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Uno spettro si aggira per la Valsusa: Silvano Pelissero.
by ZioBerto Portinero (le cordonnier) Tuesday, Nov. 08, 2005 at 11:08 AM mail:

Uno spettro si aggira per la Valsusa: Silvano Pelissero.

Sembrava che i guai giudiziari di Silvano fossero finiti. Che finalmente dopo 4 anni di detenzione, dopo aver perso gli amici più cari (Sole e Baleno), egli potesse vivere senza il fiato dei mastini sul collo. E invece no.
E’ bastato che lo vedessero una o due volte partecipare a qualche iniziativa pubblica perché il suo nome tornasse sui giornali. Il mostro, l’anarco-fascista-leghista, il lupo grigio, il pericolo pubblico numero uno.
Alberto Custodero sembra siasi specializzato su di lui e non perda occasione per scrivere falsità su di lui.
Su Repubblica di due giorni fa (6/11) l’infame scrive:
“Se ne sta in Val Susa rintanato come un lupo. Come i suoi Lupi grigi che negli anni Novanta avevano firmato gli attentati più clamorosi in Val Susa. Si aggira anche lui, Silvano Pelissero, guardingo, diffidente, quasi invisibile, nel bel mezzo della valle della protesta No-TAV. Non è stato lui a mettere il pacco bomba trovato a Giaglione. Nessuno lo ha visto nei cortei durante gli scontri di Mompantero. Ha pagato il suo conto con la giustizia. Nonostante sia a tutti gli effetti un cittadino libero sa di essere braccato come un lupo dagli investigatori che, come cacciatori, lo cercano per sapere cosa stia tramando. E lo spiano per conoscere con anticipo quali azioni eversive stia progettando. Tutti gli danno la caccia: Digos, Ros, Sismi, Sisde, carabinieri, polizia. Ma Pelissero sa come muoversi. Ha vissuto per anni come un animale braccato nella foresta di larici. Cerca microspie dappertutto. Si guarda di continuo alle spalle. Dopo l’irruzione del 5 settembre al festival de L’Unità e le minacce al PM che lo fece condannare Maurizio Laudi, Pelissero non si è più visto. Ma è in Val Susa. La sua presenza è stata avvertita da alcuni segnali inequivocabili. Ma nessuno lo ha mai avvistato. La sua presenza misteriosa, sotto la Sacra di San Michele, aleggia come un fantasma e fa paura perché è l’unico che ha testa, esperienza, coraggio, astuzia, e – diciamolo pure – una buona dose di follia e fanatismo anarchico da farne un uomo da temere. Da tenere sotto controllo. Perché se è vero che gli investigatori lo stanno cercando, è altrettanto vero che la Val Susa è il terreno di caccia di Silvano Pelissero”.
Terrificante.
Sebbene leggendo con attenzione si capisce che l’articolo è un insieme di panzane, qual è lo scopo? Solo quello di far vendere qualche copia in più del suo giornale di merda? O c'è sotto qualcosa? Chi è l’ispiratore? Il Boia Laudi? E, se è così, quale altra devastante montatura stanno assemblando lui e Petronzi (capo della Digos torinese) sulla pelle di Silvano?
Come fa Custodero a dire che Silvano è in Val Susa se “nessuno lo ha visto”? E nemmeno “nessuno lo ha mai avvistato”? E, se così fosse, come mai non lo trovano, se “tutti gli danno la caccia: Digos, Ros, Sismi, Sisde, carabinieri, polizia”? E, se “ha pagato il suo conto con la giustizia” e se è “a tutti gli effetti un cittadino libero”, perché é “braccato come un lupo dagli investigatori che, come cacciatori, lo cercano per sapere cosa stia tramando”? E quali sono i “segnali inequivocabili” con cui “la sua presenza è stata avvertita”? E come fanno a spiarlo “per conoscere con anticipo quali azioni eversive stia progettando”, se non sanno dove si nasconde? E se è “alla macchia come un animale braccato”, dov’è che “cerca microspie dappertutto”? “Nella foresta di larici”?
Poi l’infame scribacchino prosegue con le menzogne d’archivio, tutte false e smentite, dell’epoca dell’arresto dei tre squatter.
Il pollaio del padre, la bomba mai esistita che gli ferisce la mano (un incidente sul lavoro, per cui prende una pensione dall’INAIL), l’affissione con Ghiglia (MSI), le frequentazioni leghiste, il mitragliamento degli sciatori.
E poi conclude:
