È gravissimo che un paese che ha scatenato un conflitto per abbattere un dittatore accusandolo di avere armi di distruzione di massa usi contro la popolazione civile queste stesse armi che diceva di combattere.
«Tutti sapevano che in Iraq si facesse uso di napalm e di fosforo bianco, ma la cosa in più che offre il filmato sono le testimonianze dei soldati americani che hanno partecipato all'attacco a Falluja». Lo dice la giornalista del «Manifesto» Giuliana Sgrena, all'Agenzia Radiofonica Grt, in relazione al filmato realizzato da Sigfrido Ranucci andato in onda questa mattina su Rainews24.
Il video testimonia l'attacco dell'esercito statunitense sulla città irachena di Falluja con napalm e fosforo bianco. Le truppe americane avrebbero utilizzato sostanze chimiche proibite dalle convenzioni internazionali non per illuminare postazioni nemiche ma le avrebbero lanciate indiscriminatamente sulla popolazione locale. «Falluja non è l'unica città irachena fatta oggetto di lancio di sostanze chimiche - prosegue la Sgrena - alcuni testimoni mi hanno detto di aver visto a Baghdad numerosi cadaveri che erano stati colpiti dal napalm: mi riferisco alla battaglia avvenuta all'aeroporto della capitale irachena con gli americani».
«È gravissimo - accusa la Sgrena - che un paese che ha scatenato un conflitto per abbattere un dittatore accusandolo di avere armi di distruzione di massa, faccia prima questa guerra che riduce il paese in una situazione terribile, ma soprattutto usi contro la popolazione civile queste stesse armi che diceva di combattere. La comunità internazionale, incluso il nostro paese, dovrebbe intervenire».
