riesame presieduto da Francesco Taurisano, il quale ha emesso i provvedimenti (che non saranno pero' eseguibili in quanto gli imputati presentano ricorso in Cassazione) che già erano stati rifiutati dal giudice dell'indagine preliminare Cersosimo.
Il giudice aveva respinto la richiesta del pm Salvatore Vitello di mandare agli arresti domiciliari gli indagati ritenendo che non ci fosse possibilitò di reiterazione del reato.
Il presidente del Tribunale del riesame però è stato di tutt'altro avviso e nella motivazione del provvedimento (50 pagine) sottolinea appunto che ''Action si caratterizza come associazione organizzata per realizzare l'occupazione abusiva di immobili''.
In questo fatto si configura appunto l'accusa di associazione per delinquere con riferimento alle 26 occupazioni abusive rivendicate da Action a cominciare dal 2002. ''L'insieme di tutte le occupazioni -si legge nella motivazione- costituisce una sequenza di comportamenti che determina una lesione dell'ordine pubblico e del diritto di proprieta'''.
Proprio nella motivazione inoltre il Tribunale del riesame critica le tesi del gip sottolineando invece l'opportunità di adottare nei confronti degli indagati i provvedimenti ora concessi.