“Ecco perché Pelissero fa e deve far paura: perché su questo punto (l’insurrezione dei valsusini), dopo aver visto gli scontri con la polizia e le scene di guerriglia di Mompantero, non s’era poi sbagliato di molto”.
Qui lo scribacchino scivola involontariamente su un briciolo di verità perché “Pelissero deve far paura”, anche se “nessuno lo ha visto”, anche se non è più in Valle e nemmeno a Torino, anche se non ha nulla a che fare con quanto sta succedendo.
Per non essere da meno, anche La Stampa tira fuori un po’ di merda su Silvano; e lo fa per mano di Massimo Numa, l’informatore dei naziskin, un altro leccaculo della procura, che scrive (7/11):
“E torna alla memoria la figura di un anarchico valsusino, Silvano Pelissero, che - arrestato dalla Digos di Torino per alcuni attentati avvenuti proprio in quegli anni - è tornato da qualche tempo in libertà. La prima apparizione pubblica fu a settembre, quando comparve all’improvviso nello stand del Festival de l’Unità dove era in corso un dibattito sulla giustizia. Pelissero, assieme a un gruppo di contestatori, minacciò il procuratore aggiunto Maurizio Laudi, fingendo di impugnare una P38. Puntata sul magistrato. Quasi un classico. Pelissero ritornò in valle, di cui conosce ogni anfratto, e ha fatto perdere le sue tracce. Non ha una residenza ufficiale, ma tutti sanno che è lì, con la sua antica e provata passione per gli esplosivi, per le frasi ad effetto contro la borghesia capitalista”.
Non può essere la solita invenzione giornalistica. Qui c’è sotto ben altro. Sono le mani di Laudi e Petronzi che muovono burattini come Numa e Custodero. Cosa bolle in pentola? Quali montature stanno architettando?
Cupe previsioni si addensano quando gli assassini sono protetti dalla ragion di Stato. Quando governo e opposizione hanno concesso licenza di uccidere.
La lotta popolare al TAV, sta creando seri problemi al potere. I politicanti di destra e di sinistra fanno finta di non capire perché la gente si ribella e lotta in prima persona contro quello che loro hanno deciso essere lo sviluppo e il progresso. La Valle deve scendere a compromessi, con le buone o con le cattive.
Nonostante l’azione repressiva e la militarizzazione totale del territorio, la gente non si è lasciata intimidire. La protesta cresce e sempre più persone scendono in piazza. E sempre più incazzati.
Non si può andare avanti così. Le trivelle devono partire. Non si può fermare il progresso. Occorre una svolta. Qualcosa che crei spaccature e criminalizzi una parte del movimento.
Ed ecco apparire come per magia un volantino farneticante, immediatamente seguito da una bomba ridicola.
E subito Laudi si sbraccia di gioia e grida a squarciagola che è tutto opera degli squatter. Ma, attenzione, nulla a che vedere con il pacco a Cofferati (potrebbero levargli l’inchiesta e allora addio riflettori). Questa è una cosa locale. Lasciateci prendere Silvano che ci pensiamo noi. Costruiremo delle belle “prove granitiche”.
Accendi le luci sulla ribalta. Finalmente si va in scena. Prendi il vecchio copione che lo riattualizziamo.
Nulla di nuovo sotto il sole. Se il terrorismo non esiste bisogna inventarlo. E Laudi è un vero specialista in questo campo. E, poi, gli squatter sono il suo piatto preferito.
Ed ecco ancora una volta, come nel ‘98, tutti a temere gli squatter o a prendere le distanze. E’ di questi giorni la nuova occupazione SOAP, dove per gli occupanti si premurano di dichiarare che non sono squatter. E anche in Valle qualcuno, disorientato, ci tiene a precisare di non essere squatter.
Gia nel 1998 Sole e Baleno sono stati sacrificati sull’altare del TAV. Silvano è sopravvissuto, fino a quando?
Quante persone Laudi e Petronzi dovranno ancora ammazzare per fermare la lotta contro il TAV?
Sta al movimento non accettare la provocazione di Stato e smascherare questi assassini per quello che sono.
Hanno bisogno di spezzare questa imponente unità nella lotta che permette al movimento di non far passare la costruzione del treno veloce.
Non lasciamoci fregare.
Sole e Baleno vivono nella lotta contro il TAV!
Sbirri, magistrati, giornalisti,
oggi come ieri,
ASSASSINI!
ZioBerto Portinero
(le cordonnier)






