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Dal Piccolo alla Scala il precariato dello spettacolo in strada
by webbly webbly Saturday, Nov. 12, 2005 at 8:08 PM mail:

il precariato dello spettacolo attraversa il centro of milano

allora picchetto teatrale di fronte al glorioso piccolo con tanto di rievocazioni partigiane e valprediane, la gente man mano cresce. bambini entrano per la prima volta in un teatro. ci sono tanti teatri fra cui il dal verme, la scala e il crt, gli ottoni, san precario in tee imbattibile, la morte che falcidia come la finanziaria, nomi di attori classici e servizi essenziali che presto cadranno sotto la sua scure. Si parte dietro la scala ("opera da tre soldi alla cultura") in duecento, i precari dello spettacolo parlano alle radio, balcanici si arriva al duomo, pausa cippa, si inserisce il soundsystem della CreW e poi si fa il giro per arrivare davanti alla scala, dalla torre parcheggio del botta si vede dalla piazza dove sta il comune lo striscione: bruciavate i libri, oggi chiudete i teatri.

Grazie ai precari del piermarini (sempre dimenticati dai resoconti sui giornali) entriamo dentro alla scala con le bambine WOW! C'è una sinfonica, vengono giù applausi, fiori, tutti ipnotizzati, poi un rombo sordo un battito furente di piedi, dalla classica si passa alla politica, si srotola lo striscione sul loggione ("la cultura fa paura"). Tripudio! L'orchestra attacca Va Pensiero (le signore che tengono alla forma fanno segno che è venuto il momento di far silenzio), insomma la borghesia laico-diessina vuole il suo risorgimento antiberlusconi, ma precari e lavoratori della scala suonano un'altra aria, aria di rivolta dura e promessa di lotta senza paura: han già licenziato muti, confalonieri, tronchetti provera; il prossimo è albertini e la destra infame che ci ha avvelenato e impoverito in questi anni.

Il bis finisce, sciamano gli spettatori, un'attrice di teatro dal soundsystem recita una radiografia azzeccata e impietosa del taglio del 40% a teatri ed enti culturali e l'attacco al fus, il fondo sociale degli intermittenti italiani dello spettacolo, ma lo collega all'attacco sociale a servizi sociali/enti locali e soprattutto vs lavoratori precari della cultura, della moda, della comunicazione.

Foto ricordo con gli striscioni del piccolo e della scala uniti di fronte al teatro rifatto e san precario. Un altro piccolo miracolo è stato compiuto: per la prima volta precari di tutti i teatri di milano sono scesi in piazza per asserire i propri diritti e i bisogni sociali di tutti.

Saluti Webbly da NoMilaNo

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