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no, non č reato
by mavi Monday, Oct. 07, 2002 at 2:06 AM mail:

verso l'archiviazione dell'inchiesta per l'omicidio di carlo giuliani

Sabato, 5 ottobre, ultimi passi dell’inchiesta sulla morte di Carlo Giuliani:

Ultimo atto nell'inchiesta sui fatti di piazza Alimonda di due anni fa quando, durante il G8, il giovane Carlo Giuliani venne ucciso da un colpo di pistola sparato dal carabiniere Mario Placanica. Dopo l'incontro di sabato 5 ottobre a Palazzo di Giustizia tra i periti del pm e gli avvocati delle due parti il sostituto procuratore Silvio Franz dovra' decidere se archiviare il caso oppure rinviare a giudizio il militare. Il confronto, iniziato alle 11 e terminato alle 15.20, si e' basato ancora una volta sulle perizie che trova discordi gli avvocati della famiglia Giuliani. ''E' stato un utile chiarimento - ha spiegato all'uscita l'avvocato della famiglia Giuliani, Giuliano Pisapia -, anche se per noi rimangono ancora alcuni lati da chiarire e le divergenze sono rimaste tali. Aspettiamo le scelte del pm e poi vedremo come comportarci rispetto ad un'eventuale archiviazione dell'inchiesta, oppure alla decisione di rinviare a giudizio Placanica''. Secondo gli avvocati della famiglia Giuliani il proiettile che ha ucciso Carlo non sarebbe stato deviato ''ne' da un calcinaccio, ne' da alcun altro oggetto' ha ribadito Pisapia. ''Lo dimostrano - ha aggiunto - alcuni fotogrammi dei video girati in piazza Alimonda in cui si vedono tracce di sangue sul volto del ragazzo prima della frantumazione aerea del sasso''. Ma allora come mai il proiettile e' risultato essere scamiciato? ''Sicuramente, in base alle nostre perizie - ha ribadito Pisapia - ribadiamo con forza che non si e' aperto impattando ne' con un sasso, ne' con un oggetto che possa averlo deviato''. Il perito balistico della parte offesa ammette che l'impatto con il cranio di Carlo Giuliani non puo' aver provocato la frammentazione del proiettile. Come possibile giustificazione, quindi, gli avvocati della famiglia Giuliani non escludono il difetto di fabbricazione. ''Non posso ancora anticipare nulla sugli accertamenti della difesa'' ha spiegato Pisapia alla domanda di una possibile richiesta di verifica sui proiettili prodotti dalla ditta ''Fiocchi'' per le Beretta Parabellum in dotazione alle forze di polizia, lasciando pero' intendere una mossa in questa direzione. Ben diversa la posizione dei legali di Mario Placanica che puntano ad un'archiviazione del caso e secondo i quali le macchie rosse sul volto di Giuliani visibili in alcuni video sarebbero solo riflessi di luce. ''Altrimenti - dice l'avvocato Vittorio Colosimo - non si spiegherebbe come mai le stesse macchie rosse appaiono anche su altri manifestanti che, per fortuna, sono ancora in vita. E se davvero Giuliani fosse stato colpito quando ancora aveva l'estintore in mano, come mai sullo stesso estintore non c'erano tracce di sangue?''. Spettera' adesso al pm, alla luce di quest'ultimo incontro, stabilire se rinviare a giudizio il carabiniere Mario Placanica per eccesso colposo di legittima difesa, oppure se archiviare il caso per uso legittimo di armi. Nel primo caso la parte offesa avra' 10 giorni dalla comunicazione per motivare la propria eventuale opposizione di fronte al Gip oppure decidere di chiedere ulteriori accertamenti allungando cosi' i tempi della decisione definitiva.

Secondo i consulenti del pubblico ministero fu un calcinaccio lanciato contro il Defender sul quale si trovava Placanica a deviare la pallottola che colpi' mortalmente al volto il giovane no-global. Se i consulenti della famiglia Giuliani non porteranno oggi elementi nuovi il pubblico ministero potrebbe derubricare il reato per il quale e' indagato il carabiniere da omicidio volontario a eccesso colposo di legittima difesa oppure chiedere direttamente l'archiviazione del caso. Un'ipotesi contro la quale l'avvocato Pisapia ha deciso di battersi: "l'unica cosa certa e' che non esistevano i presupposti per l'uso delle armi - ha dichiarato l'avvocato - chiedo per la chiarezza e per la serenita' di tutti e perche' venga fatta giustizia che ci sia un dibattimento".
I temi di discordanza tra le diverse ricostruzioni di quanto avvenuto in piazza Alimonda il 20 luglio 2001 riguardano l'individuazione del momento preciso in cui Giuliani venne colpito dalla pallottola esplosa dal Defender su cui si trovava Placanica; la distanza della vittima dal veicolo dell'Arma e la teoria secondo cui il proiettile avrebbe colpito il giovane dopo una deviazione subita per aver colpito un calcinaccio lanciato dai manifestanti contro i carabinieri. A sostegno della tesi della famiglia Giuliani, secondo cui il colpo non venne mai deviato da un sasso, i consulenti hanno portato le immagini in cui si nota una macchia rossa sul volto del ragazzo prima che il calcinaccio arrivi in prossimita' del tetto del Defender. "Su questo e' chiarissima la nostra consulenza - ha commentato Pisapia - noi individuiamo in questo il momento in cui Carlo Giuliani e' stato colpito mortalmente e secondo noi sono visibili in maniera incontrovertibile le tracce di sangue. Un momento del tutto diverso da quello in cui si e' frantumato il sasso e a una distanza diversa da quella in cui e' stato posizionato Carlo Giuliani dai consulenti della difesa".


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