La società Rocksoil (famiglia Lunardi) ha fornito la propria consulenza e assistenza al consorzio Cavet per il progetto alta velocità Bologna-Firenze, in particolare per 11 gallerie!! Per ovviare al problema dell’indagine giudiziaria sul danno ambientale per lo smaltimento del materiale estratto dalle gallerie ha inserito in un decreto legge un codicillo:”Le terre e le rocce da scavo anche di galleria non costituiscono rifiuti anche se contaminate da sostanze inquinanti derivate dalle attività di escavazione, perforazione e costruzione”.
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LUNARDI: IL MINISTRO DEL TAV
La sua carriera inizia nel 1967 con l’impresa Cogefar, segue la progettazione e la realizzazione di grandi opere in Italia e all’estero, in particolare i grandi trafori del Gran Sasso e del Frejus. Diventa consulente dell’istituto nazionale di fisica nucleare per il laboratorio del Gran Sasso. Con la Roksoil, fondata nel 1979, progetta e partecipa ad un elenco infinito di opere. Consigliere a Palazzo Chigi di Giovanni Goria negli anni d’oro del costruttore Dc Leonardo Logarini (30 anni per fare 7 Km. di tangenziale ad Ancona), braccio destro di Remo Gaspari per l’alluvione in Valtellina, membro della commissione “Grandi rischi” con Vito Lattanzio, progettista di Rutelli per la metrò di Roma.. Nel 1999 è stato nominato presidente della commissione di indagine sul disastro del Montte Bianco e nello stesso tempo della Spea (della società autostrade). La Spea, un mese prima, aveva firmato con la Roksoil il progetto esecutivo per l’autostrada della Val Trombia e la ristrutturazione del traforo. Diventato ministro di Berlusconi ha bloccato il decreto Nesi che proibiva il tunnel monotubo in Val Trombia salvando le progettazioni incorso realizzate dalla sua società. L’ 11 giugno 2001 ha risolto legalmente il conflitto di interessi dimettendosi dalle cariche direttive della Rocksoil e ha poi trasferito la proprietà del capitale alla moglie e ai figli. La società Rocksoil ha fornito la propria consulenza e assistenza al consorzio Cavet per il progetto alta velocità Bologna-Firenze, in particolare per 11 gallerie!! Per ovviare al problema dell’indagine giudiziaria sul danno ambientale per lo smaltimento del materiale estratto dalle gallerie ha inserito in un decreto legge un codicillo:”Le terre e le rocce da scavo anche di galleria non costituiscono rifiuti anche se contaminate da sostanze inquinanti derivate dalle attività di escavazione, perforazione e costruzione”. A nome del governo il ministro Lunari intende accelerare le opere pubbliche smantellando le regole e le procedure per la valutazione d’ impatto ambientale e il coinvolgimento delle comunità locali, attraverso la legge obiettivo. Questa legge e il vero scandalo della lobby della cementificazione: una legge centralista che sottrae competenze agli enti locali nella programmazione economica con la giustificazione dell’improrogabilità e dell’ interesse nazionale. Basta che il ministro dica che l’opera è strategica e urgente per andare in deroga a tutte le norme europee e italiane sulla trasparenza degli appalti e cancellare ogni forma di tutela dell’ambiente.
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