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[NoTav] Viaggio nella montagna all'uranio | ||
by ansa Monday, Nov. 07, 2005 at 6:21 PM | mail: | |
Un contatore geiger per l' uranio che viaggiava come ''un treno ad alta velocita''': usa il paragone piu' odiato Alberto Perino, uno dei leader dei Comitati spontanei contro la progettata linea Tav Torino-Lione, per raccontare il viaggio lampo, 5-6 minuti, per non incorrere in problemi di salute, che ha fatto stamattina all' interno del massiccio dell' Ambin, quello in cui dovra' essere realizzato il tunnel di 52 Km per unire Italia e Francia. TAV: TORINO-LIONE; VIAGGIO NELLA MONTAGNA ALL'URANIO LEADER COMITATI ANTI TAV,QUI SI VORREBBE SCAVARE TUNNEL FERROVIA (ANSA) - SUSA, 6 NOV - Un contatore geiger per l' uranio che viaggiava come ''un treno ad alta velocita''': usa il paragone piu' odiato Alberto Perino, uno dei leader dei Comitati spontanei contro la progettata linea Tav Torino-Lione, per raccontare il viaggio lampo, 5-6 minuti, per non incorrere in problemi di salute, che ha fatto stamattina all' interno del massiccio dell' Ambin, quello in cui dovra' essere realizzato il tunnel di 52 Km per unire Italia e Francia.Il luogo, uno dei simboli della lotta dei Comitati No Tav, e' una vecchia miniera di uranio abbandonata sopra Venaus, dove sono rimasti un paio di cunicoli lunghi non piu' di 100 metri. ''Abbiamo voluto dimostrare a chi era scettico - ha commentato all' uscita Perino che, insieme al presidente di Legambiente Valsusa Piercarlo Gotterchio e al medico nucleare e radiologo Valerio Giuliano ha mostrato la presenza di radioattivita' ad alcuni giornalisti - che un eventuale perforazione della montagna potrebbe creare una catastrofe ecologia. Uranio e amianto sono due elementi che rovinerebbero la vita agli abitanti della Valle di Susa''. Tesi ancora da dimostrare (e proprio a questo dovrebbero servire i sondaggi contestati in questi giorni), ma Perino ha agitato lo spettro del disastro nucleare di Chernobyl. ''Abbiamo registrato valori - ha aggiunto il leader dei Comitati - come se fossimo a meno di 100 Km dalla citta' ucraina in cui e' avvenuto il disastro. E' un fatto drammatico e impressionante, non vogliamo ripetere una situazione di questo tipo nella nostra vallata''. Per dimostrare le proprie tesi, gli oppositori della linea ad alta velocita' hanno richiesto negli scorsi anni numerose consulenze ad alcuni esperti del settore, tra cui l' oncologo Edoardo Gays dell' azienda ospedaliera San Luigi di Orbassano (Torino), e del Politecnico di Torino. (ANSA). |
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