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In piazza per Diop
by collettivo NoBorder_Napoli Wednesday, Aug. 24, 2005 at 12:14 PM mail:

Lunedì alle ore 9.00 in piazza Garibaldi

In piazza per Diop

Ibrahima Diop è stato aggredito e accoltellato in un call center nei pressi della stazione centrale di Napoli. E' morto dopo poco per emorragia degli organi interni. Ibrahima Diop è stato assassinato, probabilmente per pochi spiccioli, per una rapina, l'ennesima, perpetrata ai danni di immigrati. Perchè rapinare un migrante, magari clandestino, è facile e sicuro. Si sta rapinando qualcuno che già "lo Stato" ha definito come un senza diritti, un senza volto, un potenziale criminale. Pochi mesi fa a Giugliano un altro migrante, richiedente asilo, Job Augustine è morto in ospedale dopo cinque giorni di coma per essere stato gambizzato in strada. Job Augustine, il cui vero nome è risultato essere Moussa Munkaila, era cittadino del Niger, uno dei paesi più poveri del mondo, sconvolto proprio negli ultimi mesi da una terribile carestia. Aveva dichiarato di essere liberiano perchè era convinto che fosse l'unico modo per poter entrare in Italia, dichiarare di venire da un paese in guerra per non rischiare di essere espulso. Si era scelto un nome emblematico (Job= lavoro...) della sua voglia di costruirsi una possibilità. Una possibilità che gli è stata negata!
I soprusi sui migranti, anche nella nostra regione non si contano più. Sono i soprusi più facili, su chi è "vulnerabile" per legge, su chi non muove l'attenzione delle cronache. Poche settimane fa un barcone con oltre 100 persone è probabilmente affondato al largo delle coste siciliane, ma nessuno li ha cercati veramente e così i media hanno potuto dimenticare in fretta la "Spiacevole notizia".
Per questo saremo in piazza anche noi, insieme alle comunità dei migranti di Napoli e alle associazioni antirazziste lunedì prossimo, per non lasciarci intimidire dalla sopraffazione brutale, per rivendicare diritti, vita, dignità e contestare alle istituzioni le loro responsabilità nella clandestinizzazione dei migranti. Crediamo che tutte le associazioni, i movimenti sociali, le forze politiche e le sensibiità sinceramente democratiche debbano mobilitarsi per dimostrare quello che forse in Italia non è più scontato: che la vita di un clandestino vale proprio quanto tutte le altre!

Collettivo NoBorder_Napoli

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