Il 19 ottobre 2005, il sindaco di Bologna Sergio Cofferati ha sbaraccato i muratori romeni che abitavano il lungo Reno. Una rapida occhiata alle foto aeree pubblicate dal Comune permette una prospettiva più ampia dell'utilizzo del fiume.
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Il 19 ottobre 2005, il sindaco di Bologna Sergio Cofferati ha sbaraccato i muratori romeni che abitavano il lungo Reno. Tra
le ragioni di "legalità", vi sarebbero anche abuso edilizio e occupazione di suolo pubblico, nella zona fluviale pericolosa.
Una rapida occhiata alle foto aeree pubblicate dal Comune permette una prospettiva più ampia dell'utilizzo del fiume. Nelle
immagini compare la foto aerea del 2005 a sinistra e il "catasto" a destra. Il "gioco" consiste nel trovare le differenze.
Prima di esprimere giudizi, bisogna capire quali sono le informazioni "catastali".
Può darsi che aziende o privati abbiamo costruito con autorizzazioni recenti non ancora riportate nel "catasto".
Comunque, l'impressione è di una gestione del fiume -giustamente- rilassata che si affida anche al buonsenso del cittadino.
Questo documento non vuole dire che bisogna ruspare gli orti dei pensionati, ma che la situazione edilizia dei romeni non era
la più pericolosa.
In particolare, è molto preoccupante il ponte abusivo, che ostruisce gravemente il flusso del fiume. Le ruspe di Cofferati
hanno finalmente un bersaglio utile.
Le immagini sono tutte a buona risoluzione, circa 100kB ognuna. I tagli in alcune foto forse riguardano il territorio fuori
dal Comune di Bologna.
L'ordine è contrario alla corrente: si parte da valle, da Castelmaggiore, e si va verso monte, verso Casalechio.
Una nuova cava
Il ponte abusivo!
Un'altra cava
Altre industrie sulla riva del fiume
I romeni invisibili dall'alto
Invece lo scempio del TAV si vede bene...
Capannoni nuovi in riva al fiume
Ed ecco i pensionati: Cofferati lasci in pace almeno loro
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