strategie di lotta prossime

TAV. Non siamo al momento della verità.
Quella di ieri è da ritenersi una chiara mannifestazione di debolezza da parte delle autorità che con questo trucchetto hanno esasperato gli animi in valle e mostrato l'impotenza che li caratterizza, evidentemente.

Quella di ieri è una vittoria.

Pensano i signori del NO TAV di poter fare quindici anni di cantieri con questi mezzucci?
E per tirare una rete hanno esapserato ancora di più la valle, aumentando il livello dello scontro.
Più cresce il livello di incazzatura di chi protesta, più c'è possibilità di bloccare il progetto. E prendere per il cuolo il tuo contendente è l'ultima dacosa da fare in un conflitto. Chi ha studiato strategia sa bene queste cose.Evidentemente l'imabrbarimento culturale diffuso ha raggiunto anche chi queste nozioni le dovrebbe padroneggiare.

La protesta deve puntare sui Giochi, sul rischio che vengano rovinati.
I signori Tav, che poi sono gli stessi delle olimpiadi temono questo parallelo, temono che il giocattolo si rovini.
A Torino ed in val susa le occasioni olimpiche di protesta non mancano.
Puntare sull'estetica della valle. Tappezzare di scritte le statali e la'utostrada, che devono essere fatte in inglese e francese, affinchè il messaggio sia ben chiaro a 100 giorni dall'accensione del fuoco.

Mille uomi per mettere una rete. E nemmeno ci sono riusciti.
Poveracci.
Penso proprio che questo treno non si farà mai.