nasce SOAP, Spazio Occupato a Progetto
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Torino, 5 novembre 2005 nasce S.O.A.P., spazio occupato a progetto, in via Saffi 15 bis (zona San Paolo)
Nella giornata contro il carovita, a Torino è stata occupata una palazzina di proprietà del comune, all'asta in questi giorni, per dare vita a un percorso di partecipazione e di riappropriazione sui temi del REDDITO e della CASA. Dentro questo luogo, occupato "a progetto", da lunedì saranno aperti agli abitanti del quartiere e della città due spazi pubblici: il PUNTO SAN PRECARIO, sportello (e non solo) contro la precarietà di lavoro e di vita e per il reddito, dove ogni precario potrà venire a confessare i peccati del proprio "padrone"; la sede di ACTION.TO, che nasce oggi a Torino sull'esperienza di lotta per il diritto alla casa di Action - Agenzia comunitaria diritti, dove si potrà decidere insieme come riprendersi il diritto fondamentale all'abitare. L'occupazione è stata costruita dalla rete dei Precarisumarte, che a maggio ha dato vita al Lazzaretto contro la precarietà, dal CSOA Gabrio, dagli studenti del collettivo Rebeldia, da donne e uomini che in questi anni si sono riconosciuti nei percorsi della disobbedienza; ma soprattutto questa occupazione è uno spazio aperto a tutte le persone che non sanno come arrivare a fine mese, che non hanno una casa, che non possono permettersi di studiare o di andare al cinema, che sono senza diritti di cittadinanza solo perché senza contratto di lavoro... a tutti i precari, insorgenti o semplicemente incazzati, che vogliono condividere la loro condizione per costruire uno spazio di resistenza e solidarietà.
Di seguito i manifesti di SOAP e di ACTION.TO
SOAP Nasce a Torino il nuovo spazio interattivo dei precari della vita e del lavoro. Uno spazio occupato nella città dei mille sgomberi pre-olimpici. Uno spazio articolato in sportelli autogestiti. Uno spazio per promuovere conflitti, diffondere conoscenza, elaborare proposte, quando possibile “risolvere problemi”, attivare percorsi auto-formativi, intercettare, dare visibilità e moltiplicare le resistenze, fornire informazioni e supportare (anche sotto il profilo legale) eventuali fruitori. In SOAP puoi trovare il PUNTO SAN PRECARIO: uno spazio dove ottenere informazioni, incontrare persone con cui elaborare proposte ed iniziative sul tema della precarietà, intesa nelle sue diverse espressioni (che riguardano il lavoro e la vita, dal contratto a progetto all’impossibilità di arrivare a fine mese). In SOAP puoi trovare ACTION.to: uno sportello dedicato all’abitare, perché trovare una casa è sempre più difficile e sempre più caro, ma è possibile incontrare persone ed esperienze che ci aiutino a trovare casa o resistere agli sfratti. Se la casa è un problema, noi ce ne occupiamo! In SOAP puoi trovare il LABORATORIO URBANO AUTOGESTITO: una rete di contatti che entra ed esce dall’Università cercando di abbattere i muri della marginalità mettendo insieme i saperi accademici con l’esperienza concreta dei lavoratori dei servizi a bassa soglia.
Via Saffi 15/bis: PERCHÉ? SOAP nasce come progetto di occupazione all’interno dello stabile di via Saffi 15/bis. Di proprietà comunale. In precedenza proprietà di privati, acquistata dal comune nel 1971 per ospitare una scuola materna. Di fatto negli anni lo stabile non è mai stato utilizzato come asilo, nonostante la realizzazione di un progetto di ristrutturazione predisposto dall’ufficio Tecnico del Comune. Nel 2001 la palazzina è stata data in concessione all'Associazione "Il Riparo" Onlus che l’ha utilizzata sino al 2003 per finalità socio-assistenziali. Oggi il Comune, dopo aver nuovamente assegnato alla palazzina una destinazione residenziale con una delibera del settembre scorso, intende venderla. Via Saffi 15/bis è quindi stata inserita all’interno del terzo elenco degli immobili di sua proprietà che il Comune intende vendere: è in corso l’asta, che si concluderà l’11 di novembre. La Giunta ha spiegato che le entrate derivanti dall’alienazione degli immobili andranno in larga parte a sostenere i Servizi Sociali e a tentare di arginare i tagli verso gli enti pubblici della nuova finanziaria. Noi pensiamo e agiamo secondo questa precisa intenzione: tenere aperto uno spazio pubblico, un luogo in cui conquistare cittadinanza e partecipazione. Per farlo occupiamo via Saffi 15/bis per restituirla alla cittadinanza nelle forme di progetti concreti, non di promesse future! Oggi via Saffi 15/bis diventa SOAP!
ACTION.to: LA CASA E' UN PROBLEMA? CE NE OCCUPIAMO!!!
Nasce a Torino Action.to! Action è un’associazione informale di liberi individui, un’agenzia spontanea che ha come obiettivo il conseguimento di diritti universali sulla questione della casa. Action.to si ispira all’esperienza romana e nazionale di Action, ma ne declina sul territorio caratteristiche e peculiarità in totale autonomia. Cosa vogliamo ottenere: - Vogliamo che l’abitare diventi un diritto che si acquisisce con la nascita e che vale per tutti/e e in qualsiasi luogo. - Vogliamo costruire i passaggi culturali e politici per arrivare all’applicazione di un canone sociale che corrisponda a non più di un decimo dello stipendio reale e garantire comunque dignità abitativa e materiale per chi non ha reddito. - Vogliamo agire contro gli sfratti che sono una delle forme più violente della proprietà privata e si abbattono indiscriminatamente sui giovani come sugli anziani. E proprio sugli anziani intendiamo alzare la cappa di omertà che da anni copre chi è disposto a umiliarli e a sbatterli sulla strada per poche centinaia di euro. - Pensiamo allo spazio pubblico, al territorio in cui viviamo, come a una risorsa sociale e relazionale e non come a un campo di battaglia dove difenderci gli uni dagli altri. Vogliamo vivere la città e non subirla! - Siamo contro la Torino Olimpica, contro l’ipocrisia di chi parla di pace e non è stato neanche disposto a una gestione etica degli sponsor, accettando multinazionali con profitti che grondano sangue, contro l’alta velocità che torna utile solo ai soliti noti e devasta i territori, contro i falsi miti dello sport “pulito” che in realtà è marcio fino al midollo. - Torino ha bisogno di abitare le case, il territorio, la trasformazione sociale! In tutta Italia giovani, anziani, studenti e lavoratori, italiani e migranti stanno lottando attraverso il sistema dell’occupazione per i propri e gli altrui diritti. Occupare le case non è un reato e se oggi lo è ancora non rappresenta nulla di diverso dalle leggi che imponevano in America le segregazioni ai neri o ad altre forme di ingiustizia legale. - Lotteremo per costruire comunità sociali in cui donne e uomini, italiani e immigrati, giovani e anziani possano trovare nuove forme di solidarietà, possano diventare soggetti attivi, autorganizzati e capaci di produrre azione politica, sociale e culturale. CASA, DIRITTI, DIGNITÀ
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