Ancora dalla Zanon....

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La Zanon, dopo il corteo per festeggiare un anno di occupazione ed autogestione, era stata attaccata ieri e poi presidiata da una cinquantina tra sindacalisti e mercenari assoltati per pochi pesos nei quartieri piu’ poveri. L’intento era chiaro, aspettare che
gli operai della Zanon cadessero nelle provocazioni per reprimerli e arrivare allo sgombero per ragioni di ordine pubblico.
Coscienti di questo, i compagni, sono restati nella fabbrica, rispondendo alle provocazioni e limitandosi a tenerli dall’altro lato della strada. Tutto questo fino a che, ieri hanno tolto l’accampamento. Oggi, 4 ottobre, l’MTD di Neuquen ha indetto un corte de ruta, a un anno esatto della sua nascita, di fronte alla fabbrica, bloccando una delle principali vie di accesso alla zona
industriale, per rendere ancora piu’ forte e visibile il legame tra queste due lotte gemelle.
In contemporįnea al "corte" di fronte alla Zanon, si bloccava la strada a Cipolleti, un quartiere della citta’, dove una macchina della municipalita’ , passando a tutto motore come provocazione ha investito due donne. E’ uno dei
tanti atti di forza, delle tante provocazioni che sia i disoccupati che l’MTD hanno subito in questo anno di lotta, tutto questo teso a distruggere una realta’ forte proprio per la sua esistenza: una comparazione tra produzione
operaia e produzione capitalistica a cui non si puo’ permettere di esistere.
Anche oggi alla fiscalidad, dove si incontravano entrambi le parti ( gli operai hanno chiesto la legalizzazione del controllo della fabbrica con un piano produttivo da qui’ a dieci anni) e gli avvocati della Zanon hanno ribadito l’assoluta volonta’ di sgombero.
La lotta degli operai della Zanon ha comunque dalla sua, oltre a una determinazione impressionante dei compagni a tenersi il loro lavoro, la solidarieta’ di tutti i movementi dell’Argentina. La partita č aperta....