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I soliti bugiardi
by Tu Tuesday, Nov. 08, 2005 at 11:24 AM mail:

Ieri avete raccontato che Massimo Numa era un pseudonimo di Laudi una palla colossale alla quale non avete nemmeno saputo rispondere.
Poi continuate a dire che Pelissero è stato assolto per la storia delle bombe.
Invece non è vero è stato condannato per la storia delle bombe ai tralicci ma è stata cancellata l accusa di eversione.
Sulle frequentazioni quantomeno discutibile di Pellissero nell'estrema destra beh che dire questo lo sanno tutti.
Poi se uno va fare il segno della p38 al pm che l'ha condannato non credo si possa aspettare una gran pubblicità.
La veritrà ci fa male lo so.....

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Scoop! Pure Laudi su Indy!
by larice Tuesday, Nov. 08, 2005 at 11:59 AM mail:

Che scoop! Dopo migliaia di post di questurini più o meno dotati, ora addirittura Laudi in persona scrive su Indymedia. Come al solito non si smentisce e inizia con il dissociarsi dal suo alterego di penna "numa" (tanto lui è esperto in dissociazioni fantomatiche)... Prosegue con l'enunciare le imputazioni per Silvano (anzi, enuncia i non proscioglimenti) e termina con una chicca ad effetto. Che dire, dal signore dei castelli (di carta) mi aspettavo qualcosina di più, ma come primo post non è male

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Si è vero sono Laudi
by Paranoia ossessiva Tuesday, Nov. 08, 2005 at 12:14 PM mail:

Infatti passo la mia vita su Indymedia.
No il problema è proprio che non sono Laudi, ma sono un compagno, uno che è venuto anche a Torino a suo tempo quando si colpì il tribunale assassino dopo la morte di Sole e Edo.
Mi piacerebbe però sentire un po di verità su quella storia e su quei giorni e se le verità non sono quelle di Laudi non sono nemmeno quelle di Pellissero.
Ho scritto cose false?
Non è vero che le bombe le ha messe?
Non è vero che amici discutibile nell'estrema destra e qualcuno pure in odore di servizi?
Al posto di insultare prova un po' di sincerità.
Cose vere.

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I migliori amici dello stato
by Tu come me Tuesday, Nov. 08, 2005 at 12:15 PM mail:

I migliori amici dello stato sono sempre i bombaroli.

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?
by ! Tuesday, Nov. 08, 2005 at 12:29 PM mail:

perche´ pelissero anarchico ,ma anche fascist e leghista ????

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allora: risposta seria (o quasi)
by pino silvestre Tuesday, Nov. 08, 2005 at 12:33 PM mail:

Anche se Silvano può essere quello che è, può avere fatto o non fatto determinate cose e bla bla bla...direi che tirarlo fuori dal cappello ogni volta che appare una bomba pacco è proprio un'infamata. Oppure no?

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Indubbiamente
by Nè infame ne eroe Tuesday, Nov. 08, 2005 at 1:26 PM mail:

Non è che si può accusare Pellissero per ogni bomba in val di Susa.
Sarebbe stupido e sbagliato.
Ma bisogna smetterla di raccontare palle e trasformarlo in eroe vittima della repressione. (ha messo alcune bombe ai tralicci e si è beccato 3 anni, alla faccia della repressione)
La cosa più triste è il fatto che si nasconda la verità.
Si raccontano più palle (come quella che Numa è Laudi) che sulla stampa.
Poi non si può nascondersi dietro a un dito all'infinito.
Oggi ci sono compagni in galera per reati molto più soft che piazzare un po' di bombe ai tralicci.
Ma a furia di gridare alla repressione, la repressione quella vera è arrivata e contro il movimento ci sono 32.ooo denunce.
Di questa nessuna per bomba.

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siete solo degli infami
by @ Tuesday, Nov. 08, 2005 at 4:04 PM mail:

accusate?parlate di amicizie e bombe?ma voi lo conoscete silvano?immagino di no e dove le avete prese le informazioni?
qualcuno lo critica per delle sue reazioni davanti a laudi beh dopo aver perso 2 amici in galera e passato anni di reclusione e aver la vita rovinata da un pm di merda se voi lo vedeste cosa fareste? una bella discussione democratica?chiudete i cessi siete solo infami.

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Parli come la mafia
by tu Tuesday, Nov. 08, 2005 at 6:07 PM mail:

Infami infamoni connuti e bastardi.
questo è il linguaggio della mafia.

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Io mi fido di Tobia
by Durruti Tuesday, Nov. 08, 2005 at 9:16 PM mail:

io ho letto il libro di Tobia e le sue ricostruzioni mi sembrano convincenti. Certo, ci sono delle cose non chiare... e forse delle storie davvero grosse in val di Susa negli anni passati e che ora tornano... ma non credo che il povero Silvano c'entri con queste cose...
E penso pure che Laudi non sia capace a far altro che trovare capri espiatori...

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Un po' di serietà
by aaa Tuesday, Nov. 08, 2005 at 9:31 PM mail:

Ma cos'è diventata Indy? Il rifugio degli imbecilli?
Qui ci sono in ballo cose serie.
Un compagno, Silvano, è stato vittima di una montatura giudiziaria orchestrata dai PM Laudi e Tatangelo e dal capo della Digos torinese Petronzi.
Questa montatura è costata la morte di altri due compagni, Sole e Baleno, e a Silvano 4 anni di detenzione.
Laudi e Petronzi sono gli stessi che si stanno occupando della Valle. E stanno tenendo ai domiciliari da tre mesi e mezzo 10 compagni (8 anarchici e due comunisti) con accuse inconsistenti.
Ora stanno cercando di affibbiare a Silvano - che non è nemmeno in Piemonte - la bomba-pacco che hanno ritrovato.
Questo significa nuove montature sulla pelle dei compagni torinesi.
Per fermare la lotta anti-TAV cercheranno di far passare l'idea che il movimento è inquinato dagli squatter bombaroli.
E su Indy invece di prendere atto della gravità della situazione e di fare controinformazione si discute di cazzate. Si vede che il veleno di Stato sta facendo il suo effetto anche qui.
Non rompete più i coglioni su Silvano.
Se volete sapere cosa successe all'epoca,leggetevi il libro di Tobia Imperato Le scarpe dei suicidi (scaricabile dal sito di Tuttosquat).
Tra l'altro l'autore è uno degli arrestati (Laudi non perdona).
Se volete provocare andate a farein culo.
Non passerete.

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