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[RC] L'amministrazione comunale dedica una stele all'ex-senatore missino Ciccio Franco
by pi two Thursday, Nov. 17, 2005 at 1:41 PM mail:

Dalla Gazzetta del Sud del 17/11/2005. L'amministrazione comunale dedica una stele all'ex-senatore missino Ciccio Franco. Le dichiarazioni degli onorevoli fascisti Tremaglia, Gasparri e Pirilli...

Scoperta una stele nell'Anfiteatro dello Stretto intitolato al capo della Rivolta
Reggio onora Ciccio Franco
Scopelliti: ha interpretato e difeso con coraggio il sentimento della città
di Pino Toscano

Da ieri, sul Lungomare, davanti all'Anfiteatro dello Stretto a lui intitolato, una stele ricorda Ciccio Franco, il leader della Rivolta di Reggio. L'iniziativa è dell'amministrazione comunale, che ha voluto così onorare il principale protagonista di una vicenda che ha segnato profondamente la storia della città.

La stele, opera dell'artista reggino Rosario La Seta, è stata interamente realizzata in pietra di Lazzaro dalla Siel e poggia su tre cubi di uguale grandezza ma sbalzati. In alto, un pannello in bronzo reca l'effigie di Franco, mentre nella parte centrale, levigata, è stata incisa l'iscrizione: "Leader dei Boia chi molla, senatore della Repubblica, giornalista e sindacalista. Una vita al servizio di Reggio e del suo comprensorio con le mani pulite".

La cerimonia di scopertura della lapide si è svolta alla presenza delle massime autorità ed è stata accompagnata dalla benedizione di don Mimmo Geraci, che ha avuto parole di grande apprezzamento per il senatore: «L'ho incontrato come credente, ma soprattutto come uomo libero e capace di sacrificarsi per un'idea».

Parole che subito dopo l'on. Giuseppe Valentino ha amplificato con specifico riferimento alla Rivolta, mentre il Presidente della Provincia, Pietro Fuda, ha messo in evidenza la capacità di Franco di raccordarsi con il malessere di un popolo ferito dal potere.

Il prefetto Luigi De Sena porta il suo personale ricordo: «Ho conosciuto Ciccio Franco in gioventù e ne ho apprezzato la passione politica e l'amore per la città». Quindi interviene il nipote del capo della Rivolta, Antonio Franco, che a nome della famiglia esprime gratitudine all'amministrazione comunale per aver voluto sottolineare con un gesto destinato a rimanere scolpito nella pietra e nella memoria, il valore di un'esistenza dedicata interamente alla causa di Reggio.

Concludendo la cerimonia, è il sindaco Giuseppe Scopelliti a spiegare il senso dell'iniziativa: «Era giusto e doveroso», dice, «tributare questo riconoscimento a un uomo che ha offerto un fortissimo contributo ai reggini, facendosi interprete dei loro sentimenti. Ancora oggi si avverte la grande difficoltà di una città che, purtroppo, allora è stata tradita nelle sue legittime istanze. Così come si avverte il vuoto lasciato da Ciccio Franco, il quale è stato un grande leader, capace di coagulare intorno a sé intere generazioni, sia come sindacalista e politico sia come uomo che ebbe il coraggio di scendere in piazza per difendere Reggio».

Ma Franco fu anche un esempio per i giovani, puntualizza Scopelliti: «La sua casa ha ospitato decine di ragazzi che avevano in comune l'amore per la città. E' stato lì che si è consolidata la mia amicizia con il nipote Antonio. Quelle generazioni continuano a credere negli stessi ideali di giustizia che sono alla base di tutte le battaglie di civiltà».

Impossibilitati a presenziare alla cerimonia, hanno ugualmente voluto dare la loro testimonianza alcuni autorevoli esponenti di Alleanza Nazionale. «La manifestazione è un momento importante», dichiara l'on. Maurizio Gasparri, «perché Franco appartiene non sono alla storia di Reggio ma alla storia di tutti coloro che fanno politica con passione. La mia generazione è cresciuta ammirando uomini coraggiosi come Ciccio Franco, ai quali hanno guardato come si guarda un simbolo. L'iniziativa del monumento a ricordo perenne della città nei suoi confronti è vissuto con grande orgoglio oltre i confini di Reggio, perché Franco è un mito per tutta la destra italiana».

L'on. Mirko Tremaglia, ministro per gli italiani nel mondo: «Ricordare coloro che hanno dedicato la vita intera al bene della propria terra deve essere lo spunto per riaccendere la gioia e l'orgoglio di vantare, tra i propri concittadini, persone che hanno combattuto le loro battaglie per un'idea e amore di Patria, sentimenti che purtroppo oggi gli italiani sembrano avere dimenticato. Reggio Calabria, e soprattutto i suoi giovani, non devono ignorare i nomi di Nino Tripodi, Raffaele Valensise, Ciccio Franco, Michele Barbaro, che hanno consacrato l'intera esistenza a salvaguardare gli interessi della città e della Calabria. Nella valorizzazione del ricordo sta la ricchezza del progetto futuro ed è per questo che è necessario trasmettere alle nuove generazioni il messaggio che viene dal passato: un popolo senza memoria non può avere futuro».

L'europarlamentare Umberto Pirilli: «Ciccio Franco è oggi un simbolo riconosciuto, un monumento, una meta. La sua grande passione civile, non disgiunta dal coraggio e dell'azione, è destinata a vivere nella memoria di noi tutti e ad alimentare quella dirompente voglia di riscatto che accompagnò la sua vitae che non può non riempire e stimolare la vita di tutta la nostra comunità». Un messaggio ha inviato anche il ministro Gianni Alemanno.

Nel corso della cerimonia, i ragazzi dei "Circoli del fare" hanno deposto una corona e uno striscione con la scritta "Ciccio Franco: presente!". Azione Giovani, molto legata alla figura del senatore, ha manifestato la sua soddisfazione per l'evento, giunto a distanza di trentacinque anni dai Moti e a quattordici dalla scomparsa dell'uomo della Rivolta. E ieri sera erano tanti i ragazzi radunati sul Lungomare.